giovedì 27 maggio 2010

Em Portugal


La Madonna assicurò alla piccola Lucia: “Em Portugal se conservará sempre o dogma da fé, etc.”, e a leggere ‘sto pozzo delle meraviglie che è il libro di José T. Martín de Agar (I Concordati dal 2000 al 2009, Libr. Ed. Vat. 2010) si scopre una parte di quell’“etc.” nella Conventio inter Apostolicam Sedem et Rem Publicam Lusitanam (pagg. 243-261), che poi sarebbe il Concordato del 2004 tra Vaticano e Repubblica del Portogallo.
Si scopre all’articolo 5: “Gli ecclesiastici non possono essere interrogati dai magistrati o da altre autorità in merito a fatti e cose di cui siano venuti a conoscenza per ragione del loro ministero [por motivo do seu ministério]. Mica per cose di cui siano venuti a conoscenza in confessione, no, ma per ragione del loro ministero, che in un vescovo, per esempio, è anche la gestione della diocesi. In Portogallo, insomma, oltre al dogma della fede, si conserverà anche la libertà del vescovo di coprire il prete pedofilo che gli abbia rivelato di aver commesso abusi a danno di minori, sempre.

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