venerdì 7 maggio 2010

Non si capisce esattamente cosa voglia, il Magris


Non si capisce esattamente cosa voglia, il Magris. Concede che non manchino i motivi perché la Chiesa sia oggi fatta “bersaglio dei lazzi” per le “gravissime colpe di alcuni suoi esponenti commesse ai danni di minori indifesi”, per la sua “inadeguatezza ad affrontarle”, per la sua “riprovevole tendenza a celarle”. Concede che il suo essere “maldestra nella comunicazione” abbia aggravato la sua posizione dinanzi all’opinione pubblica, sicché qualche “uscita di pessimo gusto la si può lasciar passare con indulgenza”. Poi, però, dopo aver tanto concesso, lamenta un “furore ingiusto” nei “dileggi indiscriminati” che nel fondo avrebbero la “maligna soddisfazione” di istigare a “sospettare in generale di pedofilia” tutto il clero.
Pare che anche al Magris sfugga che è proprio la “riprovevole tendenza” mostrata dalla Chiesa a “celare le gravissime colpe di alcuni suoi esponenti” che oggi non consente di far troppa distinzione tra erba ed erba: il fascio le ha troppo strettamente avvinte insieme, nascondendo la cattiva in mezzo a quella buona.

E tuttavia il Magris ha ragione: ci sono preti pedofili e preti non pedofili. Io, per esempio, quando ne incontro uno per strada, mi trattengo dal dileggiarlo subito. Mi avvicino e gli chiedo prima: “Pedofilo?”.

4 commenti:

  1. "nascondendo la cattiva in mezzo a quella buona"

    immagino si tratti di forma retorica per graduare in qualche modo tale genia

    più interessante sarebbe sapere qual è reazione quando poni domanda al prete di turno

    ne incontro raramente ma proverò tipo accostamento. giuro su dio!

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  2. Cosa vuole il Magris?
    Secondo me, non ci vuole poi molto a capirlo:
    http://librescamente.splinder.com/post/22653338/atei-devoti

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  3. Dottore, lei si fa scudo della sua maturità. Ché se fosse giovinetto, si guarderebbe bene da avvicinare in quel modo una tonaca.

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