lunedì 8 novembre 2010

Il Cosone sulla Collinetta Artificiale



Il Cristo-Re di Swiebodzin, cittadina polacca sulle 20.000 anime, dà molto da pensare fin dal chiedersi cosa esattamente sia. Se è statua, non può essere considerata che bruttissima statua, soprattutto se si considera che dovrebbe star lì, coi suoi 40 metri di altezza, a gloria della umanità e della regalità di Cristo: vistosa sproporzione delle parti anatomiche, inespressività del volto, barba non nazarena, mani come guantate, pannato dallo sviluppo improbabile. E sorvoliamo sulla tecnica: accanto al Cristo-Re di Swiebodzin i santi e le madonne in vetroresina distribuite da ativon.com sembrano capolavori di finissima fattura, usciti da sublime scalpello. L’uomo sembra stilizzato come in un fumetto, il re sembra uscito da una carta da gioco.
Il valore artistico di un gigantesco Enver Hoxha in marmo eretto al centro di Tirana potrà pure esser stato prossimo allo zero, ma chi potrà negare che facesse monumento? Bene, nel 1994, in Albania, le statue del dittatore furono trasformate a colpi di scalpello in statue di santi e di madonne, di valore artistico mai superiore, e rimanendo monumento. Il Cristo-Re di Swiebodzin sembra ricavato da un monumentale Lenin. Padre Sylwester Zawadzkis, che l’ha fortemente voluto con la forza della fede che vince tutto, compreso il buon gusto, non deve aver avuto finalità artistiche, ma esclusivamente celebrative e, se il dettaglio più credibile è la corona, siamo dinanzi a un monumento che celebra la regalità sociale di Cristo.
L’approccio estetico è irrilevante al fine di cogliere il significato del Cosone sulla Collinetta Artificiale, che forse è anche qualcosa di più di un monumento, perché batte ogni record fra i Gesù di grosse dimensioni. Celebra la regalità di Cristo, dunque, ma celebra anche se stesso nel primato che detiene: se il Cristo-Re rappresenta la pretesa della Chiesa sulla società dei laici, è qui in Polonia – padre Zawadzkis tiene a far sapere – che il suo vocione è più grosso.
Adesso non vi piace? Ci farete l’occhio, vi piacerà. Ma soprattutto considerate che, se tiene, tra due secoli sarà diventata un’altra prova storica delle radici cristiane di Swiebodzin.

7 commenti:

  1. Tutta questa storia mi ricorda il solito comportamento primitivo di dimostrare a tutti chi ce l'ha più grosso, il cosone.
    Orrendo come pochi tra l'altro.
    In passato qualche zoticone non s'è fatto tanti problemi a smembrare, ritagliare e danneggiare opere artistiche di ben più alto valore, qualche candelotto di dinamite dovrebbe bastare a polverizzare questa bruttura.

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  2. la statua di Gesù sul Pan di zucchero a Rio è bella, però, ma il brasile si sta laicizzando lo stesso

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  3. viviamo proprio in un periodo decadente, senza la bellezza dell'arte decadente.

    sembra che tutto sia morto, asfittico, nullo.
    sembra l'ennesima colata di cemento.

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  4. Okkazzo!
    Ma non è la statua di Re Aragorn del Signore degli Anelli?
    Sembra paro paro Viggo Mortensen visto da lontano.


    Opera finissima, comunque.
    Un vero Teomondo Scrofalo.

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  5. oltre al Cristo polacco c'è quello brasiliano,un altro a maratea Italia,e altro ancora l'ho visto in argentina nel porto a Mar de la plata e chissa' quanti ce ne sono ancora in giro x il mondo percio' nn c'è da farsene meraviglie da sempre i cristiani cattolici x lo piu, usano statue ed effigi x mantenere vivo un ricordo e un potere

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  6. A me piace. Forse perché ho cattivo gusto, forse perché sono un po' bigotta... non saprei. Ma devo dire che mi piace davvero... e se forse è un po' pacchiano... beh, lo trovo bello proprio per quello. Noi uomini siamo piccola cosa... e ogni tanto fa bene ricordare quanto...

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