venerdì 3 dicembre 2010

Cruciale


Ma è credibile che ciò di cui Irene Grandi ha estremo bisogno prima di un concerto sia proprio un Pocket Coffe?


8 commenti:

  1. Non ci crederai ma proprio oggi ne parlavamo sul lavoro, noi senza il nostro abituale Pocket Coffe verso la mezza non carburiamo per il resto della giornata. Quindi, quando ti senti depresso o giù di corda tu pigliati un Pocket Coffe e poi mi dirai.

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  2. Su argomenti di questo tipo non posso esimermi: la Grandi dovrebbe evitare di fare concerti.

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  3. Al Ruggito del coniglio su radio2 Giancarlo Ratti la prende sempre per il culo!

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  4. Beh, io ci posso anche credere.

    Mi turba di più quella grandissima sega che segue Andrew Howe e che gli frega sempre quella ciofega di snack.

    Tra tante case, tanto bene quella sullo stesso pianerottolo di Howe ha dovuto prendere?

    Che poi che deve importare al povero Andrew se quella ha fame? Si facesse un panino con la porchetta per strada invece di rompergli gli zebedei.

    Temo più lei che i testimonidigeova alla porta.

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  5. Beh secondo me sono entrambe spot che contengono messaggi allusivi e maliziosi.
    Cosa ottiene il ragazzo in cambio dello snack?
    Cosa combina la cantante con i ragazzi del gruppo sul camper dopo il cioccolatino che ti da la carica?

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  6. Fosse Keith Richards il dubbio sarebbe legittimo. Trattandosi di Irene Grandi...

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  7. Sono d'accordo con Gians. E poi,chiedo ai consumatori di pocket coffee: ma anche secondo voi il cioccolato di copertura e' cambiato in peggio, da amaro fondente, che assicurava un perfetto equilibrio col ripieno molto dolce, a quasi al latte, troppo dolce e stucchevole? Io ho smesso di comprarli.

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  8. eh,caro Lei, segnalo che ho pensato le medesima cosa nel vedere lo spottino in questione. Sicchè m'è venuto in mente che a Rimini, nel capodanno di qualche anno fa e a fine diretta in Piazzale Fellini, la Grandi si sparò in diretta un cannone galattico a tutto fiato,insieme alla band, e lo fece passar da petardone, per poi svelare il tutto in un'intervistina a qualche giornaletto. Geniale fu la reazione dell'amministrazione comunale riminese, che tuonò: "la grandi qua no canta più, che siam per i valori veri"; dacchè la diretta esibiva, in un riquadro a bassoschermo, il faccino del defunto Don Oreste Benzi a elemosinare eurini per la comunità sua. Pertanto lo spottino del pocket coffee, va a finire che l'ha imposto il produttore alla sciagurata toscana, facendole notare che magari, a furia equivocar e spiritosar tra ciccolato ripieno di caffeina e gesti allusivi del batterista sfigato,la poveretta e la su' band si rifarebbero pure una verginità catodica.
    Hai visto mai.
    Dimenticavo: incontrata la Grandi e la su' band in un ristorante riminese, qualche sera prima della famosa diretta, io e alcuni amici miei la trovammo bassina, ma bassina bassina; sicchè producemmo conseguente florilegio di riflessioni su nane e tane, che malauguratamente la toscana udì,seppur in parte, tuttavia fulminandoci.
    Sempre un piacere,passar di qua.
    Stia bene.
    Ghino la Ganga

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