lunedì 17 gennaio 2011

“Ci scusiamo per la povera qualità del suono”




Ogni occasione è buona, quando si è in fuga dalla deprimente attualità delle cronache italiane, ma quella offerta da Fabristol mi è sembrata davvero ghiotta e gli sono grato per avermi fatto svagare per una mezz’oretta.
Secondo la versione ufficiale, il videoclip di All mine dei Portishead utilizzerebbe lo spezzone di una trasmissione Rai del 1968 nel quale una ragazzina canta una canzone che, grazie alla tecnica della sincronizzazione delle labbra (lipsynch), sembra proprio quella cantata dalla cantante del gruppo (Beth Gibbons), e Fabristol chiede: “Sapete di quale trasmissione si tratta? Chi è quella ragazzina? Ma soprattutto qualcuno sa leggere il suo labiale per capire cosa sta cantando?”.
Bene, io penso che le domande non abbiano ragion d’essere, perché la versione ufficiale è fasulla: ritengo che il video in bianco e nero sia stato girato ad hoc nel 1997 e che la ragazzina sia ripresa nel sillabare proprio il testo di All mine in playback. Me ne fa convinto la scritta in italiano che appare in sovrimpressione intorno alla metà del videoclip (1:49-2:06): “Ci scusiamo per la povera qualità del suono”. Quel font non è mai stato utilizzato dalla Rai e il registro lessicale della frase, che tradotta in inglese è invece di uso corrente (“We apologize for the poor sound quality”), non corrisponde ai canoni linguistici della tv italiana negli anni Sessanta: “povera qualità” è espressione assai improbabile in quel contesto, dove si sarebbe preferito, senza alcun dubbio, “cattiva qualità”, “scadente qualità” o addirittura, con la mania degli eufemismi che a quei tempi erano la cifra del galateo mediatico, “non eccellente qualità”.
Il regista ha voluto strafare. Non si è accontentato di far sillabare la ragazzina con la rimarcata meccanica labiale che gli consentisse di darla in suggestione di artefatto del sapiente postprocessing di un video d’epoca, e ha aggiunto un dettaglio di troppo. Siamo dinnanzi ad uno di quegli sgradevoli eccessi di autocompiacimento che sono la damnatio delle regie che si ispirano ai lavori di David Lynch, e dello stesso David Lynch. Ma su questo mi intratterrò quando dovrò fuggire da altri squallori dell’attualità delle cronache italiane.

   

7 commenti:

  1. La ragazzina ha una somiglianza imbarazzante con Sarah Scazzi.

    RispondiElimina
  2. A me invece sembrava la meloni da piccola.

    RispondiElimina
  3. Ohccazzo, c'ha ragione, ecco chi mi ricordava.

    Misseri in un foglietto ha accusato chiaramente i Portishead dell'omicidio.

    Mo avremo anche il plastico dello studio del video dei Portishead da Vespa.
    Oppure direttamente loro.
    DLIN DLON
    "L'accusata, Beth Gibbons"
    "Hallo, good evening"
    "Bel paio di tette, Beth! You remember a book prize I presented last year*"
    "No, must I?"
    DLIN DLON
    "Paolo Crepet"
    DLIN DLON
    "Valeria Marini"



    * correct: you remind me of a ...

    RispondiElimina
  4. Confido che un post sulla damnatio dei registi para-lynchiani arrivi presto.

    RispondiElimina
  5. E perché, che dire del conduttore all'inizio? Indubbiamente 1997. (La base però è presa di peso da Dada Umpa...)

    RispondiElimina
  6. Oltre alla tua valida ipotesi sulla scritta in sovraimpressione credo che abbiamo scoperto l'arcano. O meglio ce l'avevamo sotto gli occhi tutto il tempo ma la suggestione del video ci ha reso ciechi. Le fonti ufficiali parlano di video "based on a 1968 Italian talent show". Quindi il video è ispirato a quelle atmosfere di quegli anni. Il fatto è che si è insistito molto su quel lipsynch, ma come ha fatto notare Giuseppe Regalzi si riferiva alla sincronizzazione delle labbra della ragazzina con la voce della cantante.

    Peccato. In realtà sono alquanto dispiaciuto. Era molto più affascinante l'idea di un video preso dal 1968...

    RispondiElimina
  7. Per qualche ragione sono tornato su questo post. E così, vorrei rinnovare l'invito a parlarci della damnatio registrorum lynchianorum. Ma forse hai altri pretesti per scappare allo squallore.

    RispondiElimina