venerdì 21 gennaio 2011

Cazzullo elastico



Qui sopra è riprodotto un box sulla prima pagina de Il Foglio di oggi, venerdì 21 gennaio: citazione da un articolo di Aldo Cazzullo apparso sulla prima pagina del Corriere della Sera di ieri, secondo il ritaglio qui sotto riportato:


Ora, si può considerare onesto questo modo di ritagliare? Voglio dire: Il Foglio ha fatto dire ad Aldo Cazzullo quello che Aldo Cazzullo voleva dire? Procedo in modo empirico.

Non avevo letto l’editoriale sul Corriere della Sera. Avevo visto la firma di Cazzullo e avevo evitato. È che Cazzullo mi sta un po’ sul cazzo da quella volta che scrisse di essersi pentito di aver firmato un appello in favore di Rocco Buttiglione, vittima di discriminazione per aver discriminato i gay: scrisse che si era pentito “per la motivazione con cui [Buttiglione] ha votato contro la legge che doveva inasprire le pene per le aggressioni contro gli omosessuali”. Capitò che lo incontrassi per caso, la sera stessa, e gli chiesi se non si fosse trattato sempre dello stesso Buttiglione, e si scusò – sì, sembrava proprio scusarsi dicendo che aveva firmato solo perché glielo aveva chiesto un collega de Il Foglio. Avrei voluto dirgli che non si impegna il proprio nome su un principio solo per non risultare scortese a un collega, finii col fargli capire che intellettualmente era stato disonesto. Insomma, da quella volta non lo leggo. E non lo avevo letto neanche ieri.
Quando ho letto il box su Il Foglio, mi son detto: ecco, è recidivo, stavolta si è pentito di aver scritto che le gerarchie vaticane fanno ingerenza nella politica italiana e chiede a Bertone di stigmatizzare il pubblico peccatore in Berlusconi; torna così a legittimare la discriminazione sulla base del peccato, diritto che aveva prima riconosciuto e poi negato a Buttiglione. Questo Cazzullo – mi son detto – è assai elastico sui principi. E sono andato a recuperare il suo editoriale.

Non era a affatto come pensato, era Il Foglio a farsi fare un favore da Cazzullo, stavolta senza neanche chiederglielo. Opportuno ritaglio e la richiesta di coerenza che Cazzullo fa alle gerarchie ecclesiastiche, perché sia resa evidente l’incoerenza di chi fa i Family Day e poi va a puttane, per giunta minorenni, diventa una richiesta di ingerenza per il bene del Paese. “Un contributo prezioso al Paese” – per Cazzullo sarebbe una Chiesa coerente, ma qui per Il Foglio – sarebbe la sua ingerenza. Ma a Cazzullo non piace essere scortese coi colleghi e chiuderà un occhio e anche stavolta sarà elastico sui principi.

2 commenti:

  1. Alla fine mi pare che tutto si concentri nell'aggettivo "inquietante". Cioè Cazzullo è preoccupato allo stesso modo dai fatti emersi dall'inchiesta, come dalla dichiarazione di Benedetto XVI. Saltando quella frase, il Foglio ha avuto gioco facile.

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  2. Grazie per il prezioso lavoro di rinvenimento distorsioni. Io Cazzullo non lo leggo spesso, non amo come scrive; ma mi è sempre parso in odor d'ecclesia. Su molte questioni è troppo ambiguo, e le volte in cui l'ho colto prendere una posizione precisa mi è sembrato farlo proprio in base a ciò che io trovavo meno rilevante.

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