giovedì 20 gennaio 2011

Salvo ulteriore smentita



Il cardinale Crescenzio Sepe smentisce quanto gli è stato attribuito l’altrieri e che ho citato in apertura ad un mio post di ieri: “Come in ogni uomo [anche in Silvio Berlusconi] c’è anche del bene e bisogna evitare che venga rappresentata solo una parte dell’immagine, solo la parte ombrosa”. Francamente non si capisce che senso abbia la smentita: qualsivoglia affermazione relativa a “ogni uomo” non vale anche per Silvio Berlusconi? E che cazzo di smentita è?
Sua Eminenza parlava in generale – manda a dire – non intendeva fare particolare riferimento a Silvio Berlusconi.  Ma se io dico: “Come in ogni chierico [anche in ***] c’è una gran faccia di culo”, al posto degli asterischi ci va qualsiasi chierico, anche Sua Eminenza: che se senso ha che, dopo averlo detto, io mi smentisca dicendo: “Non mi riferivo a Sepe, parlavo in generale”? Ho detto: “Come in ogni chierico…”; e Sepe è un chierico; e allora che cosa voglio smentire? Semplice: voglio dire che non nego che Sepe abbia una gran faccia di culo, ma pensando a una gran faccia di culo non stavo pensando proprio a lui.
Mutatis mutandis, Sepe vuol farci sapere che ieri l’attualità politica non era in cima ai suoi pensieri: anche in Silvio Berlusconi c’è qualcosa di buono – questo è indubbio, perché Silvio Berlusconi è un uomo – ma, quando parlava dell’uomo ingiustamente rappresentato tutto ombroso, Sua Eminenza non pensava a lui.

È possibile, senza dubbio. Anzi, conviene andare alla fonte. La frase, che io ho tratto da un articolo su corrieredelmezzogiorno.corriere.it (Caso Ruby, Sepe assolve Berlusconi: non solo peccati, in ogni uomo c’è del bene), è stata pronunciata nel corso di un’intervista che Sua Eminenza ha concesso a Mario Platero (Radio 24) nel corso della sua visita alla comunità napoletana residente a New York ed è in risposta alla seguente domanda dell’intervistatore: “Queste persone conoscono il nostro paese, lo vivono da vicino, seguono anche un po’ le vicissitudini che stiamo passando: i cosiddetti peccati del Presidente del Consiglio, che in questi giorni vengono molto discussi. Ecco, qual è il suo pensiero, il suo consiglio, la sua opinione, la sua parola anche per queste comunità a proposito di quello che sta succedendo in Italia?”.
Sepe: “Beh, speriamo che tutti insieme, con l’aiuto, con la collaborazione di ciascuno, possiamo superare questi momenti di difficoltà. Lo dicevo anche nell’omelia. Ecco, bisogna evitare che venga rappresentata solo una parte dell’immagine, solo la parte ombrosa. Bisogna sapere che poi, come in ogni uomo, c’è anche del bene, così, in ogni città, in ogni paese, ci può essere anche del bene. E allora, certo, condannare ciò che è male, ma anche valorizzare ciò che è bene”.

È tutto chiaro: Berlusconi non è solo un peccatore, l’Italia non è tutta Berlusconi. Se ci pensate un attimo, v’è implicita una interessante questione logica che potremmo provare a risolvere grazie alla teoria degli insiemi. Meglio lasciar perdere, vero? A me viene il mal di testa solo a porre la questione.
Salvo ulteriore smentita, devo smentire quanto affermavo ieri: Sua Eminenza non gioca sull’ala destra, ma fa il jolly.

4 commenti:

  1. “Nicola Cosentino ci richiese l’assunzione di due nipoti del cardinale Sepe, da noi regolarmente attuate” (Michele Orsi, 15.6.2007).

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  2. Jolly da un lato e sull'altro Asso di Coppe.

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  3. L'Italia non è tutta Berlusconi.

    Quindi ci sono due insiemi:
    - L'Italia-Berlusconi
    - L'Italia-non Berlusconi

    In unione fanno l'Italia, in intersezione possono dare un insieme vuoto se pensiamo che le due Italie non condividano nulla, un insieme non vuoto se le due Italie condividono qualcosa (mia ipotesi, per certo alcuni comportamenti sono condivisi).

    Berlusconi non è solo un peccatore. Nel gruppo Berlusconi si creano altri due gruppi:

    - i Berlusconi peccatori
    - i Berlusconi non peccatori

    per i quali vale quanto detto sopra.

    Ora, l'unico punto di intersezione tra i gruppi è l'area Berlusconi, per definizione, in cui possono coabitare sia parti del Berlusconi peccatore che del non peccatore.

    A prima vista non si capisce cosa si ottiene, ma guardando bene si nota un piccolo staterello al centro, che è in Italia ma non è Italia, in cui il peccato e il non peccato coabitano secondo la funzione "contestualizzazione" che è stata appositamente introdotta in geometria dal sottosottogruppo "paraculi".

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  4. Mi stupisce Malvino.
    Mi sembrava che la sua conoscenza della chiesa fosse profonda e documentata.
    Invece lei si stupisce così di simili acrobazie dialettiche, quasi come una ragazzotta che andasse ad una cena ad Arcore e si stupisse di trovarsi una mano sulla natica.

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