mercoledì 30 marzo 2011

Un pizzico di faccia tosta



Il 21 marzo ho segnalato l’intervento che il professor Roberto De Mattei ha tenuto al microfono di Radio Maria a commento del terremoto in Giappone e ho sollevato la questione della compatibilità tra la sua vicepresidenza del CNR e le opinioni da lui espresse in quella occasione. Col passare dei giorni ho costatato che la mia perplessità era di tanti, e che spesso era espressa con severo biasimo. C’era bisogno che qualcuno desse modo al professore di potersene lamentare dandogli modo di atteggiarsi a vittima, e chi volete fosse? Bravi, avete indovinato.
Chi crede nel dogma dell’Immacolata Concezione non potrà quindi mai più insegnare all’Università? Chi fa la comunione, e quindi crede nella transustanziazione, dovrà nascondere la propria fede perché «antiscientifica»? Gli insegnanti credenti che svolgono un ruolo pubblico, non potranno più andare a parlare di ciò in cui credono alla radio, cattolica o meno?” (Il Foglio, 30.3.2011).
Stessa linea difensiva adottata da Rocco Buttiglione quando fu giudicato inadatto a ricoprire la carica di Commissario europeo per la giustizia, libertà e sicurezza per le sue opinioni sugli omosessuali, ma con una sola differenza: lì si trattava di ambito europeo, qui l’ambito è tutto italiano, e al vittimismo si può aggiungere un pizzico di faccia tosta, nella certezza che la vicepresidenza del CNR non è in discussione.


7 commenti:

  1. Beh ma certo, è una prova di Dio anche, e soprattutto, essere sbeffeggiati, di che cosa si inspipetta? I giapponesi, per colpa di dio, la pigliano in quel posto e lui no?

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  2. Segnalo altri commenti sulle esternazioni di De Mattei, che ho postato, dopo che su Malvino, su altri blog:

    http://menici60d15.wordpress.com/2011/03/21/i-preti-sciamani-furbi/

    Nella mia esperienza, la “risposta” dei preti e dei “pretofili” a chi contesta loro quel diritto a sopraffare che è insito nel messaggio di De Mattei viene data nella vita reale più che sui blog; ed è coerente col Dio di morte che hanno dentro.

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  3. in ogni scuola di ordine e grado c'è almeno un Roberto De Mattei che si intrattiene con gli alunni almeno una volta alla settimana, per parlare del dogma dell’Immacolata Concezione e simili, senza contraddittorio e pagato da TUTTI

    ma non dobbiamo dimenticarci di zichichi, e, per contro, anche della Hack, la quale quando non si occupa di stelle, non disdegna le stalle: per esempio, sulla rivista dell’Uaar (2/2007) sosteneva che “nascere omosessuali o eterosessuali dipende dal proprio DNA”.

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  4. E allora perché non Odifreddi vicepresidente della CEI?

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  5. trovo abbastanza indegna anche quella virgola tra soggetto e predicato, finanziata in parte coi soldi dei contribuenti.

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  6. Non saprei rispondere, soprattutto in maniera politicamente corretta. Per me uno che crede nell'immacolataconcezione è un idiota, come tale andrebbe isolato e curato con TSO, ma vabbè, è un pensiero mio...

    Anche una sola persona che abbia ascoltato la trasmissione di radiomaria ritenga d'oggi in avanti che il terremoto sia la punizione di un dio (per altro, un dio mai manifestatosi ai giapponesi, ndr) è una persona in più che non comprende la differenza tra credere e sapere, tra dato oggettivo e pensiero personale. Quindi, per la crescita di una società basata sul vero, evidentemente tale trasmissione è stata deleteria. Bandire radiomaria? No, punire. Radiomaria è la radio di quel coglione che augura tumori ai non credenti, alla faccia della carità cristiana. Sarebbe stata da punire più e più volte. Iniziamo, no?

    Gli insegnanti...gli insegnanti dovrebbero semplicemente insegnare le materie cui sono abilitati, senza lasciar trapelare le loro convinzioni, soprattutto quando prive di fondamento scientifico. Non si può mescolare scienza e fede, l'una non è compatibile con l'altra, di default. Forse per le materie umanistiche, che per ovvi motivi attingono a mani piene dai diversi credo, ne possono parlare, ma sempre contestualizzando la cosa e fornendola come informazione di base (Dante senza la teologia è illeggibile, idem tutte le opere classiche, etc.) e non come verità. Se poi vogliono parlare alla radio, sappiano e ribadiscano la differenza tra vero e credo.

    Meno che meno il credere può determinare lo sperpero di soldi pubblici, a favore di convegni di creazionisti, per esempio. Questo non può essere accettato punto. Al limite, perché non finanziare un meeting con Sai Baba, una riunione di Bambini di Satana, una lectio magistralis di Rastafariani?

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  7. Le radio che ascolto principalmente, per farmi una idea generale, sono Radio Maria, radio Radicale e Radio 24. Credo che ascoltare punti di vista così disparati faccia bene a chiunque.
    La trasmissione in questione l'ho ascoltata, ma da quanto leggo, chi scrive ha "ascoltato"?

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