mercoledì 18 maggio 2011

È probabile ti credano




Immobili abusivi che una sentenza definitiva ha già da tempo destinato all’abbattimento, per lo più costruiti senza alcuna licenza edilizia e in spregio delle leggi a tutela della sicurezza civile e territoriale, dovrebbero godere di un condono, di una moratoria, di un qualcosa che – non si è capito bene cosa e come – fermerebbe le ruspe. A Napoli, domani, Silvio Berlusconi prometterà questo. Lo ha annunciato oggi, promessa di promessa.
Vedremo, perché intanto la Lega ha subito mandato avanti Roberto Calderoli a borbottare che per principio la legge è legge e, soprattutto, è uguale per tutti (sottinteso: perché stracciare i decreti che ordinano l’abbattimento degli immobili abusivi dei soli terroni? Forse che un capannone abusivo in Veneto è il figlio della serva?), e che insomma se ne deve parlare prima, la Lega è contraria, si dissocia, certo non ne farà ragione di crisi della maggioranza di governo, ma cazzo! Probabilmente il Re Pazzo farà finta di non aver sentito e proporrà imperterrito il suo affarone ai proprietari di immobili abusivi in Campania, in cambio di un suo sindaco a Napoli. Tanto a Napoli non ci sono leghisti.


Se sei quello che si compra giudici e maggioranze parlamentari, quello che dà copertura morale agli evasori fiscali, quello che non si fa scrupoli nel ritagliare il tessuto istituzionale per confezionarsi un doppiopetto da mafioso ripulito – che ci sarà mai di tanto eccezionale? Poi, magari, con la faccia da pappagallo che fa da cicerone alla bella straniera, con l’Apicella che ti viene dietro con la chitarra, canterai quant’è bella Napule e ci dirai che stai studiando un piano nazionale di rilancio del turismo, dove il cemento aggrappato al Vesuvio e fin dentro gli scavi di Pompei sarà un’attrattiva paesaggistica al pari dei cumuli di monnezza e della disoccupazione giovanile, vivaio di pappagalli. Poi, magari, potrai pure far finta di non aver detto niente, lasciare che le ruspe abbattano gli immobili abusivi per solidarizzare coi proprietari, dire che non hai potuto mantenere la promessa perché i giudici e i comunisti ti hanno messo il bastone tra le ruote e sabotato la riforma. È probabile ti credano.




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