venerdì 9 settembre 2011

«Non rianimatemi»



Farsi tatuare in petto «Non rianimatemi» è un modo di fare testamento biologico che di fatto scavalca ogni comitato bioetico: anche se muto, il paziente parla al medico con la sua viva voce, attraverso un gesto ponderato, preordinato, irrevocato.
Naturalmente il medico potrà ignorare la volontà del paziente. Potrà accadere in forza di una legge che lo obblighi a ignorarla, e quasi sempre si tratterà di una legge scritta dal suo Dio, che certamente non è il Dio di quel paziente, sennò si tratterà di una legge scritta da uomini che negano un diritto dell’individuo, quello della sovranità sul proprio corpo e sulla propria mente, che certamente il paziente dichiara inalienabile. Superfluo dire che il medico agirà contro la sua volontà, che però qui è scritta nella sua carne: sarà come imporre un trattamento terapeutico che viene rifiutato nel mentre viene imposto. Una violenza che si autocertifica come violenza nel suo compiersi.
   

3 commenti:

  1. C'è una puntata del telefilm Miami Medical nel quale si presenta una situazione del genere.

    Una persona affetta da alzheimer precoce ricoverata a seguito di un incidente stradale riporta sul petto la scritta "Do not resuscitate". E parte il dilemma etico-legale.

    Mi piacerebbe avere una tua opinione su come è stato trattato il tema nel telefilm. E' l'episodio numero 7.

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  2. Suggestivo, ma preferisco l'idea di un formale testamento biologico, reso nei modi e nei tempi stabiliti e che la legge obblighi a rispettare

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  3. mitridate impozzallovenerdì, 09 settembre, 2011

    ma la cosa più bella è che sulla schiena si è fatta tatuare PTO (please turn over), prego girare, come gli scatoloni dei traslochi

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