lunedì 31 ottobre 2011

Maremma maiala


L’impegno a mettere in discussione il regime concordatario, a provvedere alla drastica riduzione dei benefici di cui gode la Chiesa cattolica in Italia, a consentire il matrimonio ai gay, ad abrogare la legge 40/2004, a depenalizzare il consumo delle cosiddette droghe leggere e a sperimentare il regime di somministrazione controllata per quelle cosiddette pesanti, a facilitare il ricorso all’aborto farmacologico e l’accesso ai metodi contraccettivi, a istituire corsi di educazione sessuale nella scuola dell’obbligo, a consentire il testamento biologico e a favorire la libera e responsabile scelta eutanasica, alla regolamentazione e al controllo della prostituzione, a difendere e a sostenere la libertà di ricerca scientifica, all’abrogazione del reato di clandestinità: nessuno di questi impegni è fra i 100 di Matteo Renzi. Eppure sono gli unici che potrebbero essere condivisi da un elettore liberale e da un elettore di sinistra, ma sono pure gli unici che potrebbero allontanare gli elettori filoclericali e di destra. Che tipo di Pd voglia, il nostro, adesso è un po’ più chiaro. Aggiungiamoci che sul conflitto di interessi non si spende neanche un rigo e, oltre che chiaro, è tragico. 

19 commenti:

  1. 89. Una regolamentazione delle unioni civili. La legge deve assicurare pieno riconoscimento alla coppia dal punto di vista contributivo e assistenziale. Ciascun convivente può beneficiare dell’assicurazione sulla malattia del compagno e l’unione conferisce gli stessi diritti del matrimonio in materia di cittadinanza.


    Comunque grazie per avermi costretto aleggere le 100 emerite stronzate di Renzi!

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  2. @ Simone
    Lei ha letto con più attenzione i 100 punti di Matteo Renzi che il mio post: ho parlato di matrimonio gay, non di unioni civili. Su queste anche alcune menti illuminate del centrodestra sono disposte a concedere qualcosa.

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  3. Si l´ho letto....pero' lei non ha letto quello che ha scritto Renzi:"stessi diritti del matrimonio".
    In molti Paesi in cui i gay si possono sposare il loro matrimonio non da' gli stessi diritti di quello tra due etero (tutto il problema della filiagzione e´ normato in maniera diversa) quindi per assurdo se Renzi fosse coerente (cosa che non e') farebbe meglio di molti Paesi europei

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  4. @ Simone
    Mi scusi, ma trovo surrettizie e capziose le sue inferenze.

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  5. Vogliono esserlo per far vedere come il tema dei diritti dei gay e´molto piu' complicato di come ce lo vogliono rappresentare..
    Ho gia' litigato con diversi amici che sostenevano quando renzi fosse avanza sul tema...

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  6. Certo che no! Io son tollerante

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  7. Io registro solo un'accurata scelta terminologica, pure semplificata,, sul punto delle unioni civili delle tesi Renziane: penso sia così giusto per rimanere sul vago (chi mi dice cosa intenda il Matteo per "coppia"?) e non prestare eccessivamente il fianco, fa contenti tutti e la liquida in quattro righe. Vari punti del centalogo li condivido, ma penso anche che solo con l'effettivo obiettivo di assicurare libertà delle persone si possano sbloccare "freschezza", economia e produttività sociale.

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  8. @ Roby
    Era la filosofia di Daniele Capezzone quando diede vita a Decidere.net.

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  9. Qualora intervenga una patologica mutazione in direzione Capezzone-Jannuzzi...bhe invoco l'eutanasia.

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  10. La parità dei diritti in effetti è cosa difficile da capire. Così come l'affermazione che le persone possono sposarsi, senza stare a guardare nelle loro mutande o nelle loro camere da letto.
    Difficilissimo. Incomprensibile.

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  11. @ Simone
    "In molti Paesi in cui i gay si possono sposare il loro matrimonio non da' gli stessi diritti di quello tra due etero"

    A dire il vero questo capita in un solo paese del mondo, il Portogallo. L'unico paese in cui il matrimonio fra persone dello stesso sesso non garantisce la possibilità di fare richiesta di adozione. Nei restanti nove paesi i diritti sono identici.

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  12. Il trucco (lo dico per Simone) sta nell'aver legato i diritti al termine matrimonio.
    Perché il giochino funzioni e i suoi reali interlocutori capiscano che il ragazzo è a posto senza che lui debba palesarsi troppo, è sufficiente non far seguire a quella dichiarazione sui diritti delle unioni civili una uguale che ridisegni il concetto di matrimonio.

    Mi commuove aver lasciato nel Post di Sofri, padre spirituale di Renzi ma ultimamente tentato da Civati, un commento ai 100 punti che è (in forma naturalmente un po' più maldestra) il suo post di oggi.
    Mi sconforta che su 60 e passa commenti nessun altro si sia accorto dell'assenza, tra i 100 punti, di quanto da lei elencato.

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  13. Calvin si informi meglio....esempio in Olanda (prendo il primo paese che ha legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso un figlio nato da una coppia lesbica diventa figlio della componente la coppia che non e' madre biologica solo dopo l´assenso del padre biologico al contrario una coppia eterosessuale il figlio di un coniuge diventa automaticamente figlio anche dell´altro anche se non e´figlio biologico. Lascio da parte le discriminazioni per quanto riguarda le adozioni internazionali!

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  14. Finalmente qualcuno che entra nel merito e non ne commenta il primo brufolo a destra. Diciamo che in sostanza Renzi ha i problemi del PD...non è che Bersani si sia sciolto su molti di questi temi e nemmeno Vendola. La differenza è che lui ha buttai giù delle cose (più o meno chiare). In ogni caso ha affermato che il programma è WIKI. Personalmente farò di tutto per emendarlo. Una veloce scorsa (giuro mi manca di vedere tutto bene) mi ha fatto anche notare il contributo alla natalità su cui sono contrarissima.

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  15. @Simone: Quello è dovuto semplicemente al fatto che un figlio di una coppia eterosessuale lo si considera come figlio biologico di entrambi mentre evidentemente per una coppia dello stesso sesso questo è impossibile. Ma la differenza non deriva dalla volontà del legislatore di discriminare le coppie etero ed omo sul piano etico.

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  16. Voi, che per me, in questo blog, ma anche in altri, rappresentate forme di sviluppo ed emancipazione del pensiero.

    Voi, che per me, spesso, alla vostra parola scritta, riconosco una delle migliori forme di rappresentazione del pensiero.

    Voi, che riuscite talvolta a trasmettere emozioni con la semplice progressione di frasi scritte, di vocaboli, verbi, articoli e congiunzioni, ...e tante altre cose a me sconosciute, ma che riescono molto bene nel loro intento, ed a giustificare fondamentale questa forma di comunicazione, non certo unica, ma preziosa.

    A voi chiedo, umilmente, di illuminarmi su qualcosa di cui non riesco a trovare forma sufficientemente argomentata da appagare il mio senso della ragione.

    A voi chiedo cosa rende giusto che un genitore o tutti e due, sputino sangue, o forse meglio dire "lavorino duramente", a lungo, se non per tutta la vita, sacrificando spesso se stessi, oltre che gli altri, per pagare mutui, per acquisire terreni o case, od altri beni materiali da lasciare ai loro figli o congiunti.

    A voi chiedo cosa rende così giusto che un figlio o più, si ritrovino con l'eredità di questi padri e madri, con case e terreni, macchine ed altri materiali, talvolta anche con persone, acquisite, ereditate. Senza fare niente, ritrovarsi ...a volare. Senza fare niente, ...dimenticavo, hanno studiato, anche molto, non come me, che non ho fatto questa enorme fatica.

    A voi chiedo per quale legge della natura, per quale legge universale questi figli ereditieri abbiano diritto ai "loro?" beni.

    Per i più, questi si accontentano della materia, in quanto si è perso da tempo il modo di trasmettere l'eredità culturale.

    Se almeno i genitori avessero pensato anche a quella.

    Nella dichiarazione universale dei diritti umani non trovo illuminazione in merito, al contrario, trovo profondamente privo di giustizia l'atto stesso di lasciare i propri beni a coloro che sono indicati in forma testamentaria od altro, gli eredi stessi sono una forma di ingiustizia, in quanto una discriminazione.

    Nel trattato di Lisbona e nella carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, vale lo stesso pensiero, non trovo giustificazione, argomentazione.

    Noi tutti siamo eredi, senza discrimine, con gli stessi diritti.

    Da giovane ho sempre sperato che dopo millenni di storia, gli esseri umani sarebbero riusciti a guardare se stessi come un risorsa, invece si continua ad averne paura, a difendersi strenuamente da ...se stessi con tutti i mezzi, con il genocidio se proprio ci vuole. Oppure ad arricchirsi (se così si può dire) alle spalle degli altri. Quindi facciamoci tutti furbi, ci dice il parlamento. Il parlamento, ...che parola questa.

    La realtà è che se non riusciamo ad estendere a tutti, quei pochi e sacrosanti diritti, alla salute, allo studio o formazione, al lavoro, alla casa, se non ci riusciamo, saranno delle ingiustizie sociali, come lo sono, e di queste ingiustizie le guerre e le paure si nutrono. Qual'è il contrario di clandestino? Lo dobbiamo trovare.

    A voi quindi rivolgo un appello, trasmettere il vostro pensiero, cercate, come fate spesso, un senso, ...sensato a tutto ciò.

    Grazie e scusate il fuori tema, ma purtroppo a me Renzi non dice molto, o meglio, dice molto, ...ma non a me.

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  17. Quanto scritto in questo post per me è solo una conferma a ciò che già sapevo:Renzi non è un sinistroide moderato,bensì un membro dell' UDC che ancora non ha gettato la maschera,questo,proprio in virtù del suo cattolicesimo convinto(forse addirittura integralista)che ovviamente non può convivere col comunismo.

    Questa è la Toscana(roccaforte rossa)!Chi vuole fare carriera politica deve passare sotto la sbarra del PD oppure essere ignorato.Se dovesse(Renzi)raggiungere cariche nazionali,e quindi arrivare a Roma passerebbe subito all' UDC.

    Purtroppo,al momento,è un "giuda" di sinistra che sta anche privatizzando le società di Firenze(quelle ancora pubbliche)e non si occupa delle speculazioni immobiliari che avvengono in città.

    A Firenze piace solo perchè va in TV,e perchè molti fiorentini sono + provinciali di lui(e totalmente succubi della TV).

    Vanni(cittadino di Firenze).

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