domenica 20 maggio 2012

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Mercoledì 23 maggio, ventennale della strage di Capaci, al «Francesca Laura Morvillo Falcone» di Brindisi si sarebbero tenute le lezioni come in un qualunque altro giorno feriale e molto probabilmente, visto a chi è intestato l’istituto, si sarebbe tenuto anche qualche rito commemorativo. Quale migliore occasione per la mafia, se l’intenzione fosse stata quella di ferire la memoria di una nazione? E allora perché farlo esplodere quattro giorni prima, quell’ordigno? E perché a Brindisi? Ma, poi, la mafia usa bombole di gpl per i suoi attentati?
Presto ancora per dirlo, tuttavia se qualcosa non possiamo escludere è che si stia commettendo lo stesso errore che commettemmo con la strage di Bologna: da subito ci sembrò neofascista e ci vollero trent’anni per cominciare a sospettare che forse non lo fosse. Stesso rischio, perché la storia delle stragi in questo paese è senza dubbio storia di depistaggi, ma anche di tesi delle quali ci si innamora a prima vista, per restar loro fedeli anche quando tradiscono, per continuare a usarle come armi improprie. In molti casi, chi depista non sa quale sia la vera pista. Può accadere perfino che depisti maldestramente alla verità, se non a quella storica, a quella processuale.
È che siamo sentimentalisti, d’altra parte è difficile non esserlo quando i nervi sono scossi da così una rabbia così giusta, da una sensazione di impotenza tanto odiosa: una cosa tanto mostruosa come quella accaduta ieri ci sembra possa essere frutto solo di un’intelligenza all’altezza di tanta mostruosità, facciamo enorme fatica a immaginare che si possa avere un così bestiale disprezzo per la vita degli innocenti senza una posta in gioco che sia adeguatamente alta. Non possiamo accontentarci di un movente, tanto meno se troppo miserabile per un delitto così atroce, e allora dobbiamo immaginarlo entro un disegno, una trama, una strategia, meglio se fitta di richiami e di rimandi. Ci ferisce l’idea che la bestia sappia essere feroce anche per poco e allora dobbiamo evocare grandezze criminali pari al nostro sgomento e al nostro dolore.
Io penso che l’ordigno esploso ieri a Brindisi non abbia altro legame col ventennale della strage di Capaci se non quello che ci è necessario darci per trovare un poco di sollievo. 

11 commenti:

  1. La criminalità organizzata cerca il consenso, non l'odio della gente. La criminalità organizzata si propone come alternativa a uno stato assente; ti soccorre amorevolmente, se sei in condizione di bisogno; aiuta la tua famiglia, se finisci in carcere; è disposta persino a vendicare i torti che hai subito. Poi, quando t'ha ben avvolto nella sua placenta, t'accorgi d'avere il cordone ombelicale ben stretto attorno al collo e allora lì capisci che non puoi fare più nulla.
    No, qui la mafia c'entra come i Sioux in un film sull'Impero Romano.

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  2. «la strage di Bologna: da subito ci sembrò neofascista e ci vollero trent’anni per cominciare a sospettare che forse non lo fosse».
    L'affermazione meriterebbe un lungo post, forse; ma potrebbe dedicarle qualche riga di chiarimento? Grazie.

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    1. http://malvinodue.blogspot.it/2011/08/tornano-comodi-ad-ogni-2-agosto.html

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  3. Giuanin
    Ma soprattutto uno va ad azionare il telecomando di una bomba proprio davanti ad una telecamera?

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  4. ".. una cosa tanto mostruosa come quella accaduta ieri ci sembra possa essere frutto solo di un’intelligenza all’altezza di tanta mostruosità, facciamo enorme fatica a immaginare che si possa avere un così bestiale disprezzo per la vita degli innocenti senza una posta in gioco che sia adeguatamente alta."
    che fai Malvino? aspiri a diventare il portavoce delle mafie? quelle con un QI superiore alla media però!! quelle che sciolgono i bambini nell'acido chè la posta in gioco meritava un così bestiale disprezzo!!
    ori

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    1. No, mi ha semplicemente dato fastidio la tesi preconfezionata della strage di mafia, contro ogni piana evidenza. E ho cercato di trovarvi una giustificazione, invece di condannarla.

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    2. vedi troppi film TV con killer superintelligenti! ti sorprendi per un killer pasticcione che non sa regolare il timer della bomba (1^ tesi), o così stupido da farsi riprendere da una telecamera mentre schiaccia il telecomando per l'esplosione (2^ tesi), certo è che la Sacra Corona Unita possa essere un pò seccata dall'invasione del territorio da parte della Mafia e che solo dopo un vertice delle due cosche, noi potremo sapere la verità .. quella che avranno deciso che sia!

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    3. Mi associo al 100%
      Non ho mai sopportato i molti allenatori/patron da bar; giá da anni ho smesso di sopportare anche i vari inquisitori/giudici/boja

      Augusto

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  5. Mentre leggevo vari articoli e blog e commenti, ho capito una cosa all'improvviso: non siamo obbligati ad avere, tutti quanti, immediatamente, un'opinione.
    Questa potrebbe essere una buona opportunità per essere dispiaciuti, senza dover necessariamente partire con la nostra, personale, caccia al colpevole. Le informazioni che abbiamo sono davvero poche, in questo momento.

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    1. Mi associo al 100%.
      Giá tutti i "tecnici calcistici" da bar mi davano fastidio; da (molti) anni non sopporto piú i vari inquisitori/giudici/boja da bar.

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    2. Mi associo al 100%
      Non ho mai sopportato i molti allenatori/patron da bar; giá da anni ho smesso di sopportare anche i vari inquisitori/giudici/boja

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