giovedì 21 giugno 2012

Da senatore

[Sono contro la detenzione in attesa di giudizio e ritengo che Luigi Lusi non potesse inquinare le prove a suo carico, né reiterare i reati che gli vengono ascritti, in più poteva scappare e non l’ha fatto. Insomma, da senatore, avrei votato contro il suo arresto.
Da senatore, subito dopo aver sentito l’intervento di Emma Bonino, che annunciava il voto dei radicali in favore dell’arresto, avrei chiesto la parola e avrei detto quanto segue:]

«Senatrice, lei ha detto che “la più grande riforma che dobbiamo compiere, oltre a quella sulla giustizia, è quella sui partiti politici, perché è intollerabile che i fondi pubblici diventino privati, anzi privatissimi, appena arrivano nella casse del tesoriere”. Molto bene, condivido in pieno. Condivido anche il suo richiamo all’art. 49 della Costituzione e la sua denuncia allo stravolgimento che se n’è fatto: sono d’accordo con lei quando afferma che i partiti hanno subìto un pervertimento della loro personalità giuridica trasformandosi in “associazioni private, anzi privatissime”. Ben detto, davvero. Tuttavia, consenta, lei non viene dalla Luna.
Lei da anni, ormai da decenni, è un alto dirigente di un movimento politico, quello radicale, anzi molti dicono ne sia il numero due, anche se questo significa poco o niente con un numero uno come Marco Pannella. Complimenti in ogni caso, perché arrivarci e rimanerci deve esserle costato tanto. Bene, suppongo lei non ignori che il finanziamento pubblico arrivi anche alle casse del suo movimento.
Sì, è vero, vi siete fatti promotori di un referendum per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, e una volta – una sola volta – avete anche restituito ai cittadini una parte del denaro pubblico che vi era stato elargito, in più spendete tutto il poco che vi arriva e ne date scrupoloso resoconto pubblico. E però, se lo faccia dire, questo denaro arriva nelle casse della Lista Pannella, un’associazione politica che non prevede la figura del tesoriere.
Si tratta di un’associazione politica della quale si può entrare a far parte solo “previa ammissione da parte dei soci” e che nel suo presidente ha “il responsabile politico”, “il rappresentante legale sia nei rapporti con i terzi che in giudizio”, “l’amministratore del patrimonio, con la responsabilità dell’apertura e della gestione dei conti correnti bancari e postali intestati all’associazione” e la persona che materialmente “riscuote il contributo finanziario dovuto a titolo di concorso alle spese elettorali ai sensi delle vigenti leggi”. Non mi sono inventato nulla: leggevo l’art. 4 e l’art. 7 dello statuto della Lista Pannella. Non le chiedo chi ne sia il presidente, mi pare superfluo.
Un partito? A me pare un’associazione privata, anzi privatissima. A me pare che con l’art. 49 della Costituzione da lei pocanzi difeso con tanta vibrante passione – chiedo scusa ai colleghi senatori e alla presidenza per l’eccesso di colore – la Lista Pannella ci si pulisca il culo da vent’anni.
Ora, lei dichiara che voterà a favore dell’arresto del senatore Lusi. Cosentino no, Lusi sì. Legittimo, ovviamente. Ma, la prego, si risparmi la lezioncina prequirinalizia. Grazie».

[E qui mi tacerei.] 

49 commenti:

  1. forse per la bonino esistono due pesi e due misure e vari tipi di conti correnti.

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  2. ma io non credo: non ho sentito l'intervento ma uno stralcio pare che riporti "non siamo un tribunale dobbiamo solo decidere se si tratta di fumus persecutionis, e siccome non è questo il caso, non possiamo opporci all'arresto che è quello che la legge consente in questi casi"... credo che l'intervento di Malvino sia di tipo "politico" e non procedurale come invece il caso richiedeva ed è stato fatto... ma è possibile che sti radicali siano così carogne???

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    1. Lo sembrano di più perché tengono tanto a sembrarlo di meno. E' quello che fotte tutti quelli che si sentono diversi dagli altri fino al punto di crederci.

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  3. Lei non sarà mai senatore.

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    1. E adesso come faccio a convincerla che non mi dispiace.

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    2. Magistrale risposta.

      Un passo indietro e torniamo a parlare di Lusi.
      In fondo, chissenefrega di quello che dice la Bonino.
      Craxi insegna che i politici tendono a scappare quando l` arresto incombe.
      Il fatto che Lusi non sia scappato lo si deve (forse) al fatto che, come lui pare abbia sostenuto, non credeva miminamente che i suoi compagni di partito lo abbandonassero sul piu` bello.
      Per cui, mi permetto di dissentire da lei e sono ben felice che sia finito dietro alle sbarre dove, se le accuse saranno confermate, spero che rimanga per molto tempo.

      Gigi il forcaiolo

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  4. Secondo Lei, dunque, sussiste fumus persecutionis nei confronti di Lusi?

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    1. Non era indispensabile che andasse in galera prima della condanna, ma hanno voluto che ci andasse. Lo chiami come le pare, io avrei votato contro l'arresto.

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    2. Votando contro l'arresto si ritiene che ci sia il "fumus", se è questa la legge, caro Sig. Malvino, lei crede nel fumus, non ci sono altre possibilità, se ne rende conto? Questo credo fosse l'intervento della Bonino, giudizi morali a parte.

      Comunque la carcerazione preventiva oggi è risibile, non è più come una volta ai tempi di toni Negri ed Emilio Vesce, che stavano in galera degli anni senza processo, per quello alcuni giustamente scappavano in un modo o nell'altro...

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    3. Se un giudice vuole in carcere prima della condanna un tizio (senatore o meno) che non vuole scappare, non può inquinare le prove e non può reiterare il reato, io sospetto il fumus.

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    4. Mi lascia un po' interdetto: non dovrebbe essere il giudice a stabilire se è necessario o meno l'arresto? Non si può nemmeno dire che la si attacchi Lusi con pretesti (è reo confesso).
      Leggerò la richiesta dei giudici, è evidente che mi sfugge qualcosa.

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    5. Spetta al giudice stabilire se è necessario o meno l'arresto, senza dubbio. Da cittadino posso solo avere perplessità su quella necessità. Da senatore, però, sono chiamato a giudicare se vi sia o meno un elemento estraneo alle esigenze cautelari. E io, nel caso Lusi, ce lo vedo. Tutto qui.

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    6. "non può inquinare le prove"
      un senatore della repubblica che minaccia un giorno si e un giorno pure di rivelare scottanti retroscena non puo´inquinare le prove?
      In Italia si discute se un senatore confesso di appropriazione indebita debba essere arrestato nei paesi seri si discuterebbe di un ex senatore che si prosta in tv chiedendo scusa.

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    7. La questione di merito rende irrilevante l'ultima considerazione e la lascio cadere. Lei, dunque, pensa che Lusi potesse inquinare le prove, a piede libero. Io, pensi un po', penso che c'è più possibilità che possa produrne di inquinate, ora che è in carcere. In ogni caso, tutte le prove - quelle relative al reato che gli è ascritto - sono da tempo in mano al magistrato. Se è in carcere per costringerlo a parlare d'"altro", si tratta di una detenzione con intento estorsivo.

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    8. Tutte le prove? Lei ha letto tutta l´inchiesta e sa per certo che tutte le prove sono state raccolte e non ne esistonod i altre?
      Se inquinera' dal carcere aggiungera un altro reato a quelli gia' confessato
      Siccome la risposta e´ ovvia ne' altrettanto evidente che a lei del giudizio di merito non interessa nulla vuole solo affermare il principio che la detenzione cautelare e´ ingiusta.

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  5. MALVINO DIXIT "...ritengo che Luigi Lusi non potesse inquinare le prove a suo carico, né reiterare i reati che gli vengono ascritti, in più poteva scappare e non l’ha fatto. Insomma, da senatore, avrei votato contro il suo arresto...."

    Non sa quanto mi dispiace dar torto a lei e ragione alla signora Bonino, che è e rimane a mia modestisssissssimisssiiiima opinione la rappresentate di una setta che ha buttato al cesso e contribuito a ritardare una vera laicizzazione del nostro paesello italico.

    ma lei se fosse stato senatore sul fumus persecutionis doveva decidere nulla piu'. anche se la carcerazione preventiva le ( e mi)fa schifo.
    Non sta a nessuno se non al giudice decidere NEL CASO SPECIFICO se esistono i requisiti per la preventiva.
    Detto questo un senatore puo anche dire "me ne sbatto di cio a cui sono chiamato a decidere(fumus persec.) sono contro la carcerazione preventiva di piu' mi sostuisco al giudice e valuto il caso specifico e voto no", ma nel dire no con le ragioni che adduce lei caro malvinus de malvinis, deve saper riconoscere che se ne sta sbattendo di rispettare i limiti delle sue prerogative.

    per fortuna che lei non ha sempre ragione, almeno sono sicuro che se apre una setta anche lei, so gia che qualche minchiata la dice pure lei.
    ps: per il resto del suo post concordo al 100000000%
    azzilandro



    Ma in quanto senatore non sta a

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    1. Come sopra. Se un giudice vuole in carcere prima della condanna un tizio (senatore o meno) che non vuole scappare, non può inquinare le prove e non può reiterare il reato, io sospetto il fumus. Se voto contro l'arresto, non me ne sbatto delle mie prerogative. Bacini.

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  6. Secondo me il suo ragionamento presicinde un po' dal contesto.
    Se un giudice vuole in carcere prima della condanna un tizio (senatore o meno) che non vuole scappare, non può inquinare le prove e non può reiterare il reato, io sospetto il fumus. Ma se tutto questo avviene in Italia dove l'abuso della carcerazione preventiva è prassi consolidata, a me non pare che sia più sufficente per sospettare il fumus: si sarebbero comportati così con chiunque (ahimè) non l'hanno fatto per Lusi in particolare. Non ce l'avevano con lui. Quindi votando avrei votato sì. Però avrei anche denunciato l'abuso generalizzato, chiesto al governo d'intervenire, e la radiazione dei magistrati che mettono in galera i cittadini senza processo.

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    1. Infatti ho premesso che non manderei in galera nessuno prima della condanna, se lasciar libero l'imputato non comportasse il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove o di reiterazione del reato. Ma il titolo del post è "Da senatore". Chiamato a dare un parere e non vedendo alcun pericolo dei suddetti rischi nel caso Lusi, sospetterei un intento persecutorio nella richiesta dell'arresto e opporrei il mio rifiuto.

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    2. Ma allora bisogna entrare nel merito dei documenti forniti dai giudici al Senato. Lei Malvinus come fa a conoscere questi documenti? È Senatore? O forse se li è fatti passare dal suo vecchio aico Senatore Perduca ("Radicale eletto nel PD")?

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    3. Non bisogna entrare nel merito di niente: Lusi non può reiterare il reato, non può inquinare le prove, ha ampiamente dimostrato di non voler scappare. Tanto basta.

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    4. Sembra che Lusi stia confessando tutto, quindi ciò significa che se non lo arrestavano non l'avrebbe mai fatto. Come la mettiamo? Come fa Lei a sostenere che non può inquinare le prove, non può reiterare il reato e non può scappare? Forse la seconda ipotesi potrebbe essere probabile ma le altre due mi paiono per nulla certe, anzi sommamente incerte.

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    5. Il fatto che stia parlando solo adesso dà ragione del fatto che l'arresto fosse motivato da un intento estorsivo: non c'era alcuna ragione di arrestarlo prima della condanna se non quella di costringerlo a parlare, evidentemente. Il metodo è quello di Mani pulite. Le piace? A me no.

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    6. Ottenere una confessione non è uno degli scopi legittimi di un arresto: lo sono solo l'evitare la reiterazione del reato ecc.

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    7. Infatti. Mi spieghi come avrebbe potuto reiterare il reato, Lusi, anche se a piede libero.

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    8. Come fa a essere cosi` sicuro che Lusi non sarebbe scappato?
      Quanto tempo ci vuole a prendere un aereo per le Bahamas?

      Gigi

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    9. Il problema è che noi non possiamo sapere che cosa ha combinato e come lui possa ancora intervenire per modificare il quadro e appunto inquinare le prove. L'unico modo per esserne certi in teoria è arrestandolo e infatti per quel motivo lo hanno arrestato. Mi spieghi dove manco nel mio ragionamento per favore.
      Saluti cordiali

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    10. Nel concepire la detenzione come strumento estorsivo. Il suo ragionamento giustifica anche la tortura, in extremis.

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  7. Sempre e comunque, habeas corpus, ad subjiciendum judicium.
    La carcerazione preventiva, senza che sussista ragionevolmente alcun pericolo di fuga, d'inquinamento delle prove o di reiterazione del reato, è un'infamia.
    Il suo unico scopo è quello di sottoporre il soggetto inquisito a una tremenda tortura fisica e psicologica.
    O siamo uno stato di diritto - e, in tal caso, dobbiamo accettarne i principi anche se si trattasse di Adolf Hitler - o non lo siamo: non esiste "uno stato di diritto, ma anche no", alla Uolter.
    Non a caso, Enzo Tortora si fece tumulare con una copia della "Storia della colonna infame".
    Purtroppo, in questo paese dove l'ignoranza la fa da sovrana, la storia scivola via senza che riesca a insegnarci proprio un bel nulla.

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  8. "Non bisogna entrare nel merito di niente: Lusi non può reiterare il reato, non può inquinare le prove, ha ampiamente dimostrato di non voler scappare. Tanto basta...." malvino dixit

    malvino purtroppo le ripeto lei sbaglia
    ho potuto parlare con persone lambite e danneggiate da Lusi e le ASSICURO CHE SI, PUO' INQUINARE LE PROVE, e che la procura di Roma sta agendo con una serieta e rigore non da uno stato di diritto ma da due stati di diritto.


    nessuna pressione per farlo confessare.
    per formulare un giudizio sui tre requisiti bisogna conoscere le carte e lei dimostra di non conoscerle.
    lei non ha il dovere di credermi, ci mancherebbe, quando le dico che e' piu che motivata IN QUESTA FASE LA CARCERAZIONE PREVENTIVA (Se fossero domiciliari TASSATIVAMeNTE INCOMUNICATI andrebbero meglio e non avrebbero quell' elemento di vessazione che il sovraffolamento comporta)ma dovrebbe dimostrare di conoscere un po' meglio perlomeno gli atti depositati.


    a lei e a tutti umilmente dico lasciate in pace Tortora e altri abusi giudiziari che veramente non hanno nulla a che spartire con questo caso.

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  9. "lasciate in pace Tortora e altri abusi giudiziari che veramente non hanno nulla a che spartire con questo caso"
    Mi perdoni la franchezza, ma questa è un'emerita idiozia.
    La procedura di garanzia deve essere volta a tutelare qualsiasi imputato, che si presume innocente sino alla dimostrazione della sua colpevolezza, si trattasse pure di Heinrich Luitpold Himmler o di Saloth Sar detto Pol Pot.
    Se rifiutiamo categoricamente la tortura come metodo per ottenere confessioni o delazioni, non possiamo accettare che essa venga applicata - nella forma della carcerazione preventiva a scopo persecutorio - lì dove "ci pare a noi" che l'imputato non abbia alcuna difesa a proprio discarico.
    Tranne nei casi tassativi ricordati da Malvino, la carcerazione preventiva, spesso "sine die" (come avviene per quei poveracci dimenticati dal mondo e impossibilitati ad assicurarsi uno straccio di valida difesa) è una vera e propria forma di tortura, psicologica e fisica, per quanto certamente più raffinata delle pinze da batteria applicate ai genitali o della goccia d'acqua sulla testa.
    Lusi non gode certo della mia simpatia ma sia lui che chiunque altro, prima d'essere imprigionato ha diritto a un processo da parte di un giudice e non di subire il giudizio "definitivo" d'un pubblico ministero. Lo vogliamo vedere in prigione?
    Lo si processi per direttissima. Gli elementi per accusarlo di sono già tutti.
    (A tutti coloro che invocano con tanta leggerezza le forche per gli altri, auguro di cuore di provare sulla propria pelle cosa significhi finire da innocenti sotto le mani d'un sostituto procuratore).

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    1. ma si tratta di un po' di gattabuia, qualche mese, mica di una tortura cinese, siamo seri! Piuttosto ringraziamo Pannella che se non c'era lui!!!

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    2. Lei ragiona davvero a cazzo di cane, sa? Meriterebbe un po' di gattabuia, giusto un assaggino, per smettere di essere tanto leggero nel trattare l'argomento. "Se non c'era lui...", poi. "Se non c'era lui", cosa?

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  10. Un po' di gattabuia non fa male a nessuno, ammesso che sia in condizioni di civiltà, sia chiaro. Per esigenze di indagine ci sta pure, ma non certo all'infinito. Poi si va a giudizio e si vede chi ha violato quali leggi e quali punizioni si merita. Se il giudice o il pm ha sbagliato, pagherà. Io come cittadino non posso schierarmi né con Lusi né contro Lusi. Devo accettare l'ipotesi che il magistrato stia seguendo la procedura in modo corretto e quindi aspettare il corso della Giustizia. Considerando che mi trovo in Italia e che sto avendo a che fare con un "politico" per di più eletto per nomina partitocratica e senza il controllo diretto del popolo, e per di più gestore di fondi pubblici senza controllo e senza obbligo di rendiconto a chicchessia, potrei essere portato a pensare a priori che il magistrato faccia bene a metterlo dentro comunque...

    Mi riferivo a Pannella perché senza di lui avremmo ancora i termini di custodia cautelare indeterminati, e questo sarebbe stato davvero ingiusto.

    Nemmeno io auguro a chiunque di cadere vittima di un errore giudiziario. Noi però stavamo parlando di una autorizzazione a procedere nei confronti di un senatore che in quanto tale non è stato arrestato subito ma ha potuto usufruire di un salvacondotto temporaneo non ostanti i gravi reati di cui sembra si sia macchiato. Secondo Malvino, se capisco bene, tutti dovrebbero godere di questo salvacondotto e quindi la "carcerazione cautelare" dovrebbe essere abolita in uno stato di diritto e per tutti i cittadini, senatori o no. L'ipotesi è suggestiva e in questi termini potrebbe pure essere votata dal Parlamento e introdotta nell'Ordinamento. Sinceramente a ragionare così non ci avevo pensato, in effetti. Perché nessuno la propone?

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  11. "Un po' di gattabuia non fa male a nessuno, ammesso che sia in condizioni di civiltà, sia chiaro. Per esigenze di indagine ci sta pure, ma non certo all'infinito. Poi si va a giudizio e si vede chi ha violato quali leggi e quali punizioni si merita. Se il giudice o il pm ha sbagliato, pagherà". Ecco, caro Signor Anonimo, nel nostro caso non si realizza che la gattabuia italiana offra condizioni di civiltà. Non si realizzano le esigenze cautelari che portano Lusi in carcere. Tanto meno si realizza che, se sbaglia, un giudice paghi. Figuriamoci se possa realizzarsi, in questo sfacelo del diritto, l'abolizione dell'istituto della carcerazione in attesa di giudizio. Nessuno la propone perché sarebbe impopolare, sarebbe impopolare perché il popolo è stato ridotto a plebe.

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    1. Meglio una inciviltà uguale per tutti che una civiltà solo per i senatori. Penso che sia un primo passo per raggiungere una civiltà carceraria uguale per tutti. Poi decideranno i giudici, non dimentichiamolo.
      Cordialmente

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  12. caro lector ,
    la carcerazione di Lusi E' DOVUTA AL CONCRETISSIMO RISCHIO DI INQUINARE LE PROVE.
    quindi e lo dico anche a Malvino SI DA una delle condizioni richieste dall' ordinamento.
    Io diro idiozie, ma lei fa finta di non capre
    Cosa e' di questo discorso che no capisce?

    azzilandro

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    1. Sciocchezze, le prove sono già tutte in mano al pm. E parliamo delle prove della sua colpevolezza. Perché se Lusi è in carcere per impedirgli di inquinare altro, questa è patente estorsione di dichiarazioni per arrivare alla colpevolezza di altri soggetti, per altri reati. E questa si chiama Inquisizione.

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  13. @-->Azzilandro
    Capita a tutti di dire qualche idiozia oggettiva senza che ciò trasformi necessariamente il soggetto che funge da strumento mediatico in idiota.
    Per il resto, Le ha esaurientemente risposto il nostro ospite.

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    1. e chi è il giudice delle idiozie lei lector?
      per lei piuttosto rivolgo la stessa risposta e la stessa sfida rivolta al post "esauriente" di malvino: ditemi quali sarebbero ste prove "gia tutte in mano del pm"

      vi siete messi in testa SENZA CONOSCERE UNA BETA CIPPA DEL CASO LUSI che sia vittima di ingiusta carcerazione preventiva; mi ricordate per metodo di ragionamento e inca piacita di dimostrare le proprie tesi qualcun altro...

      azzilandro

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    2. @--> Azzilandro
      Lei certamente conosce la favoletta del lupo e dell’agnello, quella che c’insegna come ogni scusa sia buona per giustificare un abominio. Orbene, ciò che mi pare Lei non abbia ben afferrato, è che qui non si discute di Lusi, nei cui specifici confronti credo nessuno voglia passare per paladino, bensì di carcerazione preventiva, la quale, per l’appunto, è di per sé un abominio.
      Chiunque possegga un minimo di sensibilità giuridica, non può non considerare la privazione della libertà d’un individuo senza che questi sia stato sottoposto a un processo, come un’aberrazione del diritto. Ribadisco: se si pone a fondamento della giustizia criminale tale principio, esso deve valere sia per l’innocente, quanto per il più bieco dei colpevoli, che non è tale sino a che ciò non venga dimostrato attraverso le procedure a tal fine costituzionalmente preordinate.
      Tanto premesso, l’onere della prova s’inverte. Se siamo d’accordo sul fatto che la carcerazione preventiva è uno strumento del tutto straordinario, cui si dovrebbe ricorrere solo in casi straordinari, è Lei che deve giustificare puntualmente – e ribadisco “puntualmente”, nell’accezione “in modo non generico” - perché, nello specifico, sussistano dette condizioni e per quali motivi.
      Non certo il contrario.
      Mi rendo conto che sarebbe molto comodo prendere Lusi, legarlo a un palo e strappargli la pelle a quadratini un po’ per volta. Con tutta probabilità, confesserebbe anche di aver stuprato la propria madre. Qualche Pubblico Ministero, frustrato dalla propria incapacità di pervenire a elementi convincenti per altre vie, ne sarebbe compiaciuto e riterrebbe una tale ammissione pure degna di credito.
      Ma se non si comprende che la differenza tra uno stato fascista e uno democratico passa proprio per queste caratterizzazioni sostanziali, mentre il resto è pura retorica, allora sarebbe meglio andarsi a rileggere qualche classico sull’argomento, tipo “Dei delitti e delle pene” o la già citata “Storia della colonna infame”, solo per ricordare i più noti.

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  14. le prove sono tutte in mano al pm? altri soggetti?

    ma che sta a di'? ma dove lo ha letto, ? o deve autoconvincersi? lei insomma parla di cio' che non conosce ( non ha potuto ancora leggere manco gli atti) e dice a me di non dire sciocchezze! Grande Malvi!
    Facciamo cosi: mi dica quali son le prove che secondo lei sono gia tutte in mano al pm; se dice che "sono gia tutte in mano al pm" vorra dire che sa di cosa parla, no?

    come direbbe Toto: ma mi faccia il piacere.......
    Quindi per evitare di INQUINARE LE PROVE ( che le assicuro sono ancora tutte "inquinabili") la villa di genzano e' sequestrata..., ma sicuro che si trova un magionucola dove farlo risiedere ai domiciliari PURCHE' INCOMUNICATI; a me della gattabuia "reale" , vera, non puo' fregare di meno, ma da misero cittadino che ha conosciuto suo malgrado dettagli della penosa vicenda le assicuro che lei parla senza sapere, e poiche insiste volentieri la iscrivo al club del "partito preso" e del "io non sbaglio mai"

    auguri, buon fortuna
    azzilandro

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  15. Ma se le prove sono già in mano ai p.m., allora è certa la colpevolezza dell'arrestato, e la gattabuia è solo un assaggio di un piatto più sostanzioso che arriverà. Non stiamo facendo nessuna ingiustizia.

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    1. Con la cultura giuridica della quale ha dato prova con questo commento suppongo sia inutile ragguagliarla circa la funzione del processo.

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    2. Credo di avere la stessa cultura giuridica che ha lei, ma la differenza è che forse ho subìto qualche torto che non sono riuscito a vedere riparatomi secondo la giustiza amministrata dallo Stato, e quindi mi sono spostato da una condizione di "garantismo assoluto" a una di "giustizialismo possibile", per la quale quando qualcuno viene messo in galera non sono più così sicuro che per questo mero fatto egli sia innocente, come invece fino a qualche anno fa pensavo e come invece continua a pensare lei. Grazie

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  16. Facciamo cosi: mi dica quali son le prove che secondo lei sono gia tutte in mano al pm; se dice che "sono gia tutte in mano al pm" vorra dire che sa di cosa parla, no?

    sto aspettando malvino....
    mi illumini ..., mi dica quali sono queste prove non inquinabili che rendono la carcerazione cautelare di lusi una "inquiszione"
    azzilandro

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    1. La illumino, poi si levi dal cazzo perché è evidente che lei voglia solo provocare. E dunque: tutte le carte che registrano entrate ed uscite dalle casse della Margherita sono già da settimane nelle mani del magistrato. Qualsiasi reato trova prova in quelle carte. Punto. Ripeto: punto.

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