giovedì 30 agosto 2012

Al voto! Al voto! Al voto!

Si tratta di «un diritto civico che è pure un dovere». «No all’astensione», dunque. Così i vescovi, ma in Angola


5 commenti:

  1. Giurisdizioni diverse, se esistono una CEI e una CEAST (Conferência Episcopal de Angola e São Tomé) ci sarà bene un perché, d'altronde se la volontà divina cambia nel tempo, non vedo perché non possa cambiare nello spazio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Di più: allora si votava in giugno e qui in agosto. Ancora: allora si trattava di un referendum e queste sono elezioni politiche. Soprattutto: allora l'astensione conveniva, oggi no.

      Elimina
    2. La volontà divina non cambia nel tempo né nello spazio.
      giorgian, non sarà mica un relativista culturale?

      Elimina
    3. Nel 1868, un tale asserì che era volontà divina che i cattolici italiani non partecipassero alle elezioni. Centinaia di milioni di persone, da numerose generazioni, affermano che la sottana che quel tale indossava è di un tipo particolare, tale da conferirgli la capacità esclusiva di interpretare la volontà divina.

      Trattasi di una sottana particolare, che può essere indossata da un solo uomo alla volta, anche se bisogna ammettere che più volte nella storia due individui l'hanno indossata contemporaneamente; tuttavia, pare non capiti più da oltre cinque secoli.

      I successivi indossatori della sottana dissero che la volontà divina era pur sempre che i cattolici italiani non votassero né fossero eletti, tranne che non fosse per contrastare la grande minaccia socialista, perché a Dio i socialisti facevano più schifo dei cattolici che votano.

      Infine, a cinquantun anni di distanza, l'indossatore della sottana disse che non era più volontà divina che i cattolici italiani non votassero: ora era volontà divina che i cattolici italiani votassero il partito popolare.


      Molti, nel tempo, hanno espresso dubbi circa le presunte facoltà che la sottana in questione darebbe a chi la indossa, ma molti di quei molti sono stati imprigionati, torturati, umiliati e bruciati, perché questa era la volontà divina.

      Poi alcuni di quei molti hanno raggiunto una maggioranza relativa in parecchi stati, e da allora è volontà divina che quei molti non vengano imprigionati, torturati, umiliati e bruciati.

      Elimina
  2. Automaticamente, quando leggo questo genere di cose, mi si ripropone alla mente l'indimenticabile prima pagina di Cuore (primi anni '90): "HANNO LA FACCIA COME IL CULO"

    RispondiElimina