mercoledì 5 settembre 2012

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grazie a Denis

9 commenti:

  1. La cultura però non c'entra niente con la razza, coerentemente Allam dice no al multiculturalismo abbracciando in effetti una sola cultura e siamo nuovamente da capo, dico male?

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    1. Dici bene, ma l'obiezione dell'energumeno ha comunque un suo fascino.

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    2. Ma la propria "cultura" uno la può cambiare liberamente come fosse una mutanda?

      D.

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    3. Facciamo che si possono cambiare le mutande una sola volta, sennò non vale.

      (sai Malvino che se non li inchiodo con la logica stringente non sono contento).

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    4. Mi pare che sia proprio il Magdicristiano a confondere cultura e razza, visto che lega la promozione della natalità nazionale alla lotta contro il multiculturalismo. Il cortocircuito fascistoide c'è tutto, ed è tutto del Magdicristiano.

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  2. Diciamo che anche ove uno sviluppasse un'irresistibile propensione per la cultura del paese che lo ha naturalizzato, un po' di cautela nel negare il diritto di cittadinanza alle altre si raccomanderebbe....sorta di sindrome di Stoccolma che sembra essersi trasformata in autentico zelo dopo la conversione.
    Ma al Magdi Cristiano la scorta di polizia la stiamo ancora pagando?
    Lo chiedo perchè anche quello è un fatto che può contribuire ad alimentare l'attaccamento alla cultura nazionale...

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  3. pour completezz

    http://friendfeed-media.s3.amazonaws.com/dffe1ccf479d14faa44037c6edc4d0af6137f1e5

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  4. Ok ma chi siamo noi?
    Ovvero chi sono gli "italiani"?
    Ma soprattutto perché la nascita di "italiani" salvaguarderebbe la perpetuazione della "nostra" civiltà?

    Innanizitutto un coacervo come gli "abitanti/nativi della storia recente" della penisola denominata Italia non credo che possano essere definiti "monoculturali" e se lo fossero, i modelli culturali probabilmente sarebbero quasi sempre "importati".

    Essendo un amante della musica Jazz questa discussione prima di tutto la considero ripugnante e anti-storica, ma soprattutto chi dovrebbe trovare vantaggio da una "lotta" al "multiculturalismo"? Io no! I miei figli? Non credo. Il problema, al solito non è sul "numero" di culture, ma sui loro valori e la capacità di adattarsi alle esigenze che si modificano nel tempo e nello spazio.... Ma parlare in questo "post" di Charles Darwin non so se sai considerato "multiculturale"....

    Un Sorriso
    http://jabberwockita.overblog.com/

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  5. La geniale obiezione dell'energumeno mi ricorda una scena tratta da "Mezzogiorno e mezzo di fuoco" di Mel Brooks: quest'ultimo, nel ruolo del governatore, vorrebbe parlare riservatamente con il lobbista che gli ha appena presentato un potenziale sceriffo di colore; sicchè per errore mette una mano sulla spalla del potenziale sceriffo, e gli sibila all'orecchio "ehi,ma non ti sei accorto che si tratta di un fottuto negr....oh, scusa, ragazzo.Sbagliato persona. Succede."
    Stia bene, sempre utile passar di qua.
    Ghino La Ganga

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