giovedì 3 gennaio 2013

Molte cose sono cambiate

Molte cose sono cambiate in questi ultimi due mesi, direi che le più significative siano la ridiscesa in campo di Silvio Berlusconi e la salita in politica di Mario Monti, due eventi che ritengo mostruosi in egual misura.
Nel primo caso, torna in scena un tizio che ha smerdato il paese, sfasciato la coalizione che lo teneva al governo, azzoppato il partito di cui comunque rimane il padrone e ha finito col perdere anche l’appoggio della Chiesa, che quando ha da guadagnarci va a braccetto con chiunque. È che ormai non poteva dare più niente e infatti, con sollievo, gli ottimisti lo avevano dato per morto. Ma ora torna e i sondaggi lo danno in ripresa, seppur lieve. Il suo quadro psichiatrico è notevolmente peggiorato rispetto a un anno fa, dunque è più pericoloso di quanto è sempre stato, eppure circa un quinto degli italiani lo voterà ancora, e questo valga da lezione per chi ritiene che prima o poi saremo un paese normale: lo rivedremo in Parlamento, come minimo, insieme alla masnada che gli si stringe attorno.
Nel caso del premier uscente, che fino a qualche settimana fa giurava che avrebbe fatto come Cincinnato, la mostruosità sta nel fatto che intende incarnare quella quota di sovranità che inevitabilmente l’Italia dovrà cedere a una Comunità Europea che in ogni caso è ancora da venire. In altri termini, cerca consenso politico per essere legittimato come commissario tecnico che l’Europa avrebbe scelto per l’Italia e mostra segni di insofferenza come se questa legittimazione fosse una seccatura. Non si candida, ritiene che la sua candidatura sia nei fatti e, più la campagna elettorale entra nel vivo, più monta in arroganza e sbraca in patenti scorrettezze, come se i concorrenti al governo del paese fossero fastidiosi intralci all’unica soluzione possibile. Il professore s’è montato la testa, è evidente. Poteva starsene in disparte e tra qualche mese sarebbe andato al Quirinale, ma s’è fatto pizzicare dalla tarantola.
Altre novità non mancavano, ma queste due le hanno sgonfiate. Tutto rimane confuso, in pieno movimento, e tuttavia mi pare che, facendo rapidamente zoom indietro, il quadro generale non sia troppo diverso da quello di due mesi fa, quando scrivevo che «il sistema dei partiti ha sospeso il principio democratico e si perpetua nella sua sospensione, che il voto rinnova, dandole legittimità». Scrivevo che paradossalmente «il voto si è ridotto all’avallo di questa finzione: la democrazia è rappresentata – è data mera rappresentazione della democrazia – da quanti vogliono convincersi e convincere che la democrazia stia nell’andare a votare di tanto in tanto. Tra chi vota e chi si astiene c’è ormai una sola piccola differenza: i primi sono convinti che la finzione mantenga in vita il principio, i secondi si rifiutano di crederlo. Per quanto mi riguarda, mi è diventato intollerabile prestarmi alla finzione». Tuttavia tenevo a precisare che «con la decisione di astenermi alle prossime elezioni – il post cercava di spiegare le ragioni di questa scelta, e dire quanto fosse sofferta – non [avevo] alcuna intenzione di metter[e] in discussione [il principio democratico]». Scrivevo: «Non ho smesso di credere nella democrazia, dico solo che in Italia ne è rimasto solo il guscio vuoto – le elezioni, appunto – ma di fatto col voto non si esercita alcun potere, neppure nell’infinitesima misura che un voto dovrebbe avere su milioni di voti». Lo penso anche adesso, ma alcune cose mi hanno dissuaso dalla decisione di astenermi alle prossime elezioni politiche.
La prima è che adesso un menopeggio c’è, ed è il Pd. In parte per la presenza di Berlusconi e Monti sulla scena politica, in parte per la prova data con le primarie, il Pd è il menopeggio e lo voterò. Ho ben presenti quelli che per le mie personali convinzioni ritengo siano i suoi enormi limiti, peraltro destinati immancabilmente ad essere più evidenti quando è al governo, dunque voterò Pd con la serena disposizione d’animo a maledirmi per averlo votato. I sondaggi lo danno intorno al 30%, ma ritengo che solo sopra il 34-35% potrà sgombrare il campo dalle velleità di chi lavora a un terzo polo, dalle illusioni revanchiste del Pdl, dalle tentazioni populiste e giustizialiste che spuntano ovunque come funghi, e dal fardello di un’alleanza piena di incognite come quella con Sel: intendo contribuire a questo traguardo.
Una sola cosa potrebbe farmi cambiare ancora idea tenendomi alla larga dalle urne, ed è l’ospitalità che eventualmente dovesse essere offerta agli Amicone – per dirne uno – coi quali Pannella sta infarcendo le sue liste di scopo: un’altra Binetti sarebbe intollerabile. Altra cosa sarebbe se l’ospitalità fosse offerta a singoli esponenti radicali, chessò, penso a un Viale, a un Cappato, a una Bonino, a un Turco... Non accetterebbero mai, significherebbe dover rompere con Pannella, e tuttavia, fossi in Bersani, questa proposta la farei: un rifiuto tornerebbe utile, a posteriori.

18 commenti:

  1. A mio avviso gli elettori puniranno sia B che M, quanto alla Bonino penso che correrà con il PD all'ultimo tuffo. Vediamo se indovino. Io comunque voterò cinque stelle.
    Zp

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  2. Convincente e condivisibile. Forse farò lo stesso.
    Però continuo a pensare che se il PD si fosse avvicinato al "giustizialismo" (che per me si traduce in un solo modo: giustizia) di Di Pietro, si sarebbe formata una "coalizione degli onesti" che avrebbe potuto arrivare alla maggioranza assoluta, con la possibilità di sbattere in galera un pò di quei ladroni che ci hanno ridotti in miseria.

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    1. Stai naturalmente parlando di una "Coalizione degli onesti" promossa da Sandro Frisullo (PD), Luigi Penati (PD), Mario Perilli (PD), Vincenzo Maruccio (IDV), Pasquale Quinto (Radicali), Luigi Lusi (Margherita), Giovanni Palladini (IDV), Franco Barbato (IDV), Graziano Cappannelli (IDV), Sergio Piffari (IDV), Gaspare Vitano (PD), Alberto Tedesco (PD) e altri di cui non rammento il nome?
      Sì, sono d'accordo con te.
      Penso anch'io che voterei immediatamente una coalizione di quel genere. Con la loro guida mi sentirei sicuro al pari di quando ero bambino e andavo in chiesa a servire messa da Don Alberto Barin.

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  3. La democrazia borghese èuna superstizione , come le religioni.

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  4. Dopo le ultime epurazioni di Grillo mi ero definitivamente convinto a non scegliere M5S. Dopo la decisione delle primarie delle liste nel Pd ero quasi convinto nel votarlo, poi ho visto che ci sono un listino bloccato e delle deroghe. E' un Pd davvero cambiato rispetto al centrosinistra di questi ultii anni? Ci si deve proprio rassegnare al meno peggio? Questi discorsi li sento da fine anni '90: frequentavo le scuole medie e puzzavano di stantio già allora.

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    1. beh io voterò Fermare il Declino.. però su quel che scrivi: non è un Pd del tutto cambiato, ma alcuni passi avanti li ha fatti. Nonostante listino e deroghe un certo ricambio e una maggiore scelta per gli elettori ci sono stati. Insomma - io poi non li voto perchè il loro programma non è proprio il mio - ma un piccolo riconoscimento gli va dato..

      per Malvino invece: ma perchè da più parti si "criminalizza" l'astensione? perchè per es. tu soffri così tanto a pensare di astenerti? a me sembra una scelta normale e democratica anche quella di non votare o votare scheda bianca..

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  5. Pensi davvero che, con la percentuale-bersaglio che indichi, il PD possa fare scopone e governare da solo?

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    1. No, ma ad avere un margine di sicurezza al Senato probabilmente sì. Pensa, però, al fatto che l'astensione era una scelta sofferta: probabilmente non aspettavo altro che un pretesto per cambiare idea. Mi pare che quanto sta nel post gli dia corpo. Quindi accolgo l'obiezione che poni sui numeri, ma ribalto la questione: più deboli saranno Berlusconi, Monti e Grillo, più il quadro politico troverà stabilità. In quanto al programma del Pd, non mi faccio illusioni: quello vero è in parte dettato dal contesto europeo, in parte è il risultato della cosiddetta "sintesi" bersaniana. E ho detto, infatti, che molto verosimilmente sarò costretto a pentirmi. Mi pentirei di più dell'astensione, però, se Monti superasse il 12%, Berlusconi andasse oltre il 18% e Grillo rimanesse sopra il 10%.

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    2. E' un momento di debolezza,Luigi. Resisti, fai un breve viaggio all'estero e vedrai che l'ascesso scoppierà di nuovo.;-)
      Quoto Olympe :
      È, in fondo e grossomodo, il medesimo meccanismo che regola i consumi natalizi, l’acquisto di quelle cose che sappiamo superflue o che ci possono causare una cattiva digestione. Per fortuna che la Befana (come le elezioni) tutte le feste (e le illusioni) porta via.

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    3. "In quanto al programma del Pd, non mi faccio illusioni: quello vero è in parte dettato dal contesto europeo, in parte è il risultato della cosiddetta "sintesi" bersaniana. E ho detto, infatti, che molto verosimilmente sarò costretto a pentirmi".

      SI',andrà proprio così.
      Al momento sono incasinata,ma il tema mi stimola e,se posso,ci torno.
      Per ora mi limito a sottolineare che il PD,in tutta la legislatura,non ha mai fatto uno straccio che è uno straccio di opposizione al buon Berlusca,mentre con il dott. Morte ha fatto anche peggio:ha firmato,siglato,timbrato -con grande entusiasmo e orgoglio-tutte MA PROPRIO TUTTE le manovre che stanno sbriciolando il ceto medio e devastando il tessuto economico e sociale del Paese.
      L'"agenda-Bersani" SARA' l'"agenda-Monti",nonostante Vendola messo a far da specchietto delle allodole e nonostante il povero Fassina che ogni tanto ci prova pure a balbettare qualcosa di sinistra,ma viene ogni volta mandato dietro la lavagna con le orecchie d'asino[ma per il dott. Morte andrebbe 'silenziato']Posso sbagliare,ma penso che in politica non contino le parole,i proclami e le finte baruffe preelettorali,ma quello che concretamente SI FA: e il PD è stato,come Casini e anche più di Alfano,il più convinto supporto al devastante programma di morte che Monti-opportunamente evocato dal PD Napolitano-è venuto a realizzare.
      Le polemiche strumentali di questi giorni sono rivoltanti:dopo il voto,se i numeri non torneranno,si rimetteranno DI NUOVO INSIEME appassionatamente a finire il "lavoro",che è un lavoro sporco,una vera guerra scatenata da chi "può" contro chi non può difendersi.
      Ahimè,benchè incasinata l'ho fatta lunga,ma il tema mi coinvolge molto: e non sono per niente ottimista.
      Personalmnte,per come siamo messi,penso a due sole alternative:il nascente Movimento Arancione o,alla disperata,gli 'alieni' del M5S.
      O se no il non voto,ma a me il non voto non piace proprio.

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  6. In democrazia la forma è assolutamente importante. Dunque votare, per quanto "finzione", rimane fondamentale. Certo: il menopeggio per poi pentirci subito dopo. Ah, quel turarsi il naso di montanelliana memoria! Anche per noi è giunto il momento, dunque.

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  7. Volpi Condivido il ragionamento in pieno; già vari parenti stanno dicendo che è indispensabile votare Berlusconi per evitare aumenti nella tasse di successione.Il 18% si avvicina..

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  8. Tu troveresti intollerabile Amicone (ed io pure), io trovo inaccettabile Papania, vivendo in Sicilia. Non posso votare PD. Sull'alleanza con SEL: quando ci sarà da mandare i poliziotti in Val di Susa, SEL che farà? Se ci sarà da bombardare la Siria, SEL che farà? Prevedo che al primo inghippo tra questi, SEL si sfilerà e il PD sotto la pressione dello spread acconsentirà a un Monti 2. Come dici tu non c'è speranza che l'Italia diventi mai un paese normale, con il 20% di connazionali ancora disposti a votare S.B. Ad oggi propendo ancora per l'astensione, come l'hai motivata due mesi fa.

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  9. il 20% che vota berlusconi ? no tranquillo amico anonimo non succedera, scommetto un panino con chiunque che sto giro berlusconi non prende piu' del 15% .

    SEl che rischia di far cadere un governo futuro di csx; ecco appunto, se temi ciò, VOTA anche tu PD ! Fai in modo che arrivi ad un bel 42-43 %

    azzilandro

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    1. Amico azzilandro, spero che tu indovini il 15% di S.B., che già sarebbe troppo. Io il PD lo voterei, ma se devo votare Papania (google please se non sei della zona), allora voto l'UDC, almeno voto l'originale.

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    2. ecco papania non c'e piu amico anonimo per CUI VOTAAAA PD (-:
      aazilandro

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  10. votare a questo giro è completamente inutile.

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  11. Beh,è ufficiale(R. Radicale):il Dettomarco si appresta,con la sua nuova,luccicante 'lista di scopo' e con i pannellidi più devoti,a saltare sull'affollato carrozzone di Monti: o almeno,questa è l'intenzione,palesata in una pubblica lettera indirizzata al professore.
    La "lettera" in realtà non è una lettera,ma un terrificante,indecifrabile,ininterrotto guazzabuglio di parole:e tuttavia,da tanta disperante oscurità una cosa balza fuori chiarissima,netta e inequivocabile:l'urgente richiesta di potere:servono poltrone,soldi,vitalizi,e per questo è già pronto e scodellato un nuovo scioperodellafame&dellasete.
    Se Monti dirà di sì-è molto probabile-nell'affollato carrozzone del nuovo Uomo della Provvidenza i pannellidi si troveranno molto bene:con quelli di Montezemolo,con quelli di Fini,con quelli di Comunione e Liberazione,con Casini e Buttiglione,con le gerarchie ecclesiastiche benedicenti,tutti insieme nel listone unico in preparazione per il Senato:laicamente,intendiamoci.
    p.s.Ma l'IMU condonata alla Chiesa non era una vergogna?
    Sssst...se ne sono scordati..

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