giovedì 4 aprile 2013

14 agosto 2054


Non so se già sia stato segnalato, io me ne sono accorto solo ieri: Gaia, la visionaria congettura di Gianroberto Casaleggio sul futuro del nostro pianeta, dovrebbe prender corpo il 14 agosto 2054. Ciò che mi ha dato da pensare è stato il fatto che il visionario abbia fissato una data precisa per la nascita di Gaia, mentre per lo scoppio della III Guerra Mondiale (2020) e la sua fine (2040), per lo sviluppo di comunità collegate in rete (2043) e l’istituzione della cittadinanza mondiale in social network (2047), per la creazione dell’intelligenza collettiva on demand (2050) e per le prime elezioni a suffragio planetario (2054) si sia limitato a indicare l’anno. Non mi ci è voluto molto per scoprire che quella data non era scelta a caso: Gianroberto Casaleggio è nato il 14 agosto 1954, giusto un secolo prima. Troppo poco per dedurre che Gaia non sia una previsione, ma una proiezione fottutamente paranoica?

24 commenti:

  1. Fin troppo per chi la reputa una proiezione fottutamente paranoica. Mai abbastanza per i fan di uno che stila elenchi di domande fuffa sul proprio blog (la trovata è di ieri), facendo proposte in buona parte condivisibili, mentre il metodo per perseguirle non è altrettanto chiaro e "costruttivo" (che noi si punta al 100%!).
    Un po' come dire: che bello un mondo senza congestione abitativa e ammassamenti nei metrò.
    Come lo perseguiamo? Facile: una bella sfoltitura demografica con guerra termonucleare.
    Dopo, vivremo tutti nei campi incontaminati con connessione wireless planetaria, e il lupo giacerà con l'agnello: Testimoni di Geova 2.0

    RispondiElimina
  2. Volpi Buffo; singolare che non se ne sia accorto nessuno.

    RispondiElimina
  3. Non più delirante di un Brunetta o di un Berlusconi che vuole sconfiggere universalmente il cancro e che tutti (cioè lui) arrivino a 150 anni.
    Casaleggio, come tutti i Leone, è autoreferenziale.
    Se però si girasse un po' più per la rete si scoprirebbero cose molto più cool delle trovatine di Casaleggio: dalle teorie di Kurzweil (cui C. sembra dovere molto) alle Teorie della Singolarità Tecnologica, a prospettive futuriste e futuribili biologiche, estropiche, nanotecnologiche ecc, ecc.
    Non presterei molta attenzione a queste stronzate.
    Ci sono mattinate di traffico in cui una bella sfoltitura demografica con guerra termonucleare la vorrei anch'io.
    Magari dopo, i sopravvissuti vedranno veramente il lupo giacere con l'agnello.
    Dopo anni di deprimente realpolitik, un po' di fantascienza non guasta.
    Meglio Gaia che Brunetta. O Gasparri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nessuno ha detto che Brunetta sia meglio, dunque la sua obiezione è sviante, come lo è sempre l'obiezione che pretende di eludere una questione con un "c'è di meglio/peggio". Io proponevo una riflessione sulla personalità del compare di Beppe Grillo a partire da un dettaglio che mi è parso rivelatore di un meccanismo proiettivo di tipo paranoico. In favore di questa tesi avrei potuto citare gli studi di Karlheinz Kohut, ma non l'ho fatto per non appesantire il post. Per lei, invece, si tratta di "un po' di fantascienza", che "non guasta". Le sfugge la questione: il mondo che Casaleggio immagina è una proiezione, e l'aver scelto quella data di nascita per Gaia fa di quella proiezione non già un prodotto mitopoietico, ma una costruzione psicopatologica. Altro che fantascienza, gentile Villivà.

      Elimina
    2. Non è escluso che lei abbia ragione. Non ho titoli per giudicare con certezza la psicopatologia di qualcuno. Avevo avuto la sensazione (errata, devo desumere a questo punto) che il post avesse un tono canzonatorio. Invece riflette una preoccupazione seria.
      In questo caso è difficile dare risposte adeguate.
      Da quel poco che mi è dato di intuire, disturbi narcisistici della personalità, o meccanismi proiettivi di tipo paranoico, mi sembrano alquanto diffusi tra chi detiene, o vorrebbe detenere, un qualunque grado di potere.
      In genere, più pazzi e paranoici sono, più fanno una brutta fine.
      Se poi il senso del post è quello di accoppiare al M5S un personaggio delirante, anche qui, può essere.
      Capisco le preoccupazione che il M5S può destare in chi ha una idea strategica della politica. Chi vuole far saltare i tavoli, fa paura e fa incazzare.
      Siamo di fronte a una situazione che non ha precedenti in Italia. Non credo si possa equiparare ai prodromi del fascismo. Sono piuttosto i prodromi di uno sfascio che era comunque inevitabile. Il M5S ha dato solo una spallata. Sono furbi, sono pazzi, sono fascisti, sono idioti? Ognuno dice la sua.
      A lume di naso, mi pare di capire che se si va avanti così, solo Berlusconi ne trarrà vantaggio. O Renzi. O tutti e due.

      Elimina
    3. Credo che non sia questione né di psicopatologia, né di visioni dovute a qualche fungo allucinogeno; la questione è che costui determina la politica italiana con i suoi 162 scagnozzi eletti in parlamento.

      Elimina
  4. Quello che confusamente cerco di dire è che non credo che il M5S sia un pericolo per l'Italia. Tutt'al più diverrà un pericolo per se stesso. Ritengo sia un peccato perché è l'unico movimento realmente "popolare" nato negli ultimi 30 anni. Unisce una curiosa miscela di spontaneismo (che non ha mai portato, nella storia, a grandi risultati), a una preparazione, o tentativo di preparazione realmente commoventi. Voglio dire, privati cittadini ci stanno provando VERAMENTE per la prima volta. Falliranno? Quasi sicuramente.
    Hanno contro la vecchia politica, troppo furba e cinica per lasciarsi sconfiggere. Hanno contro l'astio istintivo che nasce nella maggioranza delle persone, quando nasce qualcosa di nuovo.
    Berlusconi e Bersani divengono personaggi rassicuranti. Chi ha sempre sbeffeggiato i complottisti, diventa complottista. E' una situazione molto interessante, dal punto di vista psicologico.
    L'italiano è talmente immunizzato contro il fascismo, che vede fascismo dovunque. Nello stesso tempo, nulla desidera più ardentemente che essere guidato.
    Se ci sarà (come presumo) un bell'inciucio Berlusconi - Renzi, Grillo avrà avuto ragione, nonostante tutto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi piace molto la sua analisi,la sottoscrivo.

      Elimina
    2. «Molti all’inizio sottovalutarono il fenomeno fascista» (Pietro Secchia , 1973)

      Elimina
    3. Beh, vorrà dire che finalmente potremo prendere un treno in orario.

      Elimina
    4. Ma alla fine non resteranno neanche le stazioni. (cit.)

      Elimina
  5. Ancora. Qui non stiamo sottovalutando proprio niente. Non c'è capelli più spaccati in quattro che quelli di Grillo e Casaleggio. Oppure non capisco dove vuole andare a parare il capo qui; li dobbiamo ammazzare!? Vediamo cosa combinano. Intanto tra sei settimane i due capogruppo cambieranno, e questo mi pare già qualcosa. Poi ci sono già gli scissionisti, e quindi il problema fascista si risolverà da se. Difficilmente su 100 o 200 parlamentari troverai tutti yesman.
    Cg

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In realtà qualche giorno fa è stato deciso che non cambieranno i capigruppo, ma i portavoce, quindi Crimi e Lombardi rimarranno dove sono, ma ci saranno altre due persone a parlare in tv e con i giornalisti (vedremo nella pratica cosa vorrà dire)

      Elimina
  6. popolare non vuol dire giusto per il popolo. poi bisogna dire che questo popolo ha partorito anni berlusconiani, che non hanno certo fatto crescere questo paese, anzi, mi sembra che la qualità della nostra vita da vent'anni a questa parte sia peggiorata, qualità culturale ed economica.

    il popolo che vedo ogni giorno è egoista, non pensa al bene comune, quindi perchè dovrebbe andare in parlamento ed essere migliore di quello che c'è stato per decenni.

    questi gai grillini non convincono per niente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Popolare vuol dire fatto dal"popolo". Qui ci sono privati cittadini in Parlamento. In rete, su youtube, sono presenti tutte le iniziative che stanno già prendendo in parlamento e di cui i media si guardano bene dal parlare. Cercatele, trovarle non è difficile e valutate voi.
      Il popolo che ha partorito anni berlusconiani è, se posso permettermi, un po' differente.
      Ma come al solito ognuno è libero di convincersi di quello che preferisce.

      Elimina
    2. "Qui ci sono privati cittadini in Parlamento."

      Ma non è un po' una contraddizione in termini? Può fare un esempio di cittadini non privati? Se sì, l'unico caso che mi viene in mente è quello di un cittadino che abbia un qualche incarico, o impersoni una quelche rappresentatività pubblica. Che è appunto il caso degli eletti, anche del M5S, che non sono più privati cittadini (a meno, appunto, di privare il vocabolo di ogni accezione).

      Elimina
  7. Avevo già accennato a questa riflessione in un commento al post del 31 marzo che ho completato poco fa. Leggendo queste righe mi è venuto in mente, per rispondere anche a Massimo Villivà, che forse è vero che l'ego narcisistico di Berlusconi è addirittura più ancora smisurato e "patologico" di quello di Casaleggio, ma quello che rende quello di quest'ultimo pericoloso in modo diverso (non valuto "più" o "meno" pericoloso) da quello del plastificato di Arcore è l'elemento che otteniamo ponendoci la domanda cosa ha da perdere?.

    Berlusconi infatti ha forse al più desiderato, bramato, sognato di abbattere il sistema, ma si è sempre fermato e può darsi che sempre si fermerà guardando per qualche secondo alla radicazione ed estensione dei propri interessi. Sarebbe troppo un salto nel buio per lui stravolgere il sistema in cui le sue proprietà e il suo potere proliferano da sempre, visti anche i successi che questo sistema costituzionale repubblicano gli ha permesso di conseguire (pur se a suo modo di vedere con mille ostacoli, beato lui). Casaleggio probabilmente non possiede tutto ciò, si riterrà con ogni probabilità un incompreso, un ingiustamente non venerato da questa società, visto anche che lui è così grandioso che il mondo cambierà totalmente, defintivamente esattamente cento anni dopo la sua nascita.

    Bravissimo Malvino per aver notato questo importante particolare della data.

    P.S.: corollario di quanto dico è che anche Berlusconi potrebbe concretamente diventare un minacciosissimo picconatore "vero" del sistema se cominciassero lui e le sue estensioni materiali a vacillare concretamente. Infatti penso che lui si sia sempre tenuta nel taschino questa carta come last resort da quando è entrato in politica (anche se l'ha più frequentemente ed efficacemente usata come arma impropria di minaccia, come bluff insomma).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma, considerato che il sistema è marcio e stramarcio, qualcosa, o qualcuno, alla fino lo abbatterà. O perlomeno si innescherà un processo di cambiamento irreversibile. Può darsi che questo processo sia già iniziato. Forse non ci si rende abbastanza conto che, volenti o nolenti, un'epoca è finita. Il re è nudo, insomma, usate tutte le metafore che volete.
      Berlusconi è il sistema, non abbatterà mai sé stessso. Il problema è che B. e tutti gli altri non si stanno accorgendo che le cose gli sono cambiate intorno. La gente sta cambiando, c'è un disperato tentativo di trovare nuove soluzioni a problemi antichissimi.
      Una cosa come il M5S, anche solo sei o sette anni fa, avrebbe preso sì e no l'8, 10 % e già sarebbe stato un successone. Ed è nato lontano da qualsiasi influenza televisiva, da Ballarò a scendere. E' cresciuto e ha cominciato a rompere le palle. Adesso è tutto un rincorrersi di news che dipingono M5S come "pericoli pubblici", "psicosette" e così via.
      Facciamocene una ragione, qualunque cosa accada, una roba così in Italia (non so altrove) non c'è mai stata.
      Non solo, ma mentre il fascismo degli inizi è stato sottovalutato, non c'è praticamente giornale, blog, testata, opinione pubblica televisiva, che non sottolinei "l'enorme pericolo" costituito da Grillo e soci. Non c'è elettore o simpatizzante del PD che non dia del fascista a Grillo. C'è una mia parente che ha persino scritto una lettera di sostegno per Bersani, che tenerezza, pover'uomo.
      Pare essersi dimenticata dell'art. 18, della fregatura dell'acqua pubblica che pubblica non è, della fiducia al governo Monti, del MPS, e per fermarmi solo alle cose più recenti. Quelli del PDL per adesso se la ridono. Voglio vedere poi.
      La vecchia politica e il mondo dell'informazione che coincide INTERAMENTE con essa, si stanno difendendo con le unghie e i denti. Fanno leva sul senso di tifoseria degli italiani, che è l'unica roba che li contraddistingue. Per cui viva Berlusconi, povero Bersani, viva Renzi. Ma per andare dove?

      Elimina
    2. Anche stavolta sono molto d'accordo.

      Elimina
    3. M5S è una creazione telvisivo-giornalistica: non c'è stato un telegiornale o un talk-show o un quotidiano che non dedicasse lunghi "pippardoni" ad ogni sospiro di Grillo.
      M5S non è altro che la riedizione del vecchio poujadismo francese in salsa italaina, ed è talmente inglobato e fa talmente comodo al sistema, che ha impedito il pur modesto rinnovamento che avrebbe potuto aversi con una vittoria di Bersani.

      Elimina
  8. avevo già notato la provocazione di casaleggio, fortemente disturbato mentalmente con forme psicotiche di tipo paronoideo.
    e avevo già messo una nota sul blog della chiedendomi retorcamente se bisogna essere matti o appartenenti a una cosca religiosa per far _credere_ a una panzana individualistica del genere che farebbe dipendere la sorte di 10 miliardi di persone dal supposto centesimo compleanno di 1 solo solipsista. senonché anche per la sordida azione berciante di grillo, accompagnata dall'ignavia di crimi e dal ... "folclore" fascista di lombardi, l'ordine dittatoriale - o antidemocratico - di 1{2} a 10 miliardi, ancora non è stato svelato e spento.
    si faccia almeno sapere in giro l'assurdità della fola messa in rete dei cent'anni di soli\psi\tudine di casaleggio, se non altro per sondare quante persone continuino a "crederci" ed esserne fedeli.
    jafar al sadiq

    RispondiElimina
  9. A me di Casaleggio e delle sue opere d'arte non importa niente. Mi interessa come si comportano i parlamentari e spero facciano buone scelte, in coscienza. Si ricordino che essi rappresentano la Nazione tutta e non soltanto quelli che li hanno votati. Stiamo gli dietro e aiutiamo li a non sbagliare troppo, ciascuno secondo le sue idee. Perché considerarli a priori dei burattini??? Il tuo è un pregiudizio e in quanto tale poco intelligente.
    Gcg

    RispondiElimina