martedì 30 aprile 2013

Nativi americani?

Su L’Osservatore Romano di sabato 27 aprile è pubblicato un articolo a firma di Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, nel quale si dà conto di una scoperta fatta nel corso del restauro dell’affresco della Resurrezione, nell’Appartamento Borgia, opera del Pinturicchio: dal lavoro di pulitura del dipinto è emerso sullo sfondo un gruppo di sei uomini (tra il quarto e il quinto, da sinistra verso destra, potrebbe esservene un settimo, del quale sembra apprezzarsene parte del volto).



Due degli uomini sono visibili a figura intera, entrambi nudi, forse in posa danzante, mentre degli altri sono visibili solo i volti, e per due d’essi si riesce ad apprezzare anche qualche porzione dei rispettivi colli e busti, anch’essi nudi, mentre la figura più a sinistra sembra indossare un copricapo con una corta falda sul davanti.  Sulla destra del gruppo, inoltre, sono visibili due cavalli, uno raffigurato per più della metà anteriore del corpo e con gli arti anteriori in posa rampante, mentre dell’altro sono visibili solo la testa e il collo. Poco sembra possibile azzardare riguardo a questo gruppo di figure, ma il Paolucci l’azzarda: potrebbe trattarsi di nativi americani. Il ciclo d’affreschi dell’Appartamento Borgia, infatti, fu terminato nel 1494, due anni dopo la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, che nel suo diario di bordo descrive gli indigeni del luogo.
Molte cose, tuttavia, destituiscono di ragionevole fondamento questa ipotesi. In primo luogo, in Spagna fu possibile leggere qualcosa del diario di bordo del primo viaggio di Colombo non prima della seconda metà del 1493 ed è poco probabile che informazioni sui nativi siano state telegrafate prima alla corte papalina di Alessandro VI. È possibile, a quei tempi, che le notizie contenute in quel diario di bordo giungessero a Roma e arrivassero all’orecchio del Pinturicchio in meno di sei o sette mesi? Ammettiamolo pure, sta di fatto che la descrizione dei nativi americani data da Colombo non corrisponde affatto alle figure rappresentate sullo sfondo della Resurrezione. Per non parlare, poi, del dettaglio dei cavalli: arriveranno in America solo diversi anni dopo.
E allora? Cosa possono rappresentare quegli uomini nudi che sembrano danzare? Il pensiero corre ai gruppi di nudi raffigurati nella Resurrezione della carne e nei Dannati (Cappella di San Brizio) da Luca Signorelli, del quale cè notizia di un suo viaggio a Roma nel 1493. Tenuto conto che la discesa agli inferi di Cristo è articolo di fede, non è più probabile che il Pinturicchio abbia voluto rappresentare sullo sfondo della Resurrezione gli abitanti degli inferi che danzano per lannuncio che verrà giorno in cui anchessi resusciteranno in carne e ossa, come è scritto in 1Pt 4, 5? Più probabile che abbia voluto raffigurare dei nativi americani, credo, di sicuro.   


Nota (1.5.203) Un lettore mi fa giustamente notare che la bolla papale Inter Caetera fa ampio riferimento alla scoperta dell’America ed è del maggio 1493. Questo dà forza alla ipotesi del professor Paolucci e tuttavia la sola descrizione dei nativi americani di cui la corte di Alessandro VI poteva disporre era quella fatta da Colombo del diario di bordo del suo primo viaggio: «Eran benissimo conformati, di bella statura e vaghi di volto; avevano i capelli grossi quasi come i crini dei cavalli, corti e cadenti sino alle sopracciglia: una ciocca ne lasciavano al di dietro senza tagliarla. Non sono né bianchi né neri, bensì ve n’ha che si dipingono in nero, altri in rosso, altri col colore che rinvengono». Nulla di ciò nel gruppo dipinto dal Pinturicchio. In più, resta la già esposta questione dei cavalli.  

9 commenti:

  1. Mi sfugge la motivazione, magari inconscia di Paolucci.
    Perché uno si innamora di un'ipotesi talmente improbabile, mentre la rappresentazione della discesa agli inferi è l'ipotesi piu' fondata e semplice?

    Giovanni

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  2. La bolla papale Inter caetera del 1493 mostra che la corte papale e il papa avevano una qualche conoscenza delle nuove isole scoperte e della controversia diplomatica che nacque subito fra Spagna e Portogallo.Presentare come unica l'ipotesi della raffigurazione dei nativi americani è però grave. Volpi

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  3. Non sapevo che Inter Caetera fosse del 1493. Rimangono gli argomenti che ho esposto, ma onestamente ora li sento vacillare. La ringrazio moltissimo per il commento.

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  4. Come ho già detto nella risposta al commento di Volpi e nella nota aggiunta in coda al post, la bolla Inter Caetera dà qualche forza all'ipotesi di Paolucci. Rimangono i miei forti dubbi sul fatto che il gruppo d'uomini e cavalli dipinto dal Pinturicchio possa raffigurare dei nativi americani: non corrispondono in nulla alla descrizione che di essi si poteva disporre entro il 1494.

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  5. Posso proporre alcune domande per validare o confutare le ipotesi proposte. 1 sono stati regalati schiavi nativo-americani al Papa nel 1493-1494? 2 le figure umane scoperte ne La risurrezione hanno in testa un copricapo di piume o capelli? volpi

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  6. Dal primo viaggio (1492-1493) - il solo che qui interessa, visto che l'affresco è del 1494 - Colombo portò con sé dieci nativi: non mi risulta che fossero in stato di cattività, tanto meno che siano stati offerti in dono ad Alessandro VI. In quanto alle figure rappresentate nella Resurrezione, le ho sommariamente descritte nel post, basandomi sulle immagini circolanti sul web e scegliendo quelle a più alto ingrandimento: sono sei (forse sette) e solo di quattro si può discutere di cosa abbiano in testa. Una (quella più a destra per chi guarda) sembra avere un elmo; un'altra (quella più a sinistra) sembra avere capelli; delle altre due, una sembra essere calva e l'altra mostra un copricapo somigliante ad un turbante a coste. Ripeto, tuttavia, che dei nativi americani, nel momento in cui il Pinturicchio dipingeva l'affresco, si sapeva solo quanto Colombo aveva scritto del suo diario di bordo, dove li descrive con "i capelli grossi quasi come i crini dei cavalli, corti e cadenti sino alle sopracciglia: una ciocca ne lasciavano al di dietro senza tagliarla. Non sono né bianchi né neri, bensì ve n'ha che si dipingono in nero, altri in rosso, altri col colore che rinvengono".

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  7. è già esposta ai musei vaticani l'opera degli indigeni del pinturicchio?

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  8. Il Pinturicchio potrebbe aver aggiunto i cavalli immaginando che ce ne fossero anche nel "nuovo" mondo che comunque ancora si pensava fosse Asia e non America. Entrambi le ipotesi sono valide, ma quelle dei nativi è certo più suggestiva.

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