venerdì 22 novembre 2013

Perdindirindina

«Mio figlio riceve l’offerta di lavoro da Fonsai il 25 maggio 2011 e nel successivo mese di giugno inizia il suo rapporto di lavoro con la stessa società. In quel periodo io avevo già cessato le funzioni di commissario straordinario presso il Comune di Bologna ed ero una tranquilla signora in pensione che mai avrebbe pensato di poter diventare ministro dell’Interno nel successivo governo», così Anna Maria Cancellieri in un passaggio del discorso da lei tenuto in Parlamento, lo scorso 5 novembre. Ancorché implicito, l’argomento sembra forte: perché i Ligresti avrebbero dovuto fare un favore al figlio se in cambio non potevano più avere nulla dalla madre, ormai avviatasi a lasciare ogni carica pubblica?
L’argomento, in realtà, è davvero forte ad una sola condizione: che tra il maggio e il giugno del 2011, pochi mesi prima che Mario Monti la mandasse inaspettatamente al Viminale, Anna Maria Cancellieri considerasse davvero chiusa la sua carriera e non nutrisse più alcuna ambizione a ricoprire incarichi più impegnativi e qualificanti di quelli ricoperti fino ad allora.
Bene, sembra che le cose non stessero affatto a questo modo, perché il comunicato del 20 novembre 2013 col quale il portavoce di Anna Maria Cancellieri si precipita a smentire le dichiarazioni fatte da Salvatore Ligresti nel corso dell’interrogatorio del 15 dicembre 2012 presso la Procura di Milano, si legge: «È surreale pensare che abbia potuto chiedere un interessamento per rimanere a Parma, potendo ricoprire incarichi più impegnativi e qualificanti».
Non si capisce, insomma, se poco prima d’essere chiamata a fare il ministro dell’Interno, quando era ancora commissario prefettizio di Parma, si sentisse davvero a fine corsa, come diceva due settimane fa, o invece, come dice oggi, corresse ancora, e di gran voglia, e con grandi aspettative. Anche su questo punto, perdindirindina, il caso Cancellieri sembra voler trovare soluzione solo nellambiguità.

20 commenti:

  1. Vale il consiglio del padre dello studente in A serious man: "La prego, accetti il mistero."

    http://www.youtube.com/watch?v=fMSbCmGr-eM

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  2. Lei ha un rapporto un po' particolare coi fatti: la Cancellieri è stata nominata commissario prefettizio a Parma il 20 OTTOBRE 2011, per cui l'interessamento (asserito) di Ligresti per farla prorogare come prefetto a Parma, con esito positivo a dire del Ligresti, si sarebbe verificato almeno sei mesi dopo l'assunzione del figlio. A NOVEMBRE 2011 la Cancellieri non era prefetto a Parma e non è stata nominata prefetto a Parma (come falsamente dice Ligresti), ma era Commissario prefettizio del Comune di Bologna e candidato ministro in pectore (nominata il 16 novembre).
    Per cui non solo le accuse di Ligresti sono ictu oculi false, ma non c'è nessuna contraddizione nel dire che a MAGGIO 2011 la Cancellieri era una signora in pensione e a NOVEMBRE 2011 il commissario prefettizio Cancellieri sapeva che sarebbe diventata ministro, per cui non avrebbe avuto alcun senso chiedere a Ligresti di interessarsi per essere "prorogata" nell'inesistente carica di prefetto a Parma.

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    1. Lei, invece, ha un rapporto un po' particolare con ciò che scrivo. Dal modo in cui costruisce il periodo, infatti, suppongo sia la stessa persona che tra i commenti al post precedente a questo solleva la questione dell'effettivo incarico svolto a Parma da Anna Maria Cancellieri (commissario prefettizio e non prefetto, con quanto ne consegue riguardo a una eventuale riconferma dell'incarico). Lì lei commette tre errori: (1) non coglie l'intenzione del post che si limita a sollevare la questione del traffico di favori tra potenti con l'espediente retorico dell'analogia come esemplificazione del "tema" grazie a ciò che è esplicito nel "foro", e perciò ricorre al registro ironico; (2) non coglie l'obiezione di fondo alla sua ricostruzione temporale che d'altronde le era fatta presente nel commento di un altro lettore (paolo) che interveniva prima di lei: "La Cancellieri ha detto: 'non sono mai stata prefetto a Parma, quindi la raccomandazione di Ligresti non ha avuto alcun esito'. Ma quello che dice Ligresti è 'l'allora prefetto Cancellieri', quindi 'prefetto' indica il ruolo nell'organigramma del ministero, non la funzione effettivamente svolta"; (3) Si ostina nel ritenere che la questione posta si esaurisca nel dimostrare che le dichiarazioni di Ligresti siano false e al mio rimandarla alle ragioni che possano aver dato a Ligresti la sicurezza di mentire pensando di poter essere creduto ribatte in modo così aggressivo e volgare da costringermi a cestinarle il commento. Qui lei commette analogo errore, perché sollevo la questione della condizione psicologica in cui si trovava Anna Maria Cancellieri all'epoca dei fatti: lei mi risponde che a giugno si sentiva tranquilla signora prossima alla pensione e a novembre si sentiva proiettata verso incarichi di alto profilo istituzionale, e che la metamorfosi sarebbe comprensibile perché aveva saputo che sarebbe diventata ministro. A mio modesto avviso, invece, questo rende debole l'affermazione fatta il 5 novembre nel suo discorso alle Camere, e fa vacillante la ricostruzione ex post dei suoi moventi. In ogni caso, tutto il caso si decide il 17 luglio, con la prima telefonata, quella della Cancellieri alla Fragni: è a quel punto che smette di essere degna di rimanere ministro.

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    2. Lei fraintende la mia critica, che riguarda solo il cuore delle sua tesi - da lei stessa enunciato: lei ha detto che la difesa della Cancellieri circa il fatto che a maggio 2011 il figlio della Cancellieri non sarebbe stato assunto per fare un piacere a lei sarebbe "forte", ma sarebbe contraddetto dall'affermazione della Cancellieri che "«È surreale pensare che abbia potuto chiedere un interessamento per rimanere a Parma, potendo ricoprire incarichi più impegnativi e qualificanti», il che dimostrerebbe che a maggio essa era soggetto ancora potente in quanto sapeva di essere destinata a una carriera ministeriale.
      Quello che lei non vede è che a maggio 2011 la Cancellieri era già in pensione dal 2009 (non "prossima alla pensione") per cui è poco credibile che il figlio sia stato assunto per fare piacere ad un "potente" in pensione da 2 anni; mentre la dichiarazione che lei trova contraddittoria è riferita al novembre 2011, mese in cui la Cancellieri avrebbe asseritamente chiesto e ottenuto a Ligresti di intercedere con Berlusconi per farla prorogare nella carica di prefetto a Parma, quando già il 16 novembre 2011 ella assumeva la carica di ministro dell'interno. Ora, salvo credere che Ligresti avesse nel maggio 2011 la prescienza della caduta di Berlusconi, dell'incarico a Monti e della nomina a Ministro della Cancellieri di lì a sei mesi, è difficile credere che abbia assunto a maggio 2011 il figlio della Cancellieri per ingraziarsi un (futuro) potente, che in quel momento invece era da due anni in pensione; mentre dire che vi è contraddizione tra la frase che a maggio 2011 la Cancellieri era, di fatto, fuori dal giro che conta essendo in pensione dal 2009 e avendo assunto da allora solo incarichi temporanei di poco rilievo; e la frase che a novembre 2011 non avrebbe avuto senso per la Cancellieri chiedere a Ligresti di intercedere con Berlusconi per farla prorogare nell'incarico di prefetto, quando il 16 novembre 2011 ella era nominata ministro è un negare i fatti, perché la differenza tra maggio 2011 e novembre 2011 è proprio che a maggio 2011 la Cancellieri era una pensionata, a novembre sapeva di poter ambire a ben altro essendo di lì a pochi giorni ministro, il che spiega l'evoluzione psicologica che a lei appare così sorprendente. Salvo che lei attribuisca alla Cancellieri la prescienza già a maggio 2011 del fatto che a novembre 2011 ella sarebbe diventata ministro a seguito delle dimissioni di Berlusconi e dell'incarico al (prontamente nominato) senatore a vita Monti, ossia uno degli eventi più "anomali" avvenuti in Italia negli ultimi anni (elezione di Berlusconi a parte).
      Mi scuso se le sono apparso volgare e aggressivo; non è mia intenzione contraddire con lei su tutto (ad esempio, io concordo con lei sul fatto che la telefonata del 17 luglio giustifichi la richiesta di dimissioni), ma sui fatti, sì, se errati.

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    3. A tutela della mia anonima onorabilità, affermo di essere un anonimo distinto dall'anonimo che qui sopra apre il suo commento con un attacco personale all'interlocutore.

      Mi rammarico per il giudizio di volgarità che lei esprime sul mio precedente commento. Pur ritenendo immeritato il giudizio, non intendo sindacare sul suo inalienabile diritto di censura. Può cestinare tranquillamente anche questo commento: mi basta che l'abbia letto lei.

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    4. Ad evitare che anonimo si confonda con anonimo basterebbe rinunciare all'anonimato.

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    5. in effetti, non ha torto, ma ahimé non ho nessuno dei profili previsti al posto di anonimo, per cui d'ora in poi firmerò i miei interventi col nick del mio profilo discus ossia "redsmaug", a fini identificativi.
      Con l'occasione, le segnalo che - oltre al punto (3) anche il punto (2) della sua risposta è basato su un errore di fatto: a novembre 2011 - contrariamente da quanto detto da Ligresti - la Cancellieri non era prefetto, ma in pensione dal 2009, per cui il riferimento non ha senso neppure se riferito "all'organigramma del Ministero e non alla funzione"; ma a prescindere da ciò, sempre in linea di puro fatto, essa era stata appena nominata Commissario a Parma, ossia in sostituzione del Sindaco decaduto, incarico in cui ovviamente non poteva essere prorogata in alcun modo, tantomeno per intercessioni altrui, visto che il commissario decade non appena si tengono le nuove elezioni. Né si vede come Ligresti possa dire che il suo intervento per far prorogare la Cancellieri ebbe successo, visto che non è vero che essa sia rimasta a Parma con la carica di Prefetto (cosa peraltro impossibile, visto che era in pensione), né come Commissario. Redsmaug

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    6. Temo non ci aiuti l'ambiguità del termine "potente". Temo pure che lei mi attribuisca la volontà di dare centralità alla veridicità o meno delle dichiarazioni di Salvatore Ligresti nel caso di cui stiamo discutendo. In realtà, come lei stesso è disposto ad ammettere, è la telefonata del 17 luglio che rivela chi sia davvero Anna Maria Cancellieri, mentre il fatto che non abbia ritenuto necessario dimettersi ne è la riprova.

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    7. Visto che alle dichiarazioni di Ligresti ha dedicato, direttamente e indirettamente, due post consecutivi, come diceva Riccardo da San Vittore, "se il nostro è un errore, sei tu che ci hai ingannati" :D io trovo che i - ben orchestrati - attacchi alla Cancellieri (allo stato attuale; io non ho conoscenze altre rispetto a quello che si evince dalla lettura - critica - dei giornali, che oggi mormorano di 'nuovi verbali in arrivo') in ordine all'assunzione del figlio, all'intervento a favore di Jonella Ligresti, alla telefonata del 21 agosto e alle pretese intercessione a suo favore millantate da Ligresti siano basati sul nulla; sulla telefonata del 17 luglio altrove ho detto che secondo me è legittimo pensare che in forza di essa fossero doverose le dimissioni, ma anche pensarla diversamente. Il come siano uscite le telefonate e la progressione delle "rivelazioni" a mio avviso rendono altrettanto legittimo giustificare a posteriori il fatto che non si sia dimessa, essendo palese il disegno sotteso alle rivelazioni stesse; ma sono pronto a ricredermi [redsmaug]

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    8. "Ben orchestrati attacchi alla Cancellieri"? E' la sua posizione che giustifica gli "attacchi", che a me sembrano critiche più che fondate, mentre sul fatto che siano "ben orchestrati" basta considerarne l'esito per ribadire il concetto che la casta fa efficacemente quadrato nel difendere i propri privilegi. Con la casta, d'altra parte, nessuna evidenza - neppure la flagranza dell'abuso - è mai abbastanza evidente. Ecco, dunque, che adesso la questione si riduce al "come" sono uscite le telefonate e alla "progressione" con la quale sono state rese pubbliche, mentre il loro contenuto diventa tutto opinabile.

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    9. secondo me, quando si assiste ad una progressione geometrica di attacchi basati sul nulla (perché sulle circostanze di cui ho detto manca proprio l'elemento fattuale per poter criticare), è invece lecito porsi dei dubbi proprio sul "come"; ad esempio, e lo dico spassionatamente, non le sembra quantomeno curioso che con tutti i verbali segreti e non pubblicabili di Ligresti che sono usciti dalla Procura di Torino e finiti sui giornali, l'unica inchiesta per "fuga di notizie" sia stata aperta dalla stessa Procura per il verbale della testimonianza della Cancellieri che era l'unico non coperto da segreto e quindi l'unico legittimamente pubblicabile, essendo al momento relativo ad indagini per fatti iscritti nel registro modello K (ossia, fatti privi di rilevanza penale)? Le sembra normale leggere sui giornali il rammarico di anonimi PM di Torino, che lamentano come a seguito di tale pubblicazione non hanno più potuto sentire la Cancellieri come teste (senza quindi l'assistenza di un legale), essendo stato invece reso palese dalla "intempestiva" pubblicazione del verbale, con conseguenti accuse sulla stampa, che tale audizione sarebbe in realtà stata finalizzata ad un'indagine contro la Cancellieri (indagine per cui la Procura di Torino sarebbe stata comunque incompetente)? Non le sembra quantomeno curiosa la campagna contro la Cancellieri, visto che la notizia della telefonata del 17 luglio non aveva avuto conseguenze, sia partita prima accusandola di interferenze per far scarcerare Giulia Ligresti (fatttualmente smentita da Caselli), poi di aver favorito la stessa durante la permanenza in carcere (fattualmente smentito dall'esistenza di 100 casi di interventi analoghi della Cancellieri), poi - dopo i chiarimenti dati in Parlamento - l'accusa di aver taciuto ai PM la telefonata del 21 agosto (fattualmente smentita dal verbale di interrogatorio), poi le voci di iscrizione nel registro degli indagati per il reato di false dichiarazioni a PM (cosa che era giuridicamente impossibile), poi appena dopo il voto di fiducia alla Camera, arrivano i verbali con le illazioni del Ligresti (verbali segreti e non pubblicabili, per inciso), illazioni che sono ictu oculi basate sul falso, visto che Ligresti dice di essere riuscito, grazie ai buoni uffici con Berlusconi, a far rimanere la Cancellieri prefetto a Parma, cosa mai accaduta. Io dell'esistenza della Cancellieri ho appreso quando venne nominata Ministro e le sue vicende personali mi sono abbastanza indifferenti, mentre le dinamiche intorno mi incuriosiscono e rendono perplesso. [redsmaug]

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    10. Beh, a quanto pare ha in mano tutti gli elementi per elaborare una teoria del complotto. Già che c'è, perché proprio la Cancellieri?

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    11. redsmaug, io non capisco il punto. Non mi sembra che il pezzo del padrone di casa indicasse Ministro inqualificabile contro resto del mondo perfetto e cristallino.

      Che ci siano orde di cani rabbiosi, ienette, sciacalletti e altri necrofagi che agiscono in mala fede mossi dalla convinzione di avere qualcosa da guadagnare dalla rovina di una o più persone ricoprenti incarichi istituzionali è cosa risaputa almeno dal primo avvelenamento di eredi al trono, e non capisco perché dovremmo stupircene proprio ora.

      È un po' come (mi si perdoni il peccato di analogia, a cui tanti si sono mostrati suscettibili, ultimamente) nel caso FQ contro Vendola: uno può benissimo ritenere il FQ un merdificio senza per questo appioppare a Vendola la santità. Se io parcheggio in doppia fila e Jack lo Squartatore me lo rimprovera pubblicamente, come posso io rispondere: tu sei un pluriomicida, e quindi il mio parcheggio è perfettamente in regola?

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  3. Errata corrige: ove Bologna leggasi Parma

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  4. Sherlock Holmes le fa una pippa, a lei

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  5. (servizio: sono lo stesso anonimo cassato altrove. Spero di aver scovato un modo per facilitare la distinzione degli anonimi).

    Alla fin fine la ministra dovrebbe dimettersi perché al telefono ha detto a un'amica "conta su di me"? E questo dopo che: le accuse mosse da Salvatore Ligresti si sono rivelate insostenibili alla prova dei fatti; la procura della repubblica di Torino ha certificato la correttezza del suo operato; un ramo del parlamento ha rigettato una mozione di sfiducia? Cioè, quel che ha fatto in pratica, e che a giudizio di una procura e del parlamento è formalmente e sostanzialmente corretto, conta meno di quel che ha detto al telefono?

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    1. Sì. E se ha promesso che si sarebbe adoperata, e non l'ha fatto - ammesso che non l'abbia fatto - è anche peggio. Ma in fondo ognuno ha il ministro della giustizia che si merita. Naturalmente, gentile Tubista, questo è il suo ministro della giustizia, non il mio.

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    2. Perché mi ha bannato il commento sul presunto XXXXXXXXXXX XXXXXXXX tra la ministra e il Ligresti? Troppo grottesca l'immagine della tipa col suo XXXXXX XXXXXX per aria mentre si fa XXXXXXXXXXXXXX dal tipo in cambio di tre milioni e fischia di euro?
      Eddai, dottor Castaldi. Questi vogliono pigliarci per i fondelli facendoci credere che una cifra del genere sia nel normale andamento delle cose. E c'è pure qualcuno, qui nel suo blog, che sembra veramente convinto della limpidezza di comportamento della nostra corpulenta mandataria dicasteriale.
      E allora, diamogli soddisfazione, orsù! Facciamogli vedere che se ci vogliono stupidi, siamo pure in grado di superare qualsiasi loro aspettativa.
      La bellezza della Cancellieri, quello è il segreto dello scambio. Danaro in cambio del XXXXXXXXd'un XXXXX XXXXXXXXXX oltre ogni limite.
      Se non fu mai prefetto Parma, allora non ci può essere altra spiegazione, non conviene?
      Firmato: l'anonimo convinto che tre milioni e passa di euro non passano di mano in cambio di nulla. E' lì che bisogna scavare, vecchie talpe!

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    3. Ne prendo atto, dottor Castaldi, e la ringrazio sinceramente per la sua paziente disponibilità al dialogo. Non me ne voglia se insisto nel credere che le azioni concrete di chiunque, soprattutto se quel chiunque esercita un potere istituzionale su di me, valgono molto più di quel che dice al telefono.

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