martedì 20 maggio 2014

#vinconoloro


Solo negli ultimi minuti s’è incartato un poco, per il resto l’incursione di Grillo a Porta a porta è stata estremamente positiva, raggiungendo il fine che si era posto. Ovviamente il tutto va giudicato considerando i parametri del pubblico che Grillo intendeva raggiungere, perché, se valutiamo un rap pensato per la suburra con l’orecchio di un dirigente della Decca, ci sembra orribile. Credo che la performance di ieri sera sia analoga a quella che Berlusconi tenne ad Annozero, che non smosse un solo voto tra chi già era orientato a votarlo comunque o a non votarlo neanche morto, ma gliene procurò parecchi tra quanti fin lì avevano deciso per l’astensione. Grillo è stato capace di raggiungere e convincere un buon uno o due per cento di quei qualunquisti scoglionati che ritengono – neanche a torto, in fondo – che votare conti poco o nulla. Fosse possibile sapere qualcosa dai sondaggi, ora che non possono essere resi pubblici, correrei a leggere se e di quanto, dopo ieri sera, è calata la percentuale degli astenuti e degli indecisi. Avete voglia a dire che è una bestia, la bestia sa il fatto suo.

37 commenti:

  1. A me poi, da un punto di vista puramente zootecnico, risulta più simpatica delle altre due (del bestione incarognito e della bestiolina, intendo).

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  2. Buongiorno Castaldi. Ma lei non era per l'astensione? Non da qualunquista scoglionato però.


    6iorgio

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    1. E chi ha detto di aver cambiato idea?

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    2. Mah così. Mi sembrava di aver colto in quel "qualunquisti scoglionati" una qualificazione tout court dell'astensione ma evidentemente mi sbagliavo.

      :-D

      6iorgio

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  3. Sì,la realtà sta quasi sempre nel dettaglio. Suburra di qua e raffinato esegeta musicofilo dall'altra. E' che quasi tutti 'pensano' di stare stipati nella seconda categoria. Parametri a parte.
    Lr

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    1. Dirigenti DECCA raffinati esegeti musicofili? HAHA, forse ai tempi di Legge.

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  4. Se Grillo è andato da Vespa è perché è in difficoltà. D'altronde le ultime tornate elettorali che valgono molto più dei sondaggi (che comunque prima della chiusura davano tutti il Pd di otto dieci punti avanti) hanno visto i cinque stelle soccombere ovunque con risultati ridicoli o non presentarsi proprio. In più non è possibile non tener conto del fatto che al parlamento europeo per come si sono configurate le alleanze (zero) il M5S non avrà alcuna voce in capitolo (non contano nulla nemmeno al parlamento italiano ma almeno lì possono far finta di prendere ogni tanto la parola).
    A mio avviso, la performance di ieri di Grillo è stata come le sue solite uscite, senza capo né coda, completamente a ruota libera, demagogia pura. Non ho alcuna stima per gli italiani ma per votare un pregiudicato, che illude continuamente con bugie clamorose la gente, che fa speculazione politica sulle disgrazie sociali, che insulta e diffama con un vocabolario nazistoide avversari e scettici siano essi giornalisti o parlamentari del suo partito padronale che vengono epurati senza alcun regolamento, un politico che è proprietario di un partito-azienda di cui non sappiamo nulla ergendosi poi come paladino di trasparenza e onestà, che ha posizioni regressive e reazionarie per non dire fasciste o ancien regime (il vincolo di mandato addirittura, con tanto di multa di migliaia di euro - 250mila - per chi sgarra: sarà costituzionale? secondo me no)... per votare uno così credo ce ne voglia parecchio...
    Ad ogni modo, se non convince gli astensionisti per il M5S sarà una sconfitta doppia (altro che vincono loro) e io penso che di astensionismo ce ne sarà parecchio.
    Saluti.

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    1. La sua lettera merita una risposta articolata che vale un post a parte. Cercherò di risponderle al più presto, ma fin d'ora le faccio i miei complimenti: lei ha un futuro assicurato alla Decca.

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    2. Signor Castaldi, comprendo il suo discorso e comprendo il nocciolo del suo post (anche se non credo ci sia bisogno di metterci di mezzo Decche e futuri assicurati... non foss'altro perché non mi piace lavorare). Forse ha ragione lei, ieri sera Grillo ha catturato una quota di astenuti. Oppure (mi piace credere, dalla suburra da dove le scrivo) una platea di quattro milioni di persone s'è definitivamente resa conto di che razza di leader s'è scelta il nuovo estremismo di destra e sinistra per mantenere le cose come stanno. Staremo a vedere. Tanto, nelle buone democrazie, chi vota si dovrebbe prendere la responsabilità delle sue scelte: in Italia s'è capito che non è così (anzi: il popolo è diventato depositario d'ogni virtù...) e quindi forse tanto vale non perderci nemmeno molto tempo, cogli elettori... però, che vuole farci?, lei parla di un partito, gli astensionisti, che a me sta sempre molto simpatico e me ne vado lungo...
      A rileggerci

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    3. No, non mi va di replicare al suo intervento, che però è significativo e a suo modo esemplare per il modo in cui affastella, in modo disordinato e affannoso, tutte le falsità e gli insulti scomposti che da qualche settimana caratterizzano la campagna elettorale della sua parte politica.

      Avete una gran paura, e ne avete ben donde: siete la nuova, vera, pericolosa destra di questo Paese, visceralmente indifferente e ostile alle categorie sociali più deboli e indifese, che già tra qualche giorno, passato il 25 maggio, conosceranno il criminale bagno di lacrime e sangue che avete approntato per loro con la TASI.
      Sconfiggere il PD è una questione di vita o di morte, è semplicemente legittima difesa.

      Per questo 'dobbiamo' vincere noi.

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    4. La ringrazio di cuore per aver voluto informare me e ogni altro lettore di questo blog della sua intenzione di non replicare. Notizie come questa riempiono la giornata di chiunque.

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    5. @ Dinamo
      "... votare un pregiudicato, che illude continuamente con bugie clamorose la gente, che fa speculazione politica (...) che insulta e diffama con un vocabolario nazistoide (....) partito padronale (...) senza alcun regolamento (....) proprietario di un partito-azienda (....) paladino di trasparenza e onestà, che ha posizioni regressive e reazionarie per non dire fasciste".

      Ora - non certo per difendere Grillo quanto per una curiosa evidenza che lei stesso non potrà che riconoscere oggettiva - questo che lei fa, Sig. Dinamo, è il ritratto sputato (quand'anche fossimo nel '94 e non nel 2014) di Berlusconi e di un qualsivoglia suo partito/coalizione, fra quanti fatti e disfatti a suo esclusivo piacimento e in continuazione negli ultimi vent'anni, oppure, sia pure secondariamente, di Bossi/Salvini e della loro Lega.
      Allora io le chiedo sorridendo: possibile davvero che doveva arrivare Grillo per farle tirare fuori tanti sprezzanti epiteti? Ma soprattutto: davvero, dei pericoli che lei evoca oggi, lei solo oggi ha sentore?
      E infine: è per questo, cioè per l'antidemocraticità di Grillo rispetto a quel Bruto Maggiore di Berlusconi che il PD è arrivato ad allearsi col peggio del peggio, ossia il suo sbandierato nemico numero uno, piuttosto che con Grillo?

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  5. I sondaggi non si possono pubblicare, ma puoi rifarti con l'ippica:

    http://notapolitica.it/

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  6. E ci mancava che la bestia non sapesse il fatto suo, poichè dal video proveniva ed al video ritornava. Semmai a me parve una seduta di psicoterapia, ma incompleta: fossi stato il Vespa avrei calcato proprio su questo aspetto. Il Grillo è il classico tipo che si siede nello studio dello psicanalista, indi l'aggredisce fanculandolo, esce ed entra nello studio di un altro psicanalista, l'aggredisce e lo fancula, e via di seguito. Se Vespa l'avesse costretto a parlarne, in un luogo dal quale non poteva uscire pena suo clamoroso insuccesso, ( qui sta la differenza con il Berlusconi dall'Annunziata nel 2006) sarebbe stato un fatto utile al paese, non foss'altro che per ricordar alle nostre genti che tutti, ormai, siamo solo una banda di schizzati bisognosi di forte terapia.
    Stia bene, sempre utile passar di qua.
    Ghino La Ganga

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    1. Vespa non è adatto a incalzare, almeno questa volta si è risparmiato la scrivania del contratto con gli italiani.

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  7. Per capire qualcosa in più di questa destraccia pericolosa, che sta devastando l'economia e il tessuto sociale del nostro Paese, e che lo fa avvalendosi di una maggioranza illegittima e incostituzionale, suggerirei il punto di vista di Alessandro Gilioli e la lettura di questo bel post comparso oggi sul suo blog:
    http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/05/20/la-legalita-inclusione-e-la-sinistra/

    Questa classe, o per meglio dire questa cosca dirigente, va spazzata via, è una questione di legittima difesa.
    E va spazzata via con il solo modo legale che abbiamo a disposizione: il voto, il voto per gli unici che possono, letteralmente, salvarci.

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    1. Personalmente dell'analisi di Grillo condivido, se non altro, l'assioma secondo cui dobbiamo innanzitutto liberarci - democraticamente, se possibile - di questa classe politica, una manica di ladri e intrallazzoni che, non a caso, di fronte al pericolo reale, si sono radunati e stretti a coorte, gettando impudentemente la maschera. No, non c'entra nulla e quindi lasciamo stare il CLN, per favore, dove democristiani, liberali e comunisti ci tenevano a distinguersi bene l'uno dall'altro. Questi strillano tutti le stesse identiche cose e, non avendo la credibilità nemmeno di Gambadilegno, non si preoccupano neanche un po', a parte lo stracciarsi farisaicamente le vesti di tanto in tanto, di dare una veste ideale plausibile alla loro azione politica o alla stessa opposizione a Grillo. Del resto, il senso paraculistico del loro agire lo vedono anche i ciechi.

      Personalmente temo però fortemente che non possano essere Grillo e il suo partito a farci questa grazia, ma ovviamente capisco chi spera in loro. In effetti, alternative sostanzialmente estranee al degrado politico generale, come Grillo, o intellettualmente oneste, come il non voto, non mi pare proprio di vederne. Quanto meno non si sono fatte avanti.

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  8. fanàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. fanatĭcus «ispirato», der. di fanum «tempio»] (pl. m. -ci). –

    1. Di persona mossa da fanatismo religioso, invasata da grande entusiasmo per la propria fede e intollerante d’ogni altra religione: un credente f.; un cristiano, un musulmano fanatico.

    2. Per estens., di chi è mosso da passione forte ed esclusiva, da entusiasmo per un’idea, per un partito, o anche semplicemente da simpatia eccessiva verso una determinata persona o da eccessivo zelo nell’esercizio di un’attività: essere f. per la musica, per il ballo, per lo sci; ragazze f. di un attore cinematografico, di un cantante; codino, settario fanatico. Anche di ciò che rivela fanatismo: entusiasmo f.; fede fanatica. A Roma la parola è usata con senso più generico, attribuita a chiunque nelle sue manifestazioni o nelle sue mansioni si mostri eccessivamente zelante, smanioso, o dia comunque prova di esagerazione in tutto ciò che fa, e anche persona boriosa, che ama mettersi in mostra: quant’è f. il tuo amico!; dài, non fare la fanatica!
    Rogra

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  9. @annamaria
    Marine Le Pen dopo aver letto il programma del M5S chiese a Grillo di fare fronte unito in Europa, non al Pd che è dentro il PSE la coalizione dei socialisti riformisti e socialdemocratici europei. Chissà chi è più di destra... secondo me quelli che boia chi molla, il fascismo buono, l'antifascismo non ci compete, né destra né sinistra, peste rossa, non sono democratico, aprire il parlamento, spazzare via gli avversari , referendum incostituzionali, commissioni occupate ecc ecc ecc...

    @top ganzo
    Non è colpa mia se i padroni dei partiti aziendalistici si somigliano tutti, non le pare?
    La politica, comunque, le piaccia o no, si fa formando alleanze. A maggior ragione se vuoi fare le riforme costituzionali. Il PD, in streaming e davanti a tutti, ha provato due volte a intavolare trattative col M5S per un accordo di governo prima e di riforme poi: per ben due volte è stato servito al movimento la possibilità di far fuori Berlusconi politicamente. Si sono opposti con tutte le loro forze. B. ancora li ringrazia.
    Di certo io non avevo mai visto un partito che prendeva tanti voti non contare proprio nulla nulla in parlamento. Si imparano sempre cose nuove.

    Concludo, visto che sono stato accostato al Pd, che io non sono un attivista politico, che non ho tessere di partito né sono iscritto a nessun circolo, né del Pd né di alcun altro partito e/o movimento. Sarebbe bene entrare nel merito delle cose che si scrivono.

    Buonanotte a tutti

    @

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    1. @Dinamo
      Non scherziamo: Marine Le Pen da tempo spara ad alzo zero contro Grillo di cui dice tutto il male possibile; mentre ha espresso di recente vivo apprezzamento per il ducetto. Si informi meglio, d'accordo?

      Se ho definito il PD 'sua parte politica', è perché il suo commento mi è sembrato un impressionante estratto di retorica e di panzane piddine, da far cadere le braccia.
      Non è necessario essere attivisti o avere tessere per essere intossicati.
      Magari in questi giorni sono intossicata anch'io (che pure non ho tessere): non lo escludo.

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    2. Sì sono d'accordo, nei suoi commenti ci sono intossicazione ed esaltazione, ma non è grave, o almeno non sono da soli, i suoi commenti, ne trova molti in rete, in tv e per la strada. Hanno fatto subito amicizia.
      Insieme però le assicuro non andranno da nessuna parte.

      Le cose che ho scritto io sono tutte provate. Lei invece non ha fatto altro che scrivere slogan e intossicare questa discussione cogli argomentini del catastrofismo nero e della rancida descrizione della realtà che butta nell'aria l'opaca agenzia di marketing da cui attinge le sue opinioni.
      Agli argomenti provati si risponde cogli argomenti provati e non cogli slogan o peggio diffamando gli avversari politici come il signor Di Maio l'altra sera che s'è beccato una bella querela da Soru per aver mentito sul suo conto ai fini della campagna elettorale (ha anche chiesto scusa ma Soru giustamente l'ha querelato uguale... le ricordo che le diffamazioni in campagna elettorale non portano sempre bene, le ricordo il caso Moratti contro Pisapia alle amministrative di Milano). Sistemi, ad ogni modo, vergognosi.

      Ps: Si informi lei e cerchi di approfondire le questioni politiche dove è palesemente impreparata. L'unico fatto politico rilevante è che Marine Le Pen chiese a Grillo un'alleanza in Europa dopo aver constatato che eravate per idee e programmi assimilabili al fronte degli europopulisti. Grillo rifiutò, condannando di fatto il M5S a non avere alcun peso al parlamento europeo dove ci sono delle regole, che vi piaccia o no (bisogna vedere se vi fanno entrare, per giunta, dopo aver introdotto un incostituzionale vincolo di mandato con penale).
      Quello che dice dopo la Le Pen è campagna elettorale, cara annamaria, dove per danneggiare gli avversari, in questo caso il Pse e il Ppe, si usano moltissime tecniche, non solo quelle becere a cui il suo capo l'ha abituata (d'altronde dalla Gruber qualche settimana fa la Le Pen a confronto di Grillo o di un qualsiasi grillino sembrava una persona moderata e democratica... non so se mi spiego; allo stesso modo, se paragonati ai parlamentari cinque stelle, pure la Picerno Renzi o la Bonafè riescono a passare per degli statisti... fate voi).
      Le Pen è alleata con la Lega Nord in Italia, la Lega e il M5S si contendono lo stesso elettorato (e anche l'elettorato di FI), secondo lei Le Pen cosa dovrebbe fare se non campagna elettorale contro Grillo?
      Comunque, io non credo che il Pd ce l'abbia davvero col M5S, anzi, è tutta manfrina elettorale. Il Pd ha solo da guadagnarci dal consenso al M5S perché sta togliendo voti a FI e alla Lega quindi sta togliendo voti al PPE e al gruppo degli eurocritici. Insomma, state facendo un favore al Pse che aumenterà di molto i suoi deputati all'europarlamento, così come il Pd rischia di diventare il primo partito nella costellazione dei socialisti riformisti di sinistra.

      La saluto annamaria e tante buone cose

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    3. @ Dinamo
      Sì, ma - mi scusi - mi bastano i TG 1-2-3-4-5 per sentire le cose che mi racconta. Lei è padronissimo di crederci, ma io - col suo permesso - penso si tratti di velina oltremodo lisa e bisunta, molto lontana dalla realtà dei fatti. In ogni caso nulla, neanche il più granitico dei rifiuti da parte di M5S (cosa che diamo per pacifica, anche se tutta da circostanziare) giustifica l'infamia perpetrata dal PD oltre un anno fa ai suoi elettori. Glielo dice uno che aveva votato PD (come vede, per quanto di mia responsabilità, io non ho alcun problema ad accostarmi al PD: provi anche lei a fare altrettanto).

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    4. @annamaria
      L'onesto finale del Suo commento è rassicurante.
      Stia bene.
      Ghino La Ganga

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    5. Top Ganzo,
      lei pensi e voti chi vuole. Io ho visto gli streaming dei due incontri Pd-M5S e i fatti sono quelli che le ho detto io.
      In più lei sta paralndo con uno che era perfettamente in linea con Bersani quando provò per due mesi ad evitare di fare un governo con Berlusconi (per diversità di programmi e inaffidabilità logorante del soggetto politico), preferendo il M5S che però preferì mettere insieme Pd e Pdl per continuare a fare campagna elettorale ad oltranza. Purtroppo la situazione particolare non permetteva altro.
      Le larghe intese comunque si fanno in tutti i paesi democratici e le ricordo che uno dei più grandi leader del Pci oggi tanto in voga Enrico Berlinguer era quello del compromesso storico colla Dc. La politica democratica si fa con le alleanze, se hai una legge elettorale più o meno proporzionale come il porcellum (proporzionale che si sta cercando con grandi difficoltà e imprecisioni a riformare con il M5S che invece propone leggi di nuovo proporzionali: vogliono sempre le larghe intese).
      In Italia, dopo il niet del M5S, l'unica possibilità che c'era era rappresentata da un governo Pd-Pdl perché bisognava eleggere il presidente della repubblica, dare un governo riformatore al paese e non era pensabile tornare a votare colla legge Calderoli.
      Il lavoro politico dei partiti, in questi mesi, ha portato addirittura a far scoppiare il Pdl ed isolare sempre più FI che pare non se la passi molto bene.
      I fatti sono questi.

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    6. Mah, le ripeto, le sue perlopiù sono cose che ho già sentito ripetere a pappagallo e che non mi sconfinfereranno manco a sentirle ripetermele in Paradiso. Altro che fatti: lei ne cita la versione trinariciuta e infingarda che il PD diffonde da oltre un anno e che milioni dei suoi elettori non manderanno giù mai, anche quanti di loro han fatto finta di adeguarsi, neanche col bastone.
      Che senso ha poi rimproverare a Grillo di non essersi alleato con Bersani quando ci aveva rotto per anni i coglioni col PDL-PDLmenoL da spazzar via e basta. Io, piuttosto, avevo sentito qualcun altro giurare e spergiurare che mai e poi mai il PD - a meno di non passare sul suo cadavere - si sarebbe alleato a Berlusconi, neanche in caso di stallo parlamentare. E lei pure lo sentì bene quel qualcuno, non cianci storie ed usi il suo di cervello.
      Quanto ai governi di larghe intese, non sono un tabù in sé, certo (chi le aveva detto di no?).
      Piuttosto, allearsi è una questione di persone, della loro statura morale e intellettuale, della loro buona volontà, della loro buona fede, della loro onestà, delle loro capacità, di ciò che rappresentano, di chi hanno dietro. Per questa ragione, per favore, lasci stare i morti, ché sentir equiparare Moro a Berlusconi mi fa semplicemente vomitare. E, tanto per precisare, io, ai tempi di Berlinguer, persona per altro di raro spessore umano e politico, stavo più dalla parte di Moro.

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  10. Dottore, mi aiuterebbe a ritrovare quel (o quei) post(s) in cui scrisse dei motivi del suo astensionismo?
    Grazie

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    1. Il primo che mi ricapita tra le mani è questo:
      http://malvinodue.blogspot.it/2012/11/blog-post.html
      ma devono essercene almeno altri tre o quattro.

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  11. " Il pubblico italiano non è fatto solo di intellettuali, la media è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco... È a loro che devo parlare."
    cit Silvio Berlusconi
    Matteo Z

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  12. @Dinamo
    Che dire? Non condivido una sola parola delle cose che scrive, che mi sembrano solo stralunate invettive.
    @Top Ganzo ha avuto la pazienza di replicarle punto per punto, con argomenti che condivido e sottoscrivo per intero.

    Quanto a Marine Le Pen e ai suoi attacchi violenti a Grillo, le propongo quanto scrive l'Huffington Post, giornale autorevole e credibile, non trova?:
    http://www.huffingtonpost.it/2014/04/15/marine-le-pen--beppe-grillo-provocatore_n_5152682.html
    Buona lettura.
    Quanto, "invece", al vivo apprezzamento che Marine Le Pen ha recentemente dichiarato per Renzi, le potrà essere utile quest'altra lettura:
    https://it-it.facebook.com/ilFattoQuotidiano/posts/581863865241263
    Tra duci e 'ducetti' ci si ritrova, sa?

    P.S. Io non ho nessun capo.

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  13. Annamaria
    Lei è una che va in brodo di giuggiole per Di Battista. Mi basta questo, altro che nessun capo (a meno che per capo lei non intenda raziocizio politico). Su Marine Le Pen le ho già scritto, è in campagna elettorale e Grillo attinge dallo stesso elettorato, se lei non capisce nemmeno questo, sono fatti suoi.

    Top Ganzo
    I suoi argomenti sono molto molto più televisivi dei miei.

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    1. @ Dinamo
      Vabbè, lei ha voglia di scherzare.

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    2. Lei sta ripetendo quello che dicono da un anno e mezzo Travaglio, Scanzi, Padellario, Grillo, Casaleggio, i parlamentari cinque stelle e Civati. Cosa vuole?

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    3. Ammesso e non concesso. Uno, due ... siamo in sette.

      Voi - Corrierone, Stampone, Repubblicone, Messaggerone, Foglione, RAI, Mediaset, 2/3 del Parlamento, tutti i partiti meno uno, CEI, C.L., il tutto condito con una bella vagonata di ladroni in carcere o candidati - siete qualcuno in più, parrebbe.

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  14. Voto per Annamaria. Il sig Dinamo può andarsene serenamente a...
    Rp

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    1. Su da buono, torni da dove è venuto. C'è chi potrebbe sentire la sua mancanza.

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  15. A Napoli dicono Jatavenne... Fatti spiegare da Malvino che significa. Con serenità.
    Rp

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  16. Al netto delle meritorie (o meno) interpretazioni di teatro, a mio giudizio lo spot di testa elettorale è stato uno: se vinciamo Napolitano a casa. A chiunque con barlume di conoscenza dei moderni codici del convivere civile secondo delle regole condivise ciò appare nella sua nuda evidenza un nonsense delirante (detto da uno che ha avuto in ultimo il minimo storico di soddisfazione da un'elezione di un Presidente); ma il cuore della questione è come questo spot rappresenti alla perfezione il nucleo dell'approccio di Grillo alla politica, ne è un sintetico ed esaustivo ritratto.

    Lo spot secondo me è stato molto attentamente studiato come arma a doppio taglio: da un lato si è voluto accaparrare una fetta di consenso da quel numero crescente di elettori che ha finito (dopo lungo tempo) per inquadrare Napolitano come artefice e custode di un restringimento di sovranità popolare diretta e quindi, indirettamente, della stasi dei nostri gravissimi problemi. Sentimento comprensibile, a cui Grillo ha voluto dare una più che falsa ed irrazionale speranza, in cambio di una croce. Se la prima lama sarà efficace, e mettiamo che si raggiunga quell'ambito 30% che probabilmente vorrebbe dire primo partito, ecco che Grillo si è preparato la strada per dopo. Ovviamente, come inevitabile, Napolitano resterà lì, ma Grillo avrà un nuovo colpo nell'arsenale: quel 30% verrà fatto passare per un corpo superiore alla Costituzione stessa. Pretesa destinata a cadere nell'anonimato e nell'indifferenza, se non fosse che viviamo una fase dove s'è perso il lume della ragione. Si griderà così ancora più forte contro gli usurpatori, e ci saranno schiere di fanatici che soffieranno, ben presto convinti che è un dogma insindacabile il fatto che Napolitano è ormai illegale, per giunta alla luce di questo voto.
    Non tarderà ad arrivare, probabilmente, qualcuno che rileggendo qualche articolo della Costituzione leggerà "un terzo" laddove vi è scritto "due terzi" e non sentirà ragione, probabilmente invocando la "chiarezza" del testo come prova.

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