lunedì 16 giugno 2014

Quando c’era Togliatti

Tra due mesi ricorre il 50° della morte di Palmiro Togliatti e già si riapre la discussione sulle miserie e gli splendori  della sua figura, secondo i punti di vista. Fin troppo ovvio che il passato si offra come pretesto per parlare del presente, tanto più adesso che la cosiddetta morte delle ideologie spinge i suoi orfani – orfini e affini – a cercare antecedenti nobili al cinismo e all’opportunismo, alla doppiezza e alla spregiudicatezza, del Migliore che gli tocca avere a leader. Operazione complicata, per certi versi dolorosa, e soprattutto a rischio di infortunio. Così per un articolo di Francesco Cundari sull’ultimo numero di Leftwing. Mi ero posto in mente di commentarlo su queste pagine, poi ha vinto la sintesi. 

3 commenti:

  1. Pensando di interpretare il pensiero di molti, 'auspico' il proseguimento oltre il perimetro nazionale della serie che si preannuncia ricca ,altrettanto divertente e possibilmente omnicomprensiva - non è essenziale la quantità di produzione intellettuale, bastano anche pochi quaderni.Con calma, una tantum come defrag antidogmatici.

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  2. Pochi dubbi su chi fosse l'attuale Eliogabalo, mi chiedo, era questo l Augusto che faticavo ad identificare qualche post fa?

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