sabato 8 novembre 2014

Proprio

Fin dall’adolescenza mi accompagna un imbarazzo che col tempo è diventato sempre più tollerabile. Ma forse imbarazzo è termine improprio, e anche tollerabile non rende a dovere. Per farla breve: tutte le volte che sento dei maschi parlare di questa o quella femmina, e con pressoché unanime benevolenza di giudizio, soprattutto quando la benevolenza è espressa in modo particolarmente enfatico, non mi ritrovo quasi mai in quel che dicono. Ma forse ritrovarsi non esprime bene il concetto, e perfino maschio e femmina sono locuzioni inadeguate. Potrei spiegarmi meglio con qualche esempio, forse. Potrei dire di Moana Pozzi: ho visto, e ancora vedo, che tutti le son devoti come fosse una dea dellamor carnale, ma a me è sempre sembrata un pesce lesso, anche un po scotto. Per tenerci nel settore, dico, Luce Caponegro non la surclassava? Ma forse non ho scelto lesempio migliore, potrei raccontare della volta che opposi Françoise Hardy a Rachel Welch – eravano nei primi anni Settanta – e fui sepolto dagli sghignazzi: «Ma che dici? Quella non ha neanche due etti di tette»Potrei stendere un elenco senza fine di casi analoghi, ma mi risolvo a dire di aver passato la vita intera a non trovare convincenti gli entusiastici elogi che praticamente tutti rivolgevano alle grazie di certe femmine che a me non dicevano niente o addirittura sembravano dei veri cessi, e vengo ai nostri giorni, e (mi) chiedo: ma la Madia può a qualche titolo sollecitare fantasie sessuali? e la Boschi, con quel culone basso e quella faccia da cavallo, è bella? e, giusto per tornare indietro a qualche capannello di arrapati della passata stagione, la Minetti era ’sta gran cosa? Insomma, non ci siamo proprio.


13 commenti:

  1. Secondo uno studio Ipros-Mori, gli italiani credono che il 30% della popolazione in Italia sia composta da immigrati (percentuale reale 7%), che i musulmani siano il 20% della popolazione (dato reale 4%), che ogni anno il 17% delle ragazze tra i 15 e i 19 anni rimanga incinta (percentuale reale 0.5%), che le persone più anziane di 65 anni siano il 48% (percentuale reale 21%), che il tasso di disoccupazione sia del 49% (dato reale 12%).
    La discrepanza tra dati reali e percepiti degli italiani è la più alta tra le quattordici popolazioni prese in considerazione nello studio.

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  2. No, intendevo il contrario. Stando a quei dati si direbbe che l'italiano, più di altri, tenda ad avere una percezione ingigantita della realtà se viene sottoposto a pressione mediatica, e allora così come gli immigrati quadruplicano di numero nell'immaginazione dell'italiano, a patto che si parli spesso di immigrazione nei mezzi di comunicazione, allora una donna normale diventa strafiga se appare continuamente in televisione. Quindi stia tranquillo, ne deve fare ancora parecchia di strada per diventare italiano.

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  3. Finalmente qualcuno che la pensa così sulle (presunte) Gran Fighe, talmente Grandi che basta una passeggiata in centro di quel buco sfigato di provincia dove abito per vederne almeno dieci migliori (il sabato 50). Una volta mi hanno hanche bannato un commento in cui dicevo che la Boschi non mi sembra poi 'sta strafiga, e non conteneva certo insulti.

    Già che ci sono, avrei qualcosa da ridire pure su quanto dice la Procellaria: intanto, a parte quello sulle persone anziane che è di facile riscontro, vorrei sapere come sono misurati gli altri dati definiti "reali", ma che nella realtà reale non sono poi così sicuri; inoltre, il dato della media nazionale, foss'anche reale, è appunto una media, che non è affatto il risultato più frequente, e che certamente non tiene conto di realtà locali dove immigrati, minorenni incinte, musulmani e quant'altro siano magari anche superiori a quanto dichiarato. In conclusione, è vero che tendiamo a sovra/sottostimare qualcosa a seconda di come ce la presentano, ma meno di quanto risulta da questo studio, che, per come viene presentato, contribuisce esso stesso a farci sovrastimare questo "problema".
    Che poi gl'italiani siano tra i più creduloni in circolazione, mi sembra evidente, a giudicare da come ci siamo sempre fatti intortare dai governanti, almeno nell'ultimo secolo (e la storia continua, a quanto pare).

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    1. "il dato della media nazionale, foss'anche reale, è appunto una media, che non è affatto il risultato più frequente, e che certamente non tiene conto di realtà locali".
      Verissimo.
      Tuttavia, anche le risposte sono una media, e se il campione è ben fatto la discrepanza tra realtà e risposte si giustifica solo con un errore di cognizione/percezione (altrimenti le risposte di chi vive in zone "sfortunate" vengono neutralizzate da quelle degli altri).

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    2. Per gli approfondimenti statistici ti rimando al sito di Ipsos MORI:
      https://www.ipsos-mori.com/researchpublications/researcharchive/3466/Perceptions-are-not-reality-10-things-the-world-gets-wrong.aspx

      In particolare, in questa pagina ci sono le fonti per i dati che loro considerano come reali:
      https://www.ipsos-mori.com/Assets/Docs/Polls/ipsos-mori-perils-of-perception-2014-sources.pdf

      Senza andare ad analizzare i dati uno ad uno, se le rilevazioni sono fatte seriamente, si tratterebbe di stime statistiche accompagnate da relativa deviazione standard, ottenute con metodologie trasparenti e riproducibili, quindi sarebbero i migliori dati disponibili. Se le rilevazioni invece non sono fatte bene, per negligenza o altro, le si può criticare nel metodo.

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  4. Luce Caponegro, sic! Poi dici che non te la tiri ;-) Uno che la chiama così mi ricorda quel tale che aveva scritto sul cancello del suo parco: "Entrate a vostro rischio! Attenti, qui dentro ci sono dei Corylus avellana!". Io ho una questione in sospeso con quel nome... http://www.weissbach.it/blog/?p=651

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    1. Non ho usato il nome d'arte per il semplice motivo che non parlavo dell'attrice ma della femmina. E non avevo idea che con "quel nome" tu avessi dei conti in sospeso, sennò mai e poi mai t'avrei inferto un così vile colpo.

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  5. Assai beceramente ( m'han fatto maschio eterosessuale, sicchè la volgarita è in re ipsa) osservo che Lei scarta dimolto grasso, specie riguardo alle donne di spettacolo: Moana Pozzi era una bella donna dalle forme proporzionate e dalle gambe lunghe, Raquel Welch invece pure. Riconosco a Luce Caponegro una certa ironia (oggi ahimè perduta) che ne aumentava l'esser sexy, e alla Hardy una buona eleganza intrigante: ma stiamo comunque parlando di donne gradevoli.
    Ecco perché evito ogni commento su Boschi e Madia.
    Stia bene, sempre utile passa di qua.
    Ghino La Ganga

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    1. Bravo Ganga te l'appoggio! Forse il Castaldi era ancora bambino quando Moana partecipò a un congresso radicale. Io ero presente e riuscii a farle alcune fotografie così da dilettante ma mi sorrise ed era molto bella.
      Il problema della Caponegro era l'altezza, troppo bassa. Le ministre invece sono delle finte belle e per di più senza meriti se non le raccomandazioni.
      Comunque la perfezione è rara.
      RP

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  6. Rispetto alla Welch e alla Hardy la Minetti non è una gran cosa,
    ma nell'ambito della "politica" italiana lo era eccome, soprattutto se
    paragonata alla Boschi e alla Madia, che possono piacere giusto a Luca Sofri

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  7. Boh, a me sia la Madia che la Boschi fanno sangue, che vi devo dire, forse proprio perché "normali" e poi il culone non mi dispiace ...
    Anche a me Moana è sempre sembrata un pesce lesso e trovo Luce Caponegro più stuzzicante. Quello che stuzzica (me) è proprio un certo tipo di "normalità" ...
    un po' porcella. In senso buono, eh?
    Massimo

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