giovedì 14 maggio 2015

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«Cultura umanista» invece che «cultura umanistica». «Parliamoci chiari» invece che «parliamoci chiaro». La riforma della scuola spiegata da un piazzista semianalfabeta.

9 commenti:

  1. Vedi, nella postdemocrazia non è richiesta la competenza al capo, delle questioni tecniche se ne occuperanno i tecnici, lui indica il quadro d'insieme e il cammino da percorrere, come Mao.

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  2. Che fa Malvino, va a cercare il pelo nell'ovulo?

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  3. Guarda che si riferiva al Partito Umanista come modello di realtà.

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  4. boh, escludendo la vergogna dei soldi alle scuole private (vergogna, purtroppo, sancita dalla Corte Costituzionale e in diverse occasioni) e un dettaglio che mi sfugge, ovvero la valutazione dei dirigenti scolastici (se dai loro quei poteri diventano manager privati: una bella fetta dello stipendio e licenziabilità deve dipendere dai risultati dell'_istituto_, così magari assumi quello bravo e non il cugino) non mi pare peggio di altre riforme, o dello stato attuale del baraccone dell'istruzione italiana.
    Potevano non farla presentare a Mastrota, ecco.

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  5. È chiaro che un ignorantone del genere non può permettersi che la gente sia più colta di lui; quindi, è ovvio che farà di tutto per creare una generazione di persone che non sanno nemmeno leggere e scrivere. Figurarsi: se qualcuno guadagnasse un po' di cultura forse potrebbe arrivare a rendersi conto di che razza di truffatore sia.

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  6. Napoletone II?

    https://www.youtube.com/watch?v=3T-z2V9xhgo

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  7. Ma non aveva fatto il Classico?
    Stia bene, sempre utile passar di qua.
    Ghino La Ganga

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