martedì 26 maggio 2015

Sull’abolizione della schiavitù (Peter Cited, 26 giugno 1865)

Provo a parafrasare ciò che Pietro Citati scrive sul Corriere della Sera di oggi a commento del referendum irlandese. Lascio pressoché intatto il suo testo (sulla sinistra) apportando solo le opportune modifiche (sulla destra). 


A me pare che non sia necessario alcun commento. 




20 commenti:

  1. Casta' siete ridicoli tu e Citati, confondete i diritti coi contratti. Se un contratto è tra uomo e donna, per definizione, come fa a essere tra uomo e uomo o tra donna e donna? Non è più lo stesso contratto. Chiamalo come ti pare. E se gli cambi il nome non fregherà più nulla a nessuno. Nota che il contratto del matrimonio non è soltanto tra uomo e donna ma c'è anche la legge di mezzo e lo Stato, ovvero la società che lo ha inventato per ragioni ben precise. Saranno ragioni sbagliate e fuori moda? Tutto può essere. Ma non è che avesse ragione Pannella quando diceva AH SEI FROCIO? E ALLORA CHE TI SPOSI AFFA'?

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    1. In altra occasione l'avrei mandata a fare in culo, ma oggi mi sento magnanimo e la degno di una risposta. Lei dice che il matrimonio è un contratto per definizione tra uomo e donna. Bene, esattamente cosa intende dire con "per definizione"? Quale che sia il significato che gli attribuisce, cosa impedirebbe di ridefinire un contratto? Rimarrebbe contratto? E allora perché bisognerebbe cambiargli nome? Sarebbe un contratto ridefinito in termini diversi da come si è fin lì definito. Se poi il contratto prevede per le parti che lo sottoscrivono degli obblighi che sono in tutto simili, indipendentemente dal fatto che la coppia sia di due individui di sesso diverso o uguale, perché dovrebbe chiamarsi in un modo nel primo caso e in un altro nel secondo? Giusto perché a lei disturba che in entrambi i casi si chiami matrimonio? E sarà il caso che se lo faccia passare, il disturbo, imbecille.

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    2. Ogni forma contrattuale è normata a seconda del concetto coevo dei diritti, doveri, e desideri. Anche la schiavitù è un contratto, nato come un contratto di schiavitù stipulato tra un marito e un padre. ça va sans dire, io sarei per abolire il matrimonio tout court.

      Ovviamente non è questo il punto. Il punto è che se tutto va bene tra 50 anni rileggendo Pietro Citati lo rileggeremo come a destra. Nel frattempo diritti e contratti saranno cambiati.

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    3. Sbaglio o per secoli il matrimonio e' stato un contratto tra due uomini, il padre dello sposo o lo sposo e il padre della sposa che aveva per oggetto la vendita di una donna? Se qualcuno va incolpato per avere ridefinito i contraenti del matrimonio sono gli eterossesuali.

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    4. Caro anonimo, non le è mai passato per la mente che concetti come 'tradizione', la 'legge naturale' eccetera sono solo figli del loro tempo?

      Se non lo fossero altro che matrimonio, per trovare una compagna uscirei di casa con la clava.

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  2. A me sembra che la posizione di quanti, come Peter Cited e il suo anonimo sodale, pretendono di insegnare agli omosessuali quali diritti rivendicare e quali atteggiamenti assumere, e fanno ciò in nome di pretese considerazioni esistenziali che, stringi stringi, si riducono a un'estetica tra Querelle de Brest e Priscilla la regina del deserto, possa ben compendiarsi nella celebre espressione "fare il frocio con il culo degli altri".

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    1. Dov'è il tasto "Like" quando ti serve?

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  3. Non capisco perché mi dia dell'imbecille quando se io lo dicessi a lei mi cancellerebbe il testo, ma il punto rimane, non è tanto una questione di diritti individuali ma di contratti sociali. Nessuno obbliga un altro a sottostare alla schiavitù. Quello sarebbe ledere un diritto umano. Qui invece intendiamo non prevedere proprio il contratto in sé a priori non ex post. Se dipendesse da me non sanzionerei a livello civile sociale legale la unione matrimoniale tra due persone dello stesso sesso. Nulla impedisce alle due persone di stare insieme, ciò non di meno . Credo però si debba rivalutare la figura di Pannella che disse: Sei frocio? Allora che ti sposi a fare? A mio avviso colse la questione molto bene. Poi ci sono anche spinose questioni di finanza pubblica se per esempio si ammettesse la reversibilità della pensione per uno sposo dello stesso sesso che nulla ha dato alla società e dovesse ereditare benefici del coniuge senza aver nemmeno donato figli alla patria ma è un caso limite. In conclusione mi pare che questa storia del matrimonio omosessuale sia soltanto fumo negli occhi e basta. Si cerca di farlo passare per un avanzamento dei diritti civili ma in realtà si vuole dare più spazio alla lobby gay che ne ha fin troppo in rapporto alla diffusione nella popolazione, sono quattro gatti ma fanno un gran casino sui media e non se ne capisce il motivo. Che se io saprei che mio figlio mi diventerebbe ricchione, vivo ci faccio mangiare la borsetta! Poi non capisco come mai nessuno ci abbia mai pensato prima a sta storia. Per scoprire che il sole è il centro dell'universo ci abbiamo messo meno tempo, come è possibile? Boh. Comunque il mio non è un discorso religioso ma puramente legale, meno leggi facciamo e meglio è ma so di essere perdente e quindi avremo anche noi i froci che si sposano con il benestare del Governo contrariamente agli auspici di Pannella. eppure sono sensibile all'idea che ognuno pissa fare ciò che vuole senza che lo Stato si intrometta e non capisco proprio sti gay perché insistono tanto. Se si possono sposare tutti allora a che serve. Tra un po' faremo anche i matrimoni uomo cane e donna gatto, chi potrà impedirlo, Malvino?

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    1. Lei usa mezzucci retorici da quattro soldi e mi annoia. Giuro che, se ne usasse di più sofisticati, potrei anche aver voglia di intrattenermi a polemizzare. Prenda la sciocchezza della "reversibilità della pensione per uno sposo dello stesso sesso che nulla ha dato alla società e dovesse ereditare benefici del coniuge senza aver nemmeno donato figli alla patria". Dunque lei prospetta una definizione di matrimonio che sia tale solo per la coppia produce prole? Come faccio a discutere con uno che zampetta in questo modo in logica e, in quanto a grammatica e a lessico, mi scacazza un "se io saprei che mio figlio mi diventerebbe ricchione"? "Tra un po' faremo anche i matrimoni uomo cane e donna gatto": e non deve prima passare per la concessione della personalità giuridica al cane o al gatto? Via, via, si tolga dalle palle, ché, alla luce nella quale appare, "imbecille" era un eufemismo.

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    2. Dott. Malvino mi permetta una piccola puntualizzazione: la frase "se io saprei che mio figlio mi diventerebbe ricchione", errori grammaticali compresi, è una citazione da Vito Catozzo, un personaggio del programma comico degli anni '80 Drive In; è chiaro che i riferimenti culturali dell'anonimo "imbecille" non vanno oltre, bisogna capirlo, magari in fondo teme solo di non poter più fare le battute da caserma sui "froci" che evidentemente lo divertono molto.

      Dink

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    3. Contento lei (fonti comprese)...

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  4. Mah , tanti problemi tra qualche tempo non ci saranno più ! Sta' storia dei diritti dei gay la fanno passare per una conquista sociale ma è un tentativo di certe lobbies di snaturalizzare e indebolire la società occidentale. La quale una volta omosessualizza con un lavaggio costante del cervello spacciato per progresso civile e sociale accelererà la sua corsa verso la decadenza già in vertiginoso avanzamento. Una tale società decomposta e putrefatta sarà preda facilissima per i conquistatori islamici che non dovranno fare altro che cogliere un frutto maturo caduto a terra da solo. L'Europa ha gli anni contati ormai , sarà questione di un paio di decenni al massimo e poi cadrà sotto l'espansione demografica arabo- indo- africana grazie ai cosiddetti migranti e i gay finiranno tutti a penzolare dalle forche come fanno in Iran. Naturalmente trovo la cosa assai rivoltante perchè anch' essi sono esseri umani che hanno diritto a vivere in tranquillità e rispetto ma qui , in occidente, si va da un eccesso all'altro. Il troppo è troppo ! I gay non si rendono conto che vengono strumentalizzati vigliaccamente per fiaccare tutta società europea. Saranno il cavallo di Troia dell'Isis e dei fondamentalisti islamici. Lo vedete anche voi che nelle scuole fanno togliere crocifissi e presepi per rispetto del moccioso islamico di turno che senno' gli piglia un colpo poveretto, mentre alle bimbette è fatto obbligo dai genitori di indossare il velo in classe che senno' si offendono a morte. Quanto credete ci possa volere ancora per la messa al bando dei gay dalla società e la loro condanna ? Abbiamo già consiglieri e assessori islamici in vari comuni italiani ( grazie ai comunisti e al PD ! ). La sinistra italiana pur di rastrellar voti e consensi recita la parte dell'illuminata progressista e accoglie di tutto nel suo seno, ma non si rende conto che sta approntando la ghigliottina per tutti. E gli islamici ,furbi, lo hanno capito da tempo.
    max

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    1. Malvino,contro il fantasma di Vito Catozzo, chiami il fantasma dell' esorciccio!
      Rogra

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    2. Se ho capito bene, la potentissima lobby LGBT sta spingendo per avere pari diritti indebolendo la civiltà occidentale che verrà conquistata dagli integralisti che appenderanno il lobbisti LGBT a una corda.
      Ho capito tutto: non sono omosessuali, sono masochisti. Ah, 'ste perversioni...

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  5. Caro Malvino, sei un autore brillante, ma dispensi decisamente troppo cibo ai troll.

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  6. Complimenti ad "anonimo" per il coraggio delle proprie poche ma ben confuse idee

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  7. A parte il teatrale troll, rimane la sgraziata ambiguità del post...
    Buone cose.
    Luigi Manca

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  8. la capanna dello zio gay

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