lunedì 8 febbraio 2016

[...]

Libertà di coscienza solo sulla stepchild adoption, precisa Beppe Grillo, continuando a dichiarare il falso riguardo al fatto che nella consultazione online del 24 ottobre 2014 non si facesse cenno ad essa, per giunta ricorrendo ad arzigogoli speciosi e truffaldini nel tentativo di difendersi dalle critiche di chi gliel’ha rinfacciato. Resta da capire, tuttavia, perché a un parlamentare del M5S possa essere concessa libertà di coscienza sull’art. 5 del ddl Cirinnà, ma non sul resto: chi stabilisce che sia legittimo negarla sull’art. 1? Il riconoscimento delle unioni civili non era nel programma col quale il M5S si è presentato alle Politiche del 2013, dunque era possibile candidarsi nelle sue liste senza che alcun impegno, neppure implicito, fosse sottoscritto in loro favore: chi in coscienza allora le sentisse inammissibili poteva candidarsi in piena tranquillità. Se bastava una consultazione online a poter pretendere che, una volta eletto, si mettesse la coscienza sotto i piedi, cosa impedisce che un’altra ne venga indetta perché sotto i piedi se la metta pure chi sente inammissibile la stepchild adoption? Più in generale, chi decide nel M5S fino a che punto è lecito coartare la coscienza? 

5 commenti:

  1. "Più in generale, chi decide nel M5S fino a che punto è lecito coartare la coscienza?"

    che esagerazione...per coartare la coscienza ci vuole coscienza, che mi risulta scarsa da quelle parti

    RispondiElimina
  2. Chi decide nel M5S fino a che punto è lecito coartare la coscienza?
    Bah: a me viene in mente Annamaria, per esempio.
    :-D
    Ora smetto, non tema.
    Stia bene.
    Ghino La Ganga

    RispondiElimina
  3. Visto da fuori, dai bordi del mondo, c'è qualcosa che non torna: Dentro Cinque Stelle, a quel che dicono le fonti, i dissidenti "convinti" causa SCA (cazzo possibile che non ci abbiano pensato prima: tutti uniti contro la SCA! tipo malattia, come l'Atassia Spinocerebellare o le Suore di Carità dell'Assunzione) si contano in 5 o 6, più o meno quanto i neocatecumenali PD, tutti già messi in conto a priori.
    Visto da lontano, il voto segreto, le polemiche ignoranti, le notizie impiattate malamente sui media, più del solito fanno pensare ad una pagliacciata recitata da cani controvoglia.
    Venti voti, non so quanto sia complicato perderli, nel PD al dunque, sembrano tutti tenuti solidamente per le palle; la "libertà di coscienza" dei grillini mi pare più vaga di quanto si stimi, cioè uguale al paese: "con tutti li problemi che c'abbiamo, mo' sti froci, che cazzo vonno... numme parla' che mi fija!".
    Il calcolo per le comunali, la stupidaggine dell'elettorato cattolico grillino come giustificazioni o moventi sono esili e ottuse, semmai più rischioso lo sbilanciamento opposto; votando senza fiatare invece, come da consultazione online, i 5Stelle sarebbero risultati trasparenti (nel senso di invisibili) e la farsa toccava ad altri reggerla.
    Grillo non si sta facendo da parte, lo stanno facendo fuori, da dentro.
    Mi do da un lato che devo fare il comico, per poi pontificare subito dopo che siete liberi di fottervene dei diritti di tutti...
    Lui era quello che teneva per i coglioni i parlamentari grillini, ha platealmente mollato la presa.
    P.s. a guidare il movimento rimarrebbero, un "tipo strano" e alcuni personaggi ambidestri che accettano di farsi chiamare "direttorio", intorno, sopra volteggiano in attesa Renzi e gli altri, gracchiando.
    Io per fortuna, vivo lontano. Augusto P.

    RispondiElimina
  4. Dovevano fare l'accordo con Bersani

    RispondiElimina