sabato 6 febbraio 2016

Date tempo al tempo

Martedì 28 ottobre 2014, dalle 10.00 alle 19.00, si tenne la consultazione online degli iscritti al M5S sulla mozione a firma del senatore Alberto Airola avente a oggetto il riconoscimento delle unioni civili, che proprio in quelle settimane si apprestava allavvio delliter parlamentare.
Falso, come oggi afferma Beppe Grillo, che allora la stepchild adoption non fosse in questione: «Se credete che sia sacrosanto concedere dei diritti alle coppie di fatto – recitava il testo della mozione – votate sì. Se credete che dovremmo avere il matrimonio egualitario vi consiglio di votare sì lo stesso, perché questo sarà il primo passo per riconoscere comunque dei diritti alle coppie etero e gay», e qui si precisava: «Tenete presente che il testo sulle unioni garantisce molto le coppie al pari del matrimonio, salvo adozioni ex novo per le coppie omosessuali». Anche riguardo alla stepchild adoption, dunque, si chiedeva un parere su quanto poi avrebbe coerentemente preso forma nel ddl Cirinnà.
Il risultato della votazione fu favorevole nella misura dell84,5% al riconoscimento della unioni civili, comprese quelle tra persone dello stesso sesso, e alla possibilità che una delle due potesse adottare un figlio dellaltra: superfluo dire che questo impegnava tutti i parlamentari del M5S, in forza del vincolo di mandato, caposaldo statutario del movimento, sullesito della consultazione, che sarebbe stata del tutto inutile laddove si fosse ritenuto legittimo che ciascuno esprimesse il proprio voto in piena libertà di coscienza.
Inammissibile meno di un anno e mezzo fa, oggi la libertà di coscienza è benevolmente concessa ai parlamentari del M5S da un Beppe Grillo che evidentemente ne dispone a piacimento, a dispetto della smania di disimpegno dichiarata in dozzine di interviste.
Neanche all’ultimo dei fessi è consentito stupirsi di questo dietrofront: quando perde la sua forza propulsiva, la paranoia avvizzisce in tatticismo. Date tempo al tempo, non dovrebbe mancare ancora troppo: non riuscirete più a distinguere Di Maio da Capezzone. 

17 commenti:

  1. Grillo ha sbagliato. E non è la prima volta.

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  2. E Di Battista a Gasparri. Mi chiedevo quando sarebbe esploso l'ectoplasma fascio-qualunquista pentastellato, il lupetto di Rignano si frega le mani: "la Cirinna' non passa -come avevam pianificato- ed è colpa dei 5stelle che rivela la sua natura, etc, etc..."

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  3. Beppe Grillo è la regola e i beppegrillisti non facciano finta ora di non conoscerla.
    Rogra

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  4. Il paragone Di Maio Capezzone è di un indecenza senza eguali.

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  5. A danno della sua intelligenza.

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  6. Finalmente una mossa, quella di Grillo, che davvero potrebbe creare un serio fastidio politico - per quanto non credo decisivo - al PD; laddove l'eventuale conseguimento di quest'obbiettivo, e la stessa portata di quest'ultimo, giustificherebbero, a mio avviso, il sacrificio degli individui potenziali beneficiari della normativa sull'adozione in questione. Sacrificio relativo, del resto, se si considera che ormai l'orientamento dei principali uffici giudiziari, tra cui la Corte d'Appello di Roma, e da non breve periodo, riconosce il diritto all'adozione in discussione.

    Emilio

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    1. Politicamente è un'ottima manovra. Peccato che il successo elettorale di 'sti cosi si fondi sul 'noi siamo diversi', e questa giravolta è degna di un Cirino Pomicino.

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    2. @Emilio
      Punto di vista interessante, non dissimile da quello esposto, in due analisi fuori dal coro, da Enrico Mentana:
      http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/07/unioni-civili-mentana-lasciare-liberta-di-coscienza-e-non-far-da-stampella-al-pd-e-la-prima-vera-mossa-politica-del-m5s/2440921/
      e da Emiliano Liuzzi:
      http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/07/unioni-civili-su-grillo-non-mi-scandalizzo-la-legge-passera-comunque/2440861/

      Ho scritto a caldo, ieri, che Grillo ha sbagliato. Ma forse il vero errore è stato ondeggiare, e non rivendicare subito ('rivendicare', altra cosa da 'concedere'), da parte degli eletti, la libertà di voto, di scelta e di coscienza che in un libero Parlamento di un libero Stato dovrebbe essere cosa sempre irrinunciabile e indiscutibile.

      Ad ogni modo sono convinta che i 5Stelle voteranno tutti, o quasi, a favore della 'Cirinnà', perché questo mi è sembrato, negli ultimi mesi, il loro orientamento.

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    3. "Ma forse il vero errore è stato ondeggiare, e non rivendicare subito ('rivendicare', altra cosa da 'concedere'), da parte degli eletti, la libertà di voto, di scelta e di coscienza che in un libero Parlamento di un libero Stato dovrebbe essere cosa sempre irrinunciabile e indiscutibile."
      Io questa me la segno.
      Cavoli, se me la segno.
      Annamaria, Lei è strepitosa. Stre-pi-to-sa.
      Grazie di esistere, e soprattutto di scrivere.
      Un caro saluto al padrone di casa, state bene.
      Ghino La Ganga

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    4. Sto cercando la differenza tra Annamaria e Capezzone.

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  7. Ampiamente previste e scontate le due reazioni qua sopra.
    " "La mossa dell'ex comico punta a far esplodere le contraddizioni all’interno del partito di Renzi. E ci fa uscire da un equivoco generato soprattutto da noi giornalisti. I grillini non sono un movimento di pseudo sinistra, non sono compagni che sbagliano. Sono una cosa diversa, non etichettabile"
    Così Mentana, in un passaggio dell'intervista segnalata, che condivido dalla prima all'ultima parola.

    Quanto alla libertà di coscienza, personalmente considero indecente tirarla in ballo (come fanno praticamente TUTTI) quando si parla di voto parlamentare, per il banale motivo che il problema 'non si pone' in un libero Parlamento di un libero Stato.
    Purtroppo noi non siamo già più, da tempo, un libero Stato con un libero Parlamento.
    Scrive Emiliano Liuzzi (da me già citato):" Non so cosa dovesse fare [Grillo], ma non mi sembra un attentato la libertà di coscienza: chiede ai suoi di decidere come vogliono. Cosa che se avesse fatto Matteo Renzi sulle riforme costituzionali, invece di minacciare addii, avremmo raccontato un’altra storia".

    Carissimi, il re è nudo. Ma SOLO Emiliano Liuzzi se ne accorge, e ci ricorda sommessamente che il premier è riuscito a sfigurare la Carta Costituzionale e l'intero ordinamento dello Stato attraverso il plagio, il condizionamento e la paralisi delle coscienze di molte centinaia di parlamentari, e attraverso il silenzio complice e sporco della quasi totalità di un apparato mediatico di regime: lo stesso apparato che si appresta ad "accompagnarci" (s'intende, in piena liberà di coscienza) al libero plebiscito prossimo venturo.

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    1. https://www.youtube.com/watch?v=QJvJG5qcWic
      Rogra

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    2. Signora Annamaria, comincio a sospettare che il suo reale scopo sia quello di rendere simpatico Renzi. Perché a difendere la libertà di voto dei parlamentari ci sarebbe anche la Costituzione, che è cosa tanto differente dal non statuto e dai patti con gli eligendi cittadini-portavoce, ma tanto differente da dire proprio l'opposto. Il tentativo di reintrodurre il vincolo di mandato attraverso una scrittura privata tra il candidato e due signori il cui statuto legale è semplicemente quello di detentori del marchio certificato sarebbe, se preso seriamente, l'affermazione della primazia del diritto privato su quello pubblico, del contratto sulla Costituzione, in una parola la forma più apertamente dittatoriale del neoliberismo da Pinochet in giù.
      Fortunatamente, è difficile prendere sul serio uno che guida ubriaco e un altro che, a sessant'anni, si mette un cappellino sopra la permanente. In confronto, un mancato campione della Ruota della fortuna, per dire, ci fa figura di statista.
      Soprattutto, la fa quando dice che la sua (orrida, ma non è questo il punto) proposta di riforma costituzionale è un punto cardinale del programma di governo sulla cui base ha ottenuto la fiducia in Parlamento, e che sarebbe conseguentemente pronto, in caso di bocciatura, a rassegnare le dimissioni. Voglio dire, sul merito della proposta siamo d'accordo, ma sul rispetto delle prerogative parlamentari siamo su tutt'altro piano rispetto alla libertà di coscienza a intermittenza, che sospetto sia dovuta, nel caso in parola, soltanto a un rigurgito di pregiudizio omofobico. Pregiudizio che è consueto, se non normale, in una persona di una certa età e di non amplissime letture, ma che risulta un po' indigesto quando quella stessa persona pretende di essere oltre e avanti, di far da megafono a chi guarda nel futuro, anzi ci è già e si fa le merendine bio con la stampante in 3D.

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    3. @Urzidil, sulla libertà di coscienza riferita al voto parlamentare mi sono già espressa due volte su questo post, mi auguro in termini chiari.
      Per sintetizzare: considero osceno (osceno, ok?) che se ne debba anche SOLO parlare, come invece,purtroppo, fanno TUTTI. Punto.
      Grillo e Casaleggio la mettono diversamente? Cavoli loro, io non sono per niente d'accordo.
      Non sono esponente né militante del Movimento: sono una semplice cittadina che osserva, come tutti, quello che accade dentro e fuori del Movimento e che decide, di volta in volta, come valutare e come eventualmente votare.
      Alle due ultime tornate elettorali(l'ho sempre detto apertamente) ho votato con convinzione e con piacere per qualcosa che ho percepito come una ventata di freschezza e di pulizia in un contesto politico che era-e purtroppo ancora è-un'unica, indistinguibile, maleodorante fogna.

      Tutto qui. Niente, naturalmente, è definitivo. Continuerò a osservare, a valutare e a decidere, come sempre in piena 'libertà di coscienza', se e come votare qui a Roma. Augurandomi che ci facciano votare, non si sa mai. Fino a non molto tempo fa si ventilava 'anche' l'opzione di rinviare il voto, caso mai quelli della fogna non si sentano pronti.

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