lunedì 11 aprile 2016

Tutto deve essere semplice

Nel caso in cui Giulio Regeni fosse stato ucciso da una cellula deviata dei corpi di sicurezza egiziani – poco importa se infiltrata da agenti stranieri che si fossero posti il fine di creare tensione tra Italia ed Egitto o se espressione di uno di quei settori dellesercito che, per unanime parere degli analisti delle cose egiziane, da tempo tramano per rovesciare al-Sisi – potremmo dire che la sua operazione stia dando ottimi risultati: il caso è allattenzione dellopinione pubblica internazionale come emblematico di un regime sanguinario e gli attriti tra le autorità italiane e quelle egiziane sono arrivati al punto da mettere in discussione, seppure a mero scopo intimidatorio, i solidi accordi di partnership economica che fin qui avevano lasciato a bocca asciutta Francia e Regno Unito.
Potremmo dire sia stata scelta la vittima giusta, la si sia macellata nel modo migliore, nel momento più opportuno, con un accorto calcolo della reazione che lassassinio avrebbe provocato in Italia (soprattutto in relazione a chi dovesse necessariamente esserne il responsabile), dei passi diplomatici che questa avrebbe reso necessari (salvo ricadute su un governo che non poteva, e ancor più non può, permettersele), della necessitata risposta del regime egiziano (nellimpossibilità di ammettere di non avere il pieno controllo dei corpi di sicurezza), dell’escalation che tali elementi avrebbero innescato.
Potremmo, ma quest’ipotesi è liquidabile come «complottista», e quella di «complottismo», oggi, è imputazione che rovina la reputazione in società: l’uomo di mondo, oggi, ama radersi col rasoio di Occam, per porgere dal suo viso perfettamente sbarbato un sorriso beffardo a chiunque azzardi che i complotti sono il pane quotidiano di ogni servizio segreto. Come non detto, era giusto per non dare per scontato quel che è scontato. Giulio Cesare? Si decise di ammazzarlo lì per lì, smettiamola con le malate insinuazioni che dietro ci fosse una congiura, sennò finiamo nel mucchio di quelli che negano lo sbarco sulla Luna? Tutto non può che essere estremamente semplice, deve esserlo, sennò cadiamo nella paranoia: ergo al-Sisi è fesso e feroce, e i suoi hanno ucciso Giulio Regeni, e non ne hanno fatto sparire il corpo perché avevano finito l’acido, oppure no, perché c’era una partita alla tv, oppure perché  via, che importa il perché? Tutto è così semplice: di qua il ragazzo che stringe a sé il gattino, di là il tipaccio col grugno da faraone. Urge che al-Sisi ammetta la sua colpa, sennò prima ritiriamo l’ambasciatore dal Cairo, e poi l’Eni. Perché noi abbiamo una dignità da difendere, e vale più dei 25 miliardi di dollari di interscambio con l’Egitto. Ci facesse affari la Francia, con quel criminale.

8 commenti:

  1. Tutto stramaledettamene ovvio!
    Ma di sicuro avremo la solidarietà di tutto il Mondo Occidentale ; è dal 45 che va vanti così, chissà perché ?

    caino

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  2. Volpi Mi vengono in mente le poche righe che Carlo Ginzburg dedica ai complotti nel suo Storia notturna. L'argomento è pericoloso : soltanto una cultura antropologica e storica potrà far distinguere il complotto verosimile dal complotto palesemente falso, intendo dire stereotipato.

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  3. Mi ripeto: nota così interessante da risultare un'eccellente spiegazione.
    Stia bene.
    Ghino La Ganga

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  4. Non è mia intenzione alimentare l'ipotesi complottista. C'è una domanda alla quale non trovo una risposta: come mai l'Inghilterra non ha preso posizione? Si tratta pur sempre di un "suo" studente e di una sua Università.

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  5. Genuine, blessed, old victorian British hypocrisy, nothing more, nothing less, that's the way of the world et honny soit qui mal y pense.

    N.d.r. Oxford e Cambridge sono state acquistate da emiri e sceicchi arabi e sopravvivono solo grazie a generose ed illimitate immissioni di petroldollari o royal £, se preferite......

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  6. Oggi se ne parla parecchio, e non solo qui (http://www.repubblica.it/esteri/2016/04/14/news/caso_regeni_gli_alleati_della_vergogna-137589432/).

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  7. ma poi pensavo ieri: tutti a dare dello stronzo ad al-Sisi per le reticenze e le supercazzole e ancora nessuno dei nostri alleati storici, mica uno di 'sti satrapi maghrebini, ci spiega cosa cacchio ha colpito il DC-9 di Ustica.

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