lunedì 9 maggio 2016

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Cè da supporre che, se ci fosse stato il quadrumane, il posto a tavola sarebbe costato duemila euro; di Matteo Renzi, invece, cera solo il braccio destro, quello addetto ai lavori sporchi, e la cena ne costava solo cinquecento. Chi cera dice che Luca Lotti è stato perentorio: «Matteo è disposto a perdere anche Roma, ma Napoli deve essere nostra». A questo – dice chi cera – la sguessa della Valente è parsa ancora più volitiva, tanto che di profilo non aveva nulla da invidiare alla prua di Mascalzone Latino. Sul volto dei verdiniani e dei cosentiniani – dice – è passata una rapida espressione di commozione per tanta fiducia accordata loro, ma da uomini tutto dun pezzo lhanno subito affogata in battutacce indirizzate a Bassolino, fra le quali la più divertente è risultata quella in rima con bucchino. Uommene scic e femmene pittate, il Vesuvio guardava, ma molto strafottente. 

3 commenti:

  1. Dotto' ci faccia un pronostico: secondo lei, passeranno le unioni civili, o il boy scout Renzi alla fine troverà il modo per non scontentare l'elettorale cattolico in vista del voto amministrativo?

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  2. Delle unioni civili non frega un tubo a nessuno

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  3. Sono rientrato sabato da una settimana di vacanza a Napoli.
    I popolani (mi hanno spiegato che a Napoli i popolani sono quelli che ti rivolgono la parola anche senza conoscerti) con cui ho parlato mi hanno detto tutti che De Magistris ha fatto un buon lavoro.
    Magari nonostante i clan dei vedini e dei cosentini rivince lui.


    Antonio

    p.s.
    da buon turista non mi sono fatto mancare la visita al miracolo di san Gennaro dove ho visto una anziana signora apostrofare Alfano con un "lo diavolo chiù nir nello posto chiù sant".

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