lunedì 11 luglio 2016

Abbozzo di discorso alla gioventù

L’età, col pesante carico d’esperienza che si trascina sul groppone, dovrebbe temperare l’impeto delle passioni, raffrenarle e raffreddarle, con ciò donando ad esse forma acconcia a rappresentarsi non altrimenti che come ampiezza e varietà del sentire, e invece – scusate il francesismo – manco per il cazzo: si prova, talvolta ci si riesce pure, ma in fondo è al più un dissimulare ben riuscito, tanto meglio se inganna innanzitutto chi dissimula: fatevelo dire da uno che è abbastanza vecchio da poterlo constatare di persona, ma non troppo da doverlo tacere come ultimo tributo a saldo dei tanti errori di cui ogni vita è stracolma: non vi aspettate che la foia vada a languire in raffinate meditazioni estetiche, cari giovinotti, non vi aspettate che il furore svapori in soffice ironia: metterete un po’ di pancia e questo, forse, frenerà l’impeto delle avances alle sbarbine, eviterete, forse, qualche rissa perché non avete più niente da perdere (non date retta ai poeti: si è portati a rischiare di più quando si ha tutto da perdere, è che accade perché non lo si sa), ma sarà tutto uguale ad ora, appena un po’ più nitido, o forse no, appena un po’ più opaco, ma forse nemmeno: soprattutto: scordatevi di poter diventare quello che siete, Nietzsche si era già bevuto il cervello quando lo ha detto: non lo diventerete mai: capirete – piano piano, se sarete fortunati, senno di botto, e quasi sempre sarà troppo tardi, se avrete sfiga – che l’opera è destinata a rimanere sempre incompiuta, pure se doveste arrivare a cent’anni e la vita dovesse esservi venuta a noia o a schifo: siete già quello che siete, e non sarete mai quello che dovreste, non potreste neppure se si trattasse di diventare altro: non fatevi prendere dal panico, ma non cercate di mantenere la calma: soprattutto: non tentatela neppure, l’atarassia, Schopenhauer cominciò a consigliarla solo dopo che una certa Irmgard dalle lunghe trecce gliel’aveva negata: non gliel’avesse negata, sarebbe stato Schelling: insomma: non date retta a chi dice, citando Croce, che l’unico compito dei giovani è quello di diventare adulti: è compito impossibile: si passa dalla gioventù alla vecchiaia senza transizione, per dover constatare che è tutto esattamente eguale (fatta eccezione per la potenza del cazzotto, dell’eiezione spermatica e altri dettagli tutto sommato altrettanto irrilevanti): soprattutto: per constatare che il passare del tempo è – appunto – un passatempo: basta non sprecarci troppo tempo, sennò non ne rimane per prepararsi a...

A cosa serva, l’esperienza, non sarà mai troppo chiaro. Renzi si dice disponibile a rivedere l’Italicum, che fino a prima delle Amministrative era la legge elettorale più bella della galassia, e toccarla sarebbe stato sacrilegio: grida di giubilo dallo sgabuzzino in cui la minoranza interna stava in castigo. Anche il referendum di ottobre non è più l’Armageddon che prometteva d’essere: opportunisti per tara genetica, i radicali si sono inventati lo spacchettamento, e Renzi già fa un pensierino a spacchettare il suo tutto per tutto (torna a casa se ne perde tre su cinque, due su quattro o sarà rivoluzione copernicana anche la sola abolizione del Cnel?). Be’, che c’è da stupirsi? Incazzarsi, poi, a che pro? Niente, dietro quel sorriso che sembra il più bel sigillo possibile da apporre sul trattato di pace permanente col mondo, c’è il sordido augurio che a tutti – a Renzi, a Cuperlo, agli inconsolabili orfani e alle inconsolabili vedove di Torre Argentina – possa venire un cancro in culo. Non letale, piccolino, ma dolorosissimo.

7 commenti:

  1. Quello che ancora non sono riuscito a capire è come mai sia nata una legge elettorale simile. Voglio dire: non c'è nulla di male nel concetto di vae victis. Le presidenziali americane funzionano così: quattro anni fa vinse Obama e nonostante un senato repubblicano è riuscito a fare cose di estrema sinistra, che negli USA vuole dire 'della corrente di De Mita'. Avesse avuto pure il senato dem, non ne parliamo.
    Ma a nessuno dei geni in questione è venuto in mente '"ok, ma se perdiamo le elezioni?" "Tranquillo, siamo davanti nei sondaggi." "Sì, ma prima o poi le perderemo, non le prossime magari" "Oh cazzo".

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    1. condotta che sembra irrazionale ma che in realtà è razionalissima. Un individuo senza scrupoli che abbia il controllo totale del parlamento e che, soprattutto, goda del favore dell' establishment europeo può, nel corso di una sola legislatura, imporre al paese cambiamenti irreversibili. Inoltre, difficilmente il M5S conserverebbe il proprio slancio con 5 ulteriori anni di "dittatura" renziana.

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    2. scusi Malvino, il discorso alla gioventù mi sembrava molto buono, perché l'ha cancellato ?

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    3. @Chissacosera, condivido la sua analisi.

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    4. Troppo fiorito, la maledizione del cancro in culo esigeva immediatezza.

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  2. Ma che non ci lascino prima di aver abolito Equitalia...

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  3. La prima parte del post, se vogliamo, è racchiusa tutta in una frase che Nescio scrive in Storie di Amsterdam: "La vita, grazie a dio, non mi ha insegnato quasi niente".

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