martedì 7 gennaio 2020

Nessuno tocchi Taradash


Non farete fatica a trovare in rete le prove dellindefesso impegno profuso da Marco Taradash in favore dell’istituzione del Tribunale penale internazionale, organo giurisdizionale fortemente voluto dai Radicali come presidio di garanzia nella somministrazione di giusta pena, dopo giusto processo, ai responsabili di crimini commessi in nome e per conto di stati canaglia, altrimenti punibili solo con iniziative arbitrarie, colpi di mano, roba più simile alla vendetta che alla giustizia. Né farete fatica a rintracciare le iniziative che l’hanno visto in prima linea contro la pena di morte, solidale, quando non organico, alle storiche battaglie di un’organizzazione eloquentemente denominata Nessuno tocchi Caino.
Vi avverto, nel cercare potrà capitare v’imbattiate pure in questo:


Qui non fate l’errore di pensare che quell«è bastata» faccia sfregio a Caino col considerare la sua morte una bazzecola o che Taradash non abbia chiara la gravità dell’andare ad ammazzare a casa sua uno che agli iraniani era più caro di quanto negli ultimi tempi Pannella lo fosse ai Radicali. È che di tanto in tanto un tiramento mette in moratoria i principi, ma è questione di attimi, poi semmai un drone iraniano incenerisce Mike Pompeo mentre sta al barbecue nel suo giardino, e i valori tornano valori, la vita umana ridiventa vita umana, la stella polare della giustizia giusta torna a risplendere, eccetera, eccetera. Mai smesso di esser Radicale, Marco Taradash, si può chiudere un occhio su questa piccola parentesi sunnita. 

1 commento:

  1. Senza prendere posizione su Taradash, ma come osservazione a latere re: Soleimani
    Gli iraniani hanno promesso sfracelli e vendette che neanche Attila nel film di Abatantuomo (e con questo ho ammesso quanti anni ho) ma l'unica cosa che si e' vista e' stata l'abbattimento di un aereo ucraino, seguito da scuse e da proteste represse nel sangue contro quello stesso regime che promette vendette. Forse Soleimani (e il regime) non e' cosi' popolare come piace credere a quegli espertoni secondo cui Trump non avrebbe vinto le elezioni e l'Inghilterra sarebbe restata nella UE. Visti i recenti successi tenderei a fidarmi poco dei detti espertoni, e probabilmente Soleimani (a proposito, cosa ci faceva in Irak? ) non e' cosi' popolare.

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