venerdì 14 febbraio 2014

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L’ho scritto tre anni fa e non ho cambiato idea. Oggi la nausea è così forte che non mi va di commentare, sicché mi limito a ripeterlo: «Renzi è la larva che il berlusconismo ha deposto in una delle tante piaghe del Pd».

20 commenti:

  1. L'ho votato Renzi. Ora sono contrariatissimo dell'evolversi bulgaro. Scorgo anche scenari beceri con caduta definitiva di governo ed elezioni abbinate alle europee (ma non credo che neanche questo barlume di sensatezza appartenga a chi dice di governare) col sistema elettorale ripristinato dalla consulta. Mi cadono le braccia e diverse altre cosette.

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  2. Ma no Castaldi, che dici? Lasciamolo lavorare. Vedrai. :-D :-D :-D.

    6iorgio

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    1. Piaghe, piaghe, ed anche infette e maleodoranti, ora anche di più.

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  4. Oh suvvia, ci stanno 170 miliardi di sofferenze che le banche non vogliono pagare, e che le faceva il governino di Lettagonia? Su, che per 170 miliardi la democrazia italiana è stata ben, ben, ben pagata.

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  5. Una tenia democristiana ( volgarmente verme solitario )

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  6. Trovo che di berlusconiano in questa mossa di Renzi ci sia veramente ben poco. Berlusconi non sarebbe mai andato al governo senza un'elezione. Berlusconi non avrebbe mai accettato di infilarsi in un covo di vipere senza guanti, come sta facendo Renzi. Peraltro, penso anche che tra 3 mesi si vota, e se Renzi acchiappasse una legnata sarebbe un'anatra zoppa. Il popolo avrà dunque tempo e modalità adeguate per approvare o respingere.

    Insomma, prenda pure un anti-emetico :-)

    L.

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  7. Eventualmente, Renzi potrebbe essere la larva che l'"italianismo" ha deposto in una delle tante piaghe del Pd.

    Queste piaghe saranno sempre esposte ad ogni tipo di larva finchè non si inizierà a considerare il vero problema.

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  8. - Tu come ti chiami?
    - Luigi
    - Bene, diremo che questa bella idea ce l'ha data Luigi.

    (no, così, sono esercizi di traduzione dal Italiano-Renziano che temo convenga cominciare ad adoperare)

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  9. Il ragazzo è fottuto.
    LB

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  10. Mi permetto di segnalare il bellissimo commento che oggi compare sul blog di Alessandro Gilioli, esemplare-a mio avviso-per pulizia e onestà intellettuale.
    http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/02/14/gli-equivoci-che-si-sono-sciolti/#comments

    Importante anche questo passaggio sugli eletti 5Stelle:
    "Tocca fare il solito disclaimer – “non sono grillino, mai votato M5S etc” – o si può dire tranquillamente che questo sputo in faccia al Parlamento è un po’ più grave dei venti ragazzi che volevano occupare un quarto d’ora i banchi del governo, un paio di settimane fa?"

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    1. No, non è più grave.
      E' una scelta politica scellerata di un personaggio perfettamente a misura dei tempi e di un partito che per storia e costruzione non avrà mai le caratteristiche per guidare manco una bocciofila, ma è una mossa formalmente all'interno di regole procedurali che, piacciano o meno, reggono l'intera baracca da sempre e stanno lì nero su bianco per consultazione di dubbiosi e complottisti.
      Non sono le regole ad essere sbagliate, lo sono le persone che le utilizzano con particolare abilità.

      Viceversa occupare i banchi di un governo, a prescindere dalla durata e dal giudizio che si ha dei promotori del gesto, è una mossa che vìola una serie infinita di procedure già solo quando viene in mente, figuriamoci quando poi viene attuata ed è una scelta che si immagina efficace proprio perché vìola quei regolamenti che, piacciano o meno, temo siano necessari in una sala dove si regola la vita di una nazione.

      A chiarire la maggiore gravità del secondo gesto, chiamiamolo l'assalto, basti la necessità dell'autore di utilizzare la stomachevole definizione di "ragazzi" che viene puntualmente utilizzata quando, per non essere costretti a condannare l'oggettivo, è necessario spostare il giudizio sul soggettivo, che definito Ragazzi vince immediatamente in dote una tolleranza che non chiede più di essere proporzionale al gesto, ma all'esperienza di chi lo compie.

      Renzi non è meno ragazzo di non pochi dei 5S in parlamento, che vengono mielosamente chiamati ragazzi pure se tra loro c'è gente con la barba bianca che pure non ha nulla in contrario a essere identificato con un diminutivo (d'esperienza) a causa di quella che è forse l'unica forma di autovalutazione della quale a oggi si sono dimostrati inconsciamente dotati.
      Se la caratteristica è sufficiente per allargare la manica del giudizio in un caso, per onestà intellettuale dovrebbe esserlo anche nel secondo.
      In quel caso, livellando i promotori a quel punto posizionati al medesimo livello di esperienza, torna a essere enormemente più grave l'occupazione dei banchi del governo.
      Perché il primo agisce per raggiungere un fine personale, deprecabile e e vergognoso quanto vogliamo ma resta un fine che ha vita parallela a chi lo persegue e che quindi può essere risolto con un paio di tornate elettorali, i secondi agiscono per indebolire (nei progetti dichiarati eliminare proprio) l'istituzione, fine le cui conseguenze sopravviverebbero alla storia politica dei ragazzi che eventualmente dovessero riuscire nel progetto.

      Anche se si chiamano banchi quella non è una classe di liceo e quelli non sono ragazzi.

      (mi scuso per la lunghezza, ma 'st'abitudine della stampa condiscendente di chiamarli Ragazzi manda in bestia e sarebbe anche ora che finisse)

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    2. Più grave a me sembra svuotare il Parlamento della sua identità e delle sue funzioni, come si sta facendo da due anni a questa parte, con violazione gravissima del dettato costituzionale secondo cui noi 'saremmo' ancora una repubblica parlamentare.
      Di fatto siamo già una repubblica presidenziale, il cui capo si muove, fa e disfa governi, detta linee politiche ed economiche, nel più assoluto e sovrano disprezzo di un Parlamento mortificato e ridotto a votificio di leggi governative.
      E ancor più grave a me sembra che quando una opposizione -l'unica esistente- prova a fare il suo mestiere in modo del tutto legittimo e previsto dal regolamento, onorando così la funzione parlamentare di controllo ed indirizzo del potere esecutivo, l'opposizione venga disinvoltamente 'ghigliottinata'.
      Quando poi il 'ducetto', come lo definisce 'Libero' (mi dispiace ammetterlo, ma oggi il titolo migliore era il suo), progetta di cancellare "di fatto" il Senato per poter meglio esercitare un potere autoritario e togliersi dalle scatole un controllo parlamentare sentito come 'intollerabile' (in questa insofferenza il ducetto e il buon Berlusca sono proprio identici) a questo punto converrebbe davvero chiedersi che cosa è 'più grave' e se non ci sia da preoccuparsi "molto" per la svolta autoritaria in atto.
      "Carri armati per le strade", come ironizzava Malvino qualche giorno fa?
      Ma no, Mussolini non ne ebbe bisogno.
      Le cose si possono fare anche 'così': con ordine, con moderazione, con responsabilità, rispettando educatamente i banchi, le suppellettili e i tetti del Parlamento.

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    3. Considerato che il Movimento, dal quale nemmeno troppo velatamente mi sembra tu arrivi, lo svuotamento delle funzioni e delle identità del parlamento ce l'ha come obiettivo così fondante da averlo messo direttamente nei punti di quella roba che qualcuno riuscì persino a chiamare programma ("Obbligatorietà della discussione parlamentare e del voto nominale per le leggi di iniziativa popolare" + esito dei voti nel parlamento elettronico vincolante per il voto dei parlamentari + "Referendum sia abrogativi che propositivi senza quorum" = mi dici a che serve il parlamento?), attraverso la sua sostuzione con una versione social in mano ai commentatori naturalmente molto intelligenti che via whatsapp nel luminoso futuro pentastellato potranno legiferare senza intermediari, ci vuole un bel coraggio a sostenere che in questo caso si tratti del sempre caro motto "A brigante brigante e mezzo" come vorresti far intendere e come sempre si cerca di far apparire per nobilitare le gesta di un carrozzone che di nobile (anche nel senso conflittuale del termine) non ha né avrà mai nulla nemmeno se riuscirete a citare l'intera produzione di aforismi Gandhiani.

      Ma nulla di nuovo comunque, è null'altro che il solito procedere arraffazzonato che un giorno chiede al PdR di intervenire, quello dopo e se l'intervento non è gradito gli chiede di restare nei suoi ranghi, un giorno cerca di assalire la Boldrini e il giorno dopo ne invoca l'aiuto come da ruolo, ieri il parlamento era superfluo basta una connessione ad internet e la terza elementare per fare una finanziaria e oggi diventa baluardo da proteggere con lo stesso corpo contro coloro che ne vogliono svuotare le funzioni.
      Come si dice "tutto si tiene", anche senza arrivare a scomodare l'Orwelliano Bispensiero che pure pare realizzatosi come forse nemmeno lui avrebbe immaginato.

      Comunque, giusto per mettere un paio di puntini sulle i, il tuo arrivare da quella zona voti non è dimostrato tanto dal coraggio di definire fortino da difendere ciò che gli stessi che elogi definiscono superfluo, quanto dalla solita memoria pentastellata che vede la cultura storica non andare più indietro di due anni e cioè dal momento della discesa in campo del luminoso movimento.
      Che il parlamento sia stato sostituito dalla decretazione è una situazione che dura da talmente tanto tempo che il cavaliere ne fece persino annuncio programmatico, quando dopo aver annunciato che avrebbe governato usando come faro il compiacimento della chiesa ci aggiunse che la decretazione sarebbe stata la sua unica forma di governo come poi effettivamente fece.
      E stiamo parlando di annuncio di uso ordinario di strumento nato per situazioni straordinarie che passò senza che nessuno quel giorno battesse ciglio, giusto per capire quanto l'inutilità parlamentare sia ormai entrata nel dna dell'italiano e quindi quanti anni siano serviti perché ciò avvenisse.
      Ora tutto sta a capire se dopo tanti anni di lenta ma costante e efficace demolizione, a restituire al parlamento le sue funzioni e la sua importanza possa essere una compagnia di giro che ha messo direttamente nel programma la sua inutilità superando quindi in curva persino chi quella demolizione la portò avanti con tenacia e convinzione.
      Secondo me no, secondo te sì, non abusiamo ulteriormente della pazienza del padrone di casa e salutiamoci qui.

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    4. le argomentazioni di bruno non mi convincono, secondo me ha ragione annamaria

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    5. Bruno,applausi .
      Rogra

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  11. Se i grillini fossero più svegli,a mio avviso, cavalcherebbero l'onda per veloci elezioni - subito dopo l'approvazione della legge elettorale, anche con il loro determinante contributo - per poi giocarsi il tutto per tutto per arrivare al ballottaggio. A quel punto sarebbero matematicamente al governo (PD e Forza Italia non si sosterrebbero mai, perlomeno il loro elettori..)

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    1. il suo ragionamento presuppone che vogliano davvero governare. I loro svegli capi invece, secondo me, sanno benissimo che ululare alla luna dall'opposizione è facilissimo, prendersi carico di un paese no. Perchè ciò che è uno spreco per me è uno stipendio per lei, e viceversa. In quel momento cadrebbe uno dei mantra grillini, ovvero che esiste un bene universale e superiore a cui tutti devono essere proni. Non esiste un 'bene' universale, esiste solo un contratto sociale figlio dei tempi e delle circostanze.

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  12. comunque sappiamo benissimo entrambi che se, per puro caso Renzi dovesse fare bene - con la maggioranza che si ritrova, credo sarebbe impossibile anche a un Roosevelt, ma il caso è beffardo -, gli italiani di dimenticheranno la non elezione, le sparate, il chiodo, la De Filippi, Berlusconi Verdini eccetera (i contenuti o la loro mancanza no, non li vedrebbero manco se ci sbattessero il naso).
    Per riuscire a fare cazzate immonde e campare politicamente vent'anni gli manca qualche TV.

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