Ieri è
stata «una giornata particolare» e con le virgolette alludo al film di Ettore
Scola (Italia, 1977), alla Roma del 6 maggio 1938 stracolma di folla festante
per la visita di Adolf Hitler, evento storico anche quello. Non si parlava d’altro,
proprio com’è accaduto ieri, e anche in quel caso s’ebbe gran spreco di
retorica, mastodontico servizio di sicurezza, gerarchi in prima fila, entusiasmo
alle stelle. Ieri, come 76 anni fa, non c’erano mura che potessero ovattare l’orecchio
alla stentorea cronaca in diretta della solenne buffonata: gli altoparlanti del
regime raggiungevano anche chi avesse voluto perdersela. Analogia bislacca, penserà il lettore, ma
ieri, da laicista, io mi sentivo nei panni che nel film di Ettore Scola erano
indossati da Marcello Mastroianni. Se avete visto il film, rammenterete: in
quegli anni il culto della virilità non era meno severo con gli omosessuali di
quanto la dittatura lo fosse coi dissidenti politici, e gli uni e gli altri
finivano al confino, entrambi marchiati a fuoco come «disfattisti» – da
oppositori di un partito che pretendeva la coincidenza con lo stato e con la nazione
o da disertori della campagna di incremento demografico, non faceva poi tanta
differenza – e Marcello Mastroianni interpretava un nemico della Patria alla
vigilia della sua partenza per quella che qualcuno, una settantina d’anni più
tardi, avrebbe definito una «villeggiatura», per le sue «tendenze perverse»,
che già gli erano costate la perdita del lavoro. Analogia davvero bislacca,
dunque, convengo. Ma fare della canonizzazione di due papi una celebrazione da
dover seguire a tutti i costi, salvo che tapparsi in casa e chiudere ogni
canale di comunicazione col mondo esterno, non è da paese totalitario?
Sì, in effetti il paragone è forse un pò tirato. Suppongo che ieri,spazio permettendo, una passeggiata sul lungo Tevere - adiacenze Castel S.Angelo -, con un cartello laicista trionfante la scritta ' w la figa ' ,non avrebbe incontrato nè contrasti nè particolari censure.
RispondiEliminaper ogni marcello quanti alberto ci sono? ma alle elezioni cambiamo tutto, no? alle prossime, come sempre.
RispondiEliminaBeh, ieri sera io e mia moglie cominciavamo a preparare per la cena e io con piglio autoritario ho rivendicato il telecomando dicendo 'Adesso basta cartoni animati, vediamoci un TG!'
RispondiEliminaDopo 10' ho implorato i bambini di rimettere su Spongebob.
Dimenticavo: oggi non sarà molto dissimile, almeno per quanto riguarda l'informazione.
RispondiEliminaCi saranno servizi su "il giorno dopo", commenti vari (ovviamente senza voci fuori dal coro), considerazioni sui commenti, curiosità, note di costume e chincaglieria varia.
Almeno 1/4 di ogni TG avrà la faccenda come argomento.
"Ma fare della canonizzazione di due papi una celebrazione da dover seguire a tutti i costi, salvo che tapparsi in casa e chiudere ogni canale di comunicazione col mondo esterno, non è da paese totalitario? "
RispondiEliminaDecisamente sì. Con la complicità di televisioni da tutto il mondo.
Per me è stata una giornata pesante, quasi da disperazione.
La mia sensazione sempre più forte, però, è che "tutta" la comunicazione funzioni oramai in questo modo.
L'evento di ieri è stato solo un po' più invasivo e appariscente, ma l'informazione che ci viene somministrata, in tutti i campi, è di questo tipo: un'informazione da cui difendersi, soffocante e a senso unico.
L'informazione usata come manganello mediatico.
"Narciso vittimista"
RispondiEliminaMarco Antognozzi
Lei ha la non rara virtù di stare appiattito sul testo, caro Antognozzi. In altri termini, direi che prima di scacazzare il suo commento le converrebbe rileggere due o tre volte.
EliminaPensi, Dottore, che abito a due passi dai Palazzi Federici (il complesso in cui fu girato il bel film da lei citato) e ieri, passando davanti a quello che durante il Ventennio era il cinema (e che oggi è un supermarket), ho fatto la sua stessa analogia. Buffo, no?
RispondiEliminaIo guardavo su Focus TV un documentario sugli alieni. E devo dire che era molto più credibile di quello che si sentiva da Roma!
RispondiEliminaVogliamo parlare di tutte le pompe che vengono quotidianamente tirate al papa e ai membri (per l'appunto) del suo clan dai vari presentatori di Tg e di altri programmi Rai, tipo Fabrizio Frizzi ne "L'eredità"?
RispondiEliminaRoba che stenderebbe Rocco Siffredi.
LB