Sarà
davvero interessante sentire dal professor Giovanni Agosti e dalla neodottoressa Cristina Moro,
venerdì 13 giugno, all’Istituto Italiano di Cultura di Londra, quali siano le
prove che consentirebbero per le due tele conservate nella Villa San
Remigio, a Verbania, la certa l’attribuzione alla mano del Veronese. Si tratta
di due figure allegoriche raffiguranti la Scultura e la Geografia, finora
attribuite alla scuola del grande pittore del Cinquecento, che era solito
firmare le sue opere: queste due non lo sono e, almeno dalle indiscrezioni che
trapelano, parrebbe che la nuova attribuzione trarrebbe forza dalle concordanze
che esse mostrerebbero con altre due tele, in questo caso sicuramente dipinte
dal Veronese, conservate al Los Angeles County Museum of Art, però raffiguranti
Averroè e Tolomeo.
Concordanze, dunque, che non sarebbero strettamente relative
al tema, ma naturalmente questo è irrilevante. Rilevante, invece, è il fatto
che queste concordanze siano inafferrabili al raffronto degli elementi formali. Anzi, è proprio dall’accostamento dei pochi analoghi che nelle tele di Verbania si evidenziano numerosi momenti di impaccio nello sviluppo dei panneggi e nella resa degli incarnati, del tutto assenti in quelle di Los Angeles. Più ancora del tratto, poi, risulta evidente un notevole scarto di qualità, tra le une e le altre, nell’uso del pigmento per dare profondità e rilievo alle masse, sicché parrebbe essere stata del tutto trascurata la lezione di Marco Boschini (1613-1704), che del Veronese ci dice:
A fronte di tali perplessità rimane la curiosità, dunque converrà aspettare l’appuntamento di venerdì. D’intanto, non ci resta che prendere per buone le dichiarazioni dell’Agosti: «In
questa storia non c’è alcun gusto dello scoop per lo scoop, non c’è voglia di
sensazionalismo. C’è il frutto di un gran lavoro, di ricerche condotte seriamente
da una studentessa attenta alla storia della cultura» (Corriere della Sera, 8.6.2014). Sì, perché il «gran lavoro» della Moro è una tesi di laurea e le «ricerche condotte seriamente» prendono le mosse, come si è detto, dalle analogie colte tra le tele di Los Angeles e quelle di Verbania. Ma non è tutto, perché «poi – aggiunge Agosti – c’è una convergenza di istituzioni pubbliche che hanno
concorso per ottenere un unico scopo: accertare la verità intorno a quelle due
opere». Qui, sul fatto che la «verità» possa chiamare a garanti le «istituzioni pubbliche», le perplessità aumentano, perché non è la prima volta che l’attribuzione di una crosta a un grande nome viene avallata per ragioni che oltrepassano la ricerca del vero.
Poi, passa il tempo, e del Veronese non sembrano più essere né Il ragazzo con levriere, né la Deposizione. Considerazioni oziose, probabilmente, ma rammentiamo che Villa San Remigio era fino a poco fa nella lista dei beni pubblici alienabili e sul Corriere di Novara dello scorso 10 marzo il
presidente del Consiglio Regionale, Valerio Cattaneo, commentava: «Questa
scoperta rilancia Villa San Remigio, che, in modi e tempi da definire una
volta individuate le fonti di finanziamento, potrebbe diventare meta
privilegiata di turismo culturale e d’arte».
Non ci resta che attendere.
Notevole.
RispondiEliminaSempre utile passar di qua, stia bene.
Ghino La Ganga
Agosti lo vediamo molto attivo di questi tempi, sempre sulle attribuzioni sempre con lo stile al limite di cui riporti qui. Ne parla il Corriere http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_giugno_10/quel-luini-non-autentico-scontro-ambrosiana-palazzo-reale-06675eea-f078-11e3-8df9-8d756b6c329d.shtml
RispondiEliminaAgosti lo vediamo molt attivo di questi tempi, sempre sulle attribuzioni, sempre con un stile... diciamo limite. Il Corriere parla di un'altra vicenda - squalliduccia - che lo vede coinvolto http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_giugno_10/quel-luini-non-autentico-scontro-ambrosiana-palazzo-reale-06675eea-f078-11e3-8df9-8d756b6c329d.shtml
RispondiEliminaCaro Malvino, grazie. Per alcuni minuti mi ha coinvolto in una questione interessante. Che ricolloca nelle adeguate (e miserabili) proporzioni i problemi che appassionano al momento la stampa e i blog: i ripensamenti della Spinelli, i conflitti dei delfini berlusconiani, le scelte di Prandelli, le confessioni dei ladri veneziani, le "rivoluzioni" livornesi, e il fascino di Lady Matacena.
RispondiEliminaPosso ricambiare il piacere che mi ha dato?
http://tinyurl.com/l9qtvux
Tutti Bravi a dar scredito, tanto per riempire un blog... che blog nasce e blog rimane (tutti bravi anche a fare i blog). ma poi ti svegli e scopri che nella vita non hai combinato mai nulla, perchè hai passato il tempo a screditare e a riempire le pagine bianche di un blog... magari pure con parole che se fossero scritte anchesse in bianco, sarebbero più concrete... perchè invisibili.
RispondiEliminaUno Qualunque.
Caro Malvino, su una cosa devo dire concordo. Con il titolo.
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