martedì 27 gennaio 2015

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Non ha senso ricordare la Shoah ogni 27 gennaio senza aver ben chiaro chi siano quelli che oggi compirebbero lo stesso crimine, o lascerebbero si compisse, poco importa quanto soddisfatti o quanto indifferenti, tutt’al più cavillando se siano stati sterminati ebrei, giudei o israeliti. Dura da millenni, cambiano le facce, i moventi dichiarati e quelli reali, soprattutto cambiano i metodi, l’antisemitismo si fa mimetico, ma il tentativo di annientarli non cede. Senza aver ben chiaro chi siano, è meglio non commemorare niente.  

3 commenti:

  1. Lo si sa da sempre. Cambiano le facce, le ragioni, i metodi, ma l'uomo no. Solo quando nel mondo a tutti gli uomini sarà riconosciuta la dignità umana, ecco, solo allora si potrà dimenticare (lo so.. utopia).

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  2. È cambiata la disponibilità dell'agnello a farsi sacrificare. Questo è l'unico cambiamento che impedisce che la storia si ripeta.

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