Non
ha senso ricordare la Shoah ogni 27 gennaio senza aver ben chiaro chi siano
quelli che oggi compirebbero lo stesso crimine, o lascerebbero si compisse, poco
importa quanto soddisfatti o quanto indifferenti, tutt’al più cavillando se
siano stati sterminati ebrei, giudei o israeliti. Dura da millenni, cambiano le
facce, i moventi dichiarati e quelli reali, soprattutto cambiano i metodi, l’antisemitismo si fa mimetico, ma
il tentativo di annientarli non cede. Senza aver ben chiaro chi siano, è meglio
non commemorare niente.
Lo si sa da sempre. Cambiano le facce, le ragioni, i metodi, ma l'uomo no. Solo quando nel mondo a tutti gli uomini sarà riconosciuta la dignità umana, ecco, solo allora si potrà dimenticare (lo so.. utopia).
RispondiEliminaÈ cambiata la disponibilità dell'agnello a farsi sacrificare. Questo è l'unico cambiamento che impedisce che la storia si ripeta.
RispondiEliminae chi sono?
RispondiElimina