Ogni
volta che c’è da mandarne uno nuovo al Quirinale, è sempre la stessa storia: da
chi ha il pieno controllo su consistenti pacchetti di deputati e senatori a chi
non controlla bene nemmeno i propri sfinteri, tutti a puntare su un Presidente
della Repubblica di proprio gradimento. È umano, sia chiaro, ma l’esperienza
insegna che questo genere di scommessa è quasi sempre persa in partenza, e
tuttavia nessuno sembra capace di rinunciarvi. Non io. Fosse per me, ad
esempio, previo ritocco dell’acconciatura, al Quirinale manderei Luciano
Canfora, ma su di lui non scommetto neanche un euro, neanche avanzo la
proposta: un Presidente della Repubblica deve rappresentare l’unità nazionale e
un paese come questo non può affatto essere rappresentato da una persona tanto intelligente,
retta e signorile. La mia proposta è un’altra, ed è proposta che invece di
rincorrere i miei gusti personali vuol essere un concreto aiuto a chi tra
qualche giorno sarà chiamato a decidere: propongo Francesco Rutelli, che non ho in alcun
conto, né come uomo, né come politico, ma che – qui e ora – mi sembra il
candidato perfetto. Bella presenza. Cattolico. Amico di quasi tutti, ma non troppo. Mai avuta un’idea in vita sua, il che infonde tanta serenità. Da qualche tempo ai margini della vita
politica, il che fa tanto super partes. Uno splendido pendant tra due corazzieri, pensateci.
Insomma, signori deputati, signori senatori, rinunciando ad ogni personale gradimento, pensando unicamente al bene supremo della nazione, io propongo lui. A chi di voi avesse qualche dubbio faccio presente che, a
differenza di Romano Prodi, Giuliano Amato, Pietro Grasso e tutti gli altri
nomi che circolano in questi giorni, Francesco Rutelli sarebbe capace di
starsene buono buono per sette anni, tra vasellame e arazzi, senza colpi di
testa o entrate a gamba tesa. Pensate, poi, a una first lady come la
Palombelli.
Sì, potrebbe starsene buono. Oppure potrebbe cercare di farsi venire delle idee a forza: ci hai pensato?
RispondiEliminaAllora tanto vale un bell'orsetto di peluche. Ma forse perchè era un radicale, nostalgia dei bei tempi, no, non credo proprio.
RispondiEliminaCastaldi: Ailoviù!
RispondiEliminahttp://youtu.be/Lp2uDyzxP6g
6iorgio
Io proporrei Valentina Nappi. Lei sarebbe entusiasta, circondata da 1009 cazzoni.
RispondiEliminasarà Severino ex gov.Monti
RispondiEliminaCanfora ha anche il dono della fortuna, infatti ha avuto un figlio così brillante che ha percorso una carriera universitaria brillantissima e credo nello stesso dipartimento del papà.
RispondiEliminaPer il Quirinale biografie dei veri papabili più dettagliate,p.f.. Rutelli: elementari dalle suore di Nevers all'EUR - scolaro modello e attore in erba interpretando S.Agostino - liceo al Massimo, gesuiti, poi contestatore passato al Socrate, statale (buona borghesia romana, chi le ricorda Castaldi?). All'epoca la divisa dei sinistri era l'eskimo e la borsa di Tolfa, Francesco girava in cachemire. A scuola si faceva chiamare Checco, laureato forse sì forse no. Lavoro part time nello Studio di famiglia, condirettore con Cassola alla direzione dell'Asino,rivista antimiltarista. Scrive al ministro Ruffini " Stai boicottando la legge sull'obiezione, dunque io non farò più il servizio civile e ti annuncio che dovrai sbattermi in galera " Lo scrive in Piazza della Libertà. E' bastata questa lettera per evitare la naja. Lo Stato Maggiore della Difesa non risponde sul quesito per la legge sulla privacy. Nel '73 entra nel Partito Radicale accolto da Marco a braccia aperte.
RispondiEliminaGioca bene a tennis, Panatta lo affiancò in un doppio contro il sindaco di Mosca e un maestro russo : "Ha una buona impostazione classica. Alla Federer per capirci."
L'anagramma di "Pane e cicoria" - il suo slogan di battaglia - è Acre pacione.
Perfetto.
Prof.Canfora: il dott.Castaldi soffre di una intensa attività onirica. Sarebbe il secondo comunista al Quirinale, mai dogmatico e preparato quanto il primo. Da valutare la brillantezza del figlio e l'eventuale nepotismo.
Passa Prodi, sig.ra Lagarde e Xi Jinping supporters.
A me Rutelli non dispiacerebbe, davvero.
RispondiEliminaInsomma, se mi costringi ad essere azzannato o da uno squalo tigre (Prodi, AMATO! Grasso) o da un volpino (il nostro) scelgo il volpino.
Italia: paese europeo che per nominare il proprio presidente della repubblica deve frugare nella discarica.
RispondiEliminaLB
"Bella presenza. Cattolico. Amico di quasi tutti, ma non troppo. Mai avuta un’idea in vita sua, il che infonde tanta serenità. Da qualche tempo ai margini della vita politica, il che fa tanto super partes."
RispondiEliminaCasini. Tra l'altro, Azzurra è più figa di Barbara.
No, paragonare la Palomba a Buzzurra Caltagirone è come assimilare la pizzeria da Michele al gusto gommoso di Pizza Hut
EliminaGiachetti for President!
RispondiEliminaRogra
è perfetto !
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