Sarà
il Giubileo straordinario annunciato a sorpresa da Bergoglio a mettere in
ginocchio Roma, non l’assalto delle milizie del Califfo, che peraltro ha avuto
la buona educazione di darne avviso con largo anticipo, perché non è
necessario, qui, spiegare quale impatto abbia a comportare un evento del genere
per una città che vanta uno sviluppo urbanistico tra i più disordinati al
mondo, una cronica debolezza delle sue infrastrutture, un debito che ammonta a
svariati miliardi di euro, basta riandare con la memoria a 15 anni fa, al
Giubileo del 2000, che era ordinario, e dunque poté godere di un minimo di organizzazione
e, già che di crisi economica non tirava ancora aria, di un vero e proprio fiume
di denaro pubblico, col quale la politica italiana comprò per sé dal Vaticano un
bel pacco di indulgenze: basta proiettare l’immane bordello che fu il Giubileo
del 2000 sulle condizioni odierne, levando soldi e programmazione, aggiungendoci
qualche milione in più di pellegrini, visto che questo papa è tanto, ma tanto,
tanto simpatico.
E il signor sindaco? Prontamente: «Siamo pronti». Se ne prenda nota.
Anche Bergoglio è un califfo. Come i suoi predecessori continua a devastare questo paese con l'aiuto di fiancheggiatori statali.
RispondiEliminasta già passando all'incasso
RispondiEliminaSono d'accordo.
RispondiEliminaLa trovata dell'animatore turistico argentino mi ha ricordato il colpo di teatro di Ken Lay e Jeff Skilling durante una delle ultime convention Enron: per tenere su la baracca ancora qualche tempo, indussero i dipendenti ad investire tutti i loro fondi pensione in azioni della società.
Tra l'altro, era proprio nell'anno 2000 o giù di lì.
Sempre utile passar di qua.
Stia bene.
Ghino La Ganga
Straordinerio il TG1. Prima il gesuita mascherato (male) da francescano che annuncia un giubileo della misericordia, senza fini economici (MADDECHE' AOH ?) poi le interviste a tutti i commercianti di Roma che fanno già i calcoli sull' aumento di fatturato
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