Di
solito non ne azzecco mai una, è che la realtà si rivela sempre
peggiore delle mie più pessimistiche previsioni, sarà che non sono
mai abbastanza pessimista, o che vedo nero quel che è rosa, perché si sa che questo è il migliore dei mondi possibili, e sono io che non apprezzo l’eccezionalità italiana, insomma, provo a immaginare come andrà
stavolta, sapendo bene che sarò comunque smentito. L’astensionismo
sarà altissimo, poi invece non lo sarà affatto, perché venti euro
tornano utili a un sacco di poveracci, ma pure questa è una
previsione, e allora è probabile che sarò smentito, e
l’astensionismo
sarà altissimo. De Luca vincerà, poi invece stravincerà, anzi no,
ci sarà la sorpresa di un Cinquestelle alle stelle, ma avendolo
previsto non sarà così, e vincerà Caldoro, anche se solo per due
voti. Sarà un 6 a 1, anzi, un 5 a 2, però non è detto, perché i
veneti non sono migliori dei liguri, e allora il 7 a 0 ha le stesse
probabilità del 3 a 4, e insomma, delle due una, Renzi ne esce come
Eliogabalo, tutt’è
vedere se come l’Eliogabalo
portato sugli scudi o quello fatto a pezzi gettati nella Cloaca
Maxima. Previsioni estreme, dunque è più verosimile che perderà un
pochino, ma terrà, però anche questa è una previsione, dunque è
destinata ad essere smentita. D’altronde
corrono voci, anzi bisbigli, anzi sondaggi, che la base del Pd
prepara un ribaltone, e che quella forzista si rivelerà più in
forze di quanto si possa immaginare, per non parlare della Lega che
sfonderà perfino in Puglia, dove non so neppure se si presenta. Gli impresentabili? Tutti eletti, anzi no, non ne sarà eletto neanche uno, cioè qualcuno sì, qualcuno no. In ogni caso è certo che lunedì ci sarà un terremoto, o un lento e quasi impercettibile bradisismo, sennò tutto tranquillo, e passeremo al calcio e alla cronaca nera, che risaputamente danno più soddisfazioni. Esiti improbabili, perciò possibili, ma, avendoli previsti, chissà, tutti impossibili.
Mi pare che siano previste tutte le alternative, un vero sondaggio attendibile.
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