Da
qualche annetto guardo a Giuliano Ferrara come al maglione che si è
usato per anni, che per anni poi si è tenuto nell’armadio senza
indossarlo più, e che, dopo essersi salvato due o tre volte dal
bustone lasciato fuori l’uscio per quelli della Caritas, si rivela
insuperabile come straccio quando si passa il Sidol all’ottone
di casa. Poi c’è che strofini e rivai con la mente a bei tempi
andati, quando lo straccio era un maglione... Insomma, lucidi
l’ottone, ma è pure l’occasione per pensare a come passa il
tempo, a come tutto perde forma e colore.
Questo
pensavo, oggi, leggendo Il Foglio. Sempre stato alpaca –
pensavo – però a distanza poteva pure sembrare cachemire, e ora
guarda cosa è diventato: un cencio intriso di robaccia puzzolente e
acida. E sì che un tempo ’sta sofistica era d’un soffice, ma
d’un soffice... Ora può tornare buona solo a spremere un po’
d’olio di gomito.
Ce l’aveva col «carattere intollerante delle reazioni di chi si fregia con esclusivismo mal riposto dell’etichetta di laico e di progressista», Giuliano Ferrara, in pratica aveva digerito malissimo che il Family Day non avesse spaventato nessuno, anzi, avesse fatto tanta pena a più d’uno. «I manifestanti di San Giovanni – lamentava – sarebbero una retroguardia del pregiudizio, un’orda medievale (e “medievale”, come pensano indistintamente tutti gli ignoranti, vuol dire qualcosa di malamente, qualcosa di oscurantista che resiste al bagno di luce e di buone pratiche e felici pensieri che sono il prodotto dei tempi moderni)...».
Ce l’aveva col «carattere intollerante delle reazioni di chi si fregia con esclusivismo mal riposto dell’etichetta di laico e di progressista», Giuliano Ferrara, in pratica aveva digerito malissimo che il Family Day non avesse spaventato nessuno, anzi, avesse fatto tanta pena a più d’uno. «I manifestanti di San Giovanni – lamentava – sarebbero una retroguardia del pregiudizio, un’orda medievale (e “medievale”, come pensano indistintamente tutti gli ignoranti, vuol dire qualcosa di malamente, qualcosa di oscurantista che resiste al bagno di luce e di buone pratiche e felici pensieri che sono il prodotto dei tempi moderni)...».
E qui mi fermo, come se un buco nello straccio
avesse infilato la maniglia che andavo strofinando, perché, nel commentare la
manifestazione di piazza San Giovanni, anch’io intendevo dire
«qualcosa di malamente» definendo «avanzi di Medioevo»
gli organizzatori di quel Boor Pride. E perciò sarei ignorante pure
io.
Perché si sa che il Medioevo è stata un’epoca di luce,
l’oscurantismo di quei tempi è tutta leggenda nera. Ah, il Medioevo, che età
dell’oro! Che fermento di idee, che sete di conoscenza, che libertà
di pensiero! Poi, purtroppo, arrivò il Rinascimento e – clic! –
fu il buio.
E vabbè che la storia è un continuo revisionare, ma a quando il Cretaceo come Era dei Lumi?
ha avuto il buon gusto di esaltare la presenza dell'Imam di Centocelle? In fondo anche l'Oriana era favorevole alla legge 40...
RispondiEliminaBei tempi quelli con la brillantina e la prima colazione solo dopo la santa comunione
RispondiEliminaGuardi una vecchia foto e ti chiedi: ma come facevamo a non sentirci ridicoli con la zampa di elefante e il medaglione al collo?
Diceva quel tale che vergognarsi è rivoluzionario
Di questi tempi è sufficiente dire che è tutta salute
Daje, il Medioevo era senza dubbio luminoso, specie se il termine di paragone è Giuliano Ferrara.
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