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non mi ha dato alcun riscontro in merito, ma
non ho dubbi che Guido Bertolaso abbia davvero detto quanto gli
attribuisce Daniela Ranieri, e cioè che abbia spiegato l’invito
rivolto a Giorgia Meloni («deve
fare la mamma»,
sottinteso: non deve candidarsi a sindaco di Roma)
mosso da benevolente istinto di protezione, «in
quanto medico e maschio, dunque in pieno diritto di dire a una donna
cosa fare affinché la gestazione proceda e il lattante non contragga
la toxoplasmosi a contatto coi sorci capitolini»
(La
protezione mammaria dei due B. –
Il
Fatto Quotidiano,
16.3.2016): do per scontato che si sia espresso proprio in questo
modo perché, a naso, Daniela Ranieri mi dà l’impressione
di una assai precisina.
E qui, allora, sorge il problema. Perché è vero che il Toxoplasma
può trovarsi in molti animali, gatti e cani soprattutto, ma perfino
rettili e molluschi, e topi pure, ma di regola il passaggio delle sue ovocisti
all’uomo
avviene per ingestione di tessuti animali che siano stati
infettati dal parassita (carne suina e ovina, per lo più) o di
vegetali (verdure e ortaggi, solo raramente frutta) sporchi delle feci
di animali che ne siano portatori.
Ora viene spontaneo chiedersi: il problema dei «sorci
capitolini»
può essere risolto solo con la partecipazione attiva del sindaco di
Roma alle operazioni di disinfestazione? Ammesso e non concesso così
sia, e in sovrappiù che tutti i «sorci
capitolini» siano
portatori di Toxoplasma, è statisticamente più alto il rischio di
contrarre l’infezione
da sindaco o da gravida alla quale possa capitare a tavola la fettina
di prosciutto o il piatto di insalata sbagliati? Se il sindaco non ha
lo sghiribizzo di festeggiare ogni mille topi uccisi con le proprie mani arrostendone uno
per mangiarselo, per giunta senza averlo cotto bene, perché lo gradisce al sangue, il rischio è senza dubbio
più alto per la gravida. Se la gravida, poi, esibisce un Toxotest
che documenti la sua avvenuta immunizzazione per aver già contratto
l’infezione
in passato, il problema cade?
Più di tutto, cos’è
che ci costringe a domande così balzane? Semplice: il link che Guido
Bertolaso ha creduto fosse estremamente forte tra la gravidanza di
Giorgia Meloni e l’emergenza
dell’infestazione
murina che di recente si è aggiunta alle croniche emergenze della
Capitale. Link estremamente forte sul piano della suggestione, quanto
estremamente debole su quello dell’epidemiologia.
Sbaglio, o Luttazzi direbbe che questa è solo per esperti?
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