lunedì 9 maggio 2016

Frasi che costeranno care / 2

Dellintervista che ieri sera Matteo Renzi ha concesso a Fabio Fazio (Che tempo che faRaitre, 8.5.2016) stamane ogni quotidiano ha dato il resoconto con scrupolosa analisi in dettaglio, ma nessuno sembra aver trovato alcunché da ridire su un passaggio che a me pare contenga unaffermazione estremamente grave, e mi riferisco a quella che fotografa una patologia ormai cronica nel nostro sistema politico, quella che ha trasformato il governare nelle leggi, e cioè nellambito delle leggi, nel governare mediante le leggi, che poi è un modo di sottrarsi al loro controllo (cfr. Giovanni Sartori, Democrazia: cosa è, Rizzoli 2006). Con la consueta aria da gradasso, il Sommo Cretino ha sparato: «Io dico: “Cari giudici, fate il vostro lavoro, io faccio il mio: io devo fare le leggi, voi dovete applicarle”».
Tu devi fare le leggi? E allora il Parlamento a che serve? Domanda retorica: serve solo a convertire in legge i decreti del Governo, tutti coperti dalla foglia di fico dellurgenza. Come non dargli lopportuna delega, al Governo, quando si è dei semplici cooptati dalle segreterie dei partiti che lo sostengono? Fanculo alla separazione dei poteri: esecutivo e legislativo possono ben stare in capo a una sola persona, meglio se poi cumula le cariche di Presidente del Consiglio e di Segretario del partito di maggioranza relativa, che lapposita legge elettorale trasformerà in assoluta. Perché tutto proceda in modo snello, togliamo lintoppo di una seconda Camera, e poi che manca? Ah, sì, manca che al Quirinale ci sia un Mattarella e al Csm un Legnini: presto, portate una corona dalloro, ché il gradasso la pretende. 

16 commenti:

  1. Sottoscrivo anche le virgole. Questo post è una sorta di manifesto della principale ragione del NO al referendum d'autunno. Purtroppo ce ne sono anche altre, di ragioni, tutte importanti, sebbene alcune siano solo dei corollari a questa.
    Leggendo, m'è poi venuta in mente una domanda che sottopongo alla cortese attenzione di chi qui dovesse leggermi: per quale ragione, in una democrazia, ogni tentativo (riesca o meno) di accentrare i poteri ha generalmente lo scopo di accentrarlo nelle mani di un pallone gonfiato inetto e arrogante - quasi sempre riconoscibile come tale a miglia di distanza - e mai in quelle di un soggetto che, per quanto autocrate, potenzialmente avrebbe davvero le capacità e le intenzioni di giovare alla comunità? Io una mezza risposta ce l'avrei.

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    1. Lascia perde tutti quegli aggettivi.
      Renzie è servo e cameriere di banche ed imprese.
      Se accentra tutti i poteri con una riforma lettorale maggioritaria può fare tutto quello che vogliono banche ed imprese, senza rispondere ai cittadini elettori.
      Chiudo col solito paradosso...
      Quello che nun se capisce è perchè sprecano tutti 'sti soldi in ludi cartacei per simulare la democrazia...

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    2. Se e' per questo, caro Giamba, io penso ad una spiegazione che e' anche piu' sconsolante. Io credo che dietro a Renzi (versione 2.0 di Berlusconi) molto piu' semplicemente e tragicamente ci sia la mafia, entita' di cui banche e cosiddette "grandi imprese" sono solo espressioni parziali.

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    3. Una persona assennata e lungimirante potrebbe mai sconvolgere la costituzione e accentrare su di se i poteri da questa previsti sapendo che terminato il proprio illuminato mandato potrebbe consegnare il paese nelle mani di un pallone gonfiato inetto e arrogante? Ecco perché persone assennate e lungimiranti come i padri costituenti hanno previsto la separazione dei poteri, per impedire che in un futuro prossimo o remoto un pallone gonfiato, inetto e arrogante, brandendo la bandiera del decisionismo facesse da apripista a un nuovo fascismo.
      Alberto Garbato

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    4. @Top Ganz:
      "...e mai in quelle di un soggetto che, per quanto autocrate, potenzialmente avrebbe davvero le capacità e le intenzioni di giovare alla comunità? "
      Per cortesia, può citare un esempio vivente di un soggetto del genere?
      Nel nostro paese, ovvio.
      Stia bene.
      Ghino La Ganga

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    5. @ Anonimo
      No. Naturalmente sono d'accordo con lei, giacché la mia era solo una considerazione retorica. Una persona capace e benintenzionata, o - come dice lei - assennata e lungimirante, non metterebbe mai in piedi una simile devastazione della nostra Costituzione. Per tornare alla realtà, cioè a Renzi, è plausibilissimo che lui sia inetto al punto da non capire i contenuti della "riforma" su cui tiene tanto a mettere il cappello e che ne meni vanto per mera vanagloria. Ma ripeto, questo non fa che confermare quanto, mio e nostro malgrado, mi pare di intravedere abbastanza nettamente da quando è sortito fuori questo buffone. Cioè che Renzi altro non è che il pupo di quel potere totalizzante e monopolistico che è la mafia, ossia Renzi = Berlusconi 2.0. Il pupo di quel potere che invece sa benissimo quello che fa.

      @ Ghino
      Non ho detto che ci sia. E in effetti non mi pare di poterne individuare, ahimé. Volevo solo dire, con un pizzico di malinconica retorica, che le persone capaci e disinteressate non si preoccupano più di tanto di riformare (tanto più di snaturare) la Costituzione, legge basilare sapientemente intessuta di pesi e di contrappesi e in quanto tale invisa innanzitutto agli autocrati. Intendasi pure ai fascisti, quelli per difenderci dai quali la Costituzione fu per l'appunto creata e che la amano quanto i vampiri amano l'aglio. Quando questi - strombazzando puntualmente il contrario - provano a manometterla, lo fanno infatti solo per indebolire il delicato equilibrio fra i poteri che essa ha faticosamente instaurato, riducendoli possibilmente ad uno solo. In ciò dimostrando, per altro, la lungimiranza di un imbecille. Sì, perché la mafia, fascista per natura, anche se da sempre manovra i poltici, di politica fondamentalmente ha sempre capito poco.

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    6. @Top Ganz:
      Sa che non sarei così sicuro?
      Stia bene.
      Ghino La Ganga

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    7. @ Ghino
      Non so se ho capito. A quale mia sicurezza si riferisce?

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  2. " Io devo fare le leggi " Altro non mi aspetto da uno come Renzi, scegliete l'aggettivo che più gli si addice. Arrogante, cattedratico, egocentrico, immodesto, impudente, orgoglioso, borioso, burbanzoso, saputo, sufficiente, tronfio, vanitoso, gonfio.

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    1. Aggiungo il mio preferito: stronzettone.

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    2. Ma no. Molto più semplicemente, uno che considera il Parlamento un bubbone purulento da estirpare.
      La riforma della Costituzione affidata alla soave madre costituente Boschi è solo un primo passo. Se a ottobre il cosiddetto popolo sovrano voterà 'sì', come faranno un bel po' di 'equidistanti' presenti anche su questo blog, arriverà il resto.

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  3. "... patologia ormai cronica nel nostro sistema politico, quella che ha trasformato il governare nelle leggi, e cioè nell’ambito delle leggi, nel governare mediante le leggi, che poi è un modo di sottrarsi al loro controllo ..."
    (cfr. Giovanni Sartori, Democrazia: cosa è, Rizzoli 2006)

    Giusto per evidenziare.

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  4. C'e' di più: dovrebbe essere il governo ad applicare le leggi del parlamento ed i giudici a vigilare che vengano applicate.

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  5. va bene, votiamo no per difendere la democrazia. quale? questa qui? non voterò né si né no. renzi fa cagare. e il resto? pure

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    1. Renzi è ripugnante, ma non si può girare la testa dall'altra parte e dire che tutti sono ripugnanti. Tu non lo sei, io non lo sono: e siamo già in due a non esserlo. Soprattutto la Costituzione non lo è.

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    2. Votiamo no per difendere la Costituzione, quella che ancora abbiamo e che non fa cagare.
      Votiamo no per scongiurare un progetto scellerato di regime autoritario e liberticida.
      Votiamo no a un regime prossimo venturo che renderà impossibile "per Costituzione" praticare qualsivoglia forma di critica, di controllo, di opposizione.
      Votiamo no a un regime che sarà, 'nei fatti e in Costituzione',una forma di fascismo nascosta dietro il paravento di strutture già democratiche, ridotte a guscio vuoto.

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