martedì 15 aprile 2014

Misteriosamente

A dispetto di ciò che ragionevolmente potrebbe indurmi a sentirlo repellente, Marcello Dell’Utri mi sta misteriosamente simpatico, e da sempre. Voglio dire: non è la simpatia di cui si fa obolo a chi è caduto in disgrazia. No, Marcello Dell’Utri mi è sempre stato misteriosamente simpatico, anche quando ragionevolmente avrei potuto – vedete? faccio fatica a dire dovuto – sentirlo repellente. Quando dico ragionevolmente, alludo alle ragioni che lo rendono repellente ai più: sono disposto a considerarle forti, ma qualcosa – misteriosamente, dicevo – non le rende forti a sufficienza per farmene trarre le dovute conseguenze. Si dà il caso, tuttavia, ch’io non abbia mai saputo aver troppa riverenza per il mistero: non ho mai ceduto alla tentazione di ritenerlo uno scrigno entro il quale fossero racchiuse preziose verità, per esempio, anzi molto spesso mi è parso l’astuccio destinato a restar vuoto della risposta esatta a una domanda posta in modo erroneo. Così con la misteriosa simpatia che ho sempre provato verso Marcello Dell’Utri: mai pensato fosse innocente del reato per cui è stato condannato in primo grado e in appello, per esempio; mai pensato che fosse in buona fede nella faccenda dei diari di Mussolini; nessuna corrente empatica dalla sua fama di bibliofilo (anche perché da cenni raccolti qua e là mi sono fatto l’idea che nel suo caso, più che di bibliofilia, si possa più correttamente parlare di bibliomania compulsiva); nemmeno sono riuscito mai ad individuare in lui un dettaglio un tratto fisiognomico, una posa, lindizio di un’impronta comportamentale che, trascendendo il tutto, possa spiegare il mistero. Sarà una canaglia, non mi azzardo neppure a metterlo in discussione, ma nei suoi confronti devo confessare una schietta cordialità.  

6 commenti:

  1. Si tratta del fascino discreto della Bagheria.

    LB

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  2. E' solo il contrasto che deriva dalla vicinanza a Berlusconi. Chiunque apparirebbe simpatico in tale circostanza.

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    1. Credo tu abbia ragione...
      Comunque, la santimonia di Dell'Utri mi ha sempre fatto ribrezzo

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  3. È il meccanismo mentale definito "Lombroso Inverso": se uno ha la faccia da delinquente deve essere un delinquente, se uno ha una faccia da cane bastonato non può esserlo, o lo è suo malgrado, o comunque non è così cattivo.

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  4. spero la cosa non sia virale e non si trasmetta se non nelle forme leggere della provocazione, difficile però da gestire in soggetti ironicamente deboli (che però mi pare non commentino il tuo blog)

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  5. E' singolare: sebbene io interpreti la pretesa bibliofilia con la sua smania di parvenu di darsi arie d'alto bordo (smania che del resto condivide con molti forzitalioti/concorrenti esterni di primo piano), mi pare di essere d'accordo su tutto tranne che sulla simpatia, che del resto è un sentimento e non una ragione e che - per quanto mi sforzi - non riesco neanche lontanamente a provare per uno come Dell'Utri.

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