Quando
diceva: «San Pietro non aveva un conto in banca», dall’emozione vi si sarà drizzato
il pelo sull’avanbraccio, dico bene? «Proprio un rivoluzionario!», avrete pensato.
Qualcuno, un po’ apprensivo, avrà temuto che quelli dello Ior gli avrebbero
messo del cianuro nel mate, vero? State tranquilli, non gli torceranno un
capello: lo Ior rimane dov’era, i quattro del Consiglio di Sovraintendenza che
hanno fatto fuori il cardinale Nicora e Gotti Tedeschi rimangono dov’erano, tutto
è uguale a prima.
Notizia appena bisbigliata, neppure si sente, coperta com’è
dalla lunga eco dell’annuncio che Bergoglio forse chiuderà lo Ior, ci sta pensando, propende a chiuderlo, dategli tempo di definire la chiusura nei dettagli. Non lo chiude, però
domani spenderà qualche parolina in favore dei poveracci che rubano nei
supermercati, dirà che il vero ladro è chi li ha costruiti rubando, e i gonzi avranno
di che mettersi l’anima in pace: «Gesù mio, com’è alla mano! Cita Francesco De
Gregori, invece di San Tommaso! Che papa!».
il cianuro nel mate ahaha
RispondiEliminaLo Ior continuerà ad esistere per il bene della chiesa cattolica. Che papa rivoluzionario. Eppure Gesù non ha mai detto di voler fondare una religione e neanche una chiesa, figuriamoci una banca.
RispondiEliminaOltretutto, il Nostro dissimula volutamente il reale attaccamento di Simon Pietro per i soldi:
RispondiElimina"L'origine della specie"
LB
sto tenendo un piccolo bilancio. Per ora l''innovazione' di questo Papa è pari a zero. Parole, un sacco. Gesti simbolici, un sacco, prende anche il caffè dalla macchinetta. Gesti concreti, al momento zero. Pure io rimpiango Ratzi, quello era almeno troppo crucco per indossare una maschera.
RispondiElimina"Pure io rimpiango Ratzi, quello era almeno troppo crucco per indossare una maschera"
RispondiEliminaAcuta osservazione.
LB