domenica 7 settembre 2014

Stavolta hanno visto tutti


Si cercano telecamere che possano aver ripreso la scena della morte del diciassettenne del Rione Traiano, a Napoli. C’è da scommettere che non se ne troveranno. Tutte fuori uso, perché chi spaccia tiene alla privacy. Non si capisce, d’altra parte, perché si abbia bisogno di accertare i fatti con una prova video. Pare, infatti, che sul posto ci fossero testimoni oculari a dozzine. Alle tre di notte tutto il quartiere era lì, e tutti dicono di aver visto tutto, e lo dicono con straordinaria concordanza di sostantivi, aggettivi e verbi: non c’è dubbio, tutto è chiaro, la colpa è dei carabinieri.
Il caso è chiuso, via, e per stavolta tacciano quanti insinuano che i napoletani siano conniventi e complici della camorra perché non c’è mai uno che abbia visto niente, quando il morto è ammazzato in una via affollata e a mezzogiorno: stavolta hanno visto tutti, le indagini sono superflue, il processo è una formalità. Mettiamo il carabiniere che ha sparato a «marcire in carcere», come chiede la mamma del povero ragazzo, piangiamone l’ingrata sorte e leviamo alto lo sdegno per l’istinto assassino dell’Arma, che come vede tre tizi, di cui uno pregiudicato, in sella allo stesso motorino, privo di patentino ed assicurazione, e intima l’alt, e quelli non si fermano, spara, mirando con micidiale precisione agli organi vitali.
Uniamoci solidali ai parenti e agli amici della vittima, «bambino innocente», e almeno col pensiero, se distanti, bruciamo una gazzella dei carabinieri.

27 commenti:

  1. Manca, ed è omissione grave, l'esortazione a mettere in lista la mamma alle prossime elezioni.

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  2. Un Malvino pasoliniano: http://www.pasolini.net/poesia_ppp_pciaigiovani.htm

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    1. Quelli di Valle Giulia erano "figli di papà", qui Pasolini sarebbe stato solidale col ragazzo di borgata, naturalmente senza un filo di ironia.

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  3. Concordo ovviamente con la difesa della legalità, che considero il solo fondamento di una societò civile, e conseguentemente, condivido la sua ironia..
    Poi mi chiedo e le chiedo, con profonda onestà intellettuale,
    "Come si fa, in uno stato che vive di collusione con la mafia, che fa leggi con accordi con Berlusconi, cioè con pregiudicati, in cui toglie ai cittadini la possibilità di votare per uno dei due rami del Parlamento, a chiedere poi un rispetto rigoroso della legalità, in teoria cosa assolutamente giusta e condivisibile, con un ragazzo di diciassette anni che non si ferma all' alt dei carabinieri ?"
    Penso che una persona intellettualmente onesta debba necessariamente porsi questa domanda, ed io o faccio.
    P.S. Se qualcuno vede in questa mia domanda uno strizzare l' occhiolino all'illegalità o un esortazione all'illegalità, che non c'è, non posso che attribuirlo ad una sua libera interpretazione, ed a quel punto è mio diritto fare a mia volta una mia interpretazione dela sua posizione, come difesa di uno stato che vive di illegalità, per continuare nell'illegalità.

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    1. Madonna con 'sta inelegibilità del Senato voi grillini siete fissati: lo sai che è così anche nella civilissima Germania?

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    2. per i grillini la germania è anche la casa delle merkel, un tutt'uno con l'euro, monti, draghi le banche e il bilbernderberg, quelli che ci toglie il pane alla povera gente

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  4. Senza alimentare polemiche di sorta, una sola perplessità: se il motorino non si ferma, come fai a dire che è privo di patentino ed assicurazione?

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    1. Giusta osservazione, scatti l'aggravante.

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    2. ehm... che io sappia nessuna assicurazione copre i danni a "quarti" trasportati. dunque è privo di assicurazione per default.

      ...è ben vero che come ragionamento è un po' contorto per attribuirlo a un carabiniere che non sia almeno capitano.

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  5. E mi danno del razzista quando dico che il problema di Napoli sta nei napoletani.

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  6. Castaldi, mi sorprende questa Sua virata verso il Lombroso. Il pregiudizio su quel ragazzo, francamente, manca completamente di pietas.
    Il Rione Traiano (consideri che son nato a pochi metri da quel quartiere) sono cinquant'anni che è ritenuto "quartiere a rischio" da cui ne discende il completo fallimento dello Stato che in quel quartiere pretende di affermare la sua presenza con la sola azione delle forze dell'ordine.
    Ma poi, onestamente, come facciamo ad avere "fiducia cieca" nella buona fede assoluta delle forze dell'ordine dopo la Diaz, Bolzaneto, Cucchi e Aldrovandi?
    Mi stia a sentire. Si lasci un piccolo dubbio su quel ragazzo e altrettanto sulla casualità di quello sparo.
    Saluti.

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    1. Mi piace il modo in cui pone la questione, quindi è a lei che do risposta per quanto si solleva in obiezione a ciò che ho scritto. Sarà la magistratura a giudicare il carabiniere che ha ucciso il ragazzo, sarà la magistratura a decidere se sia indegno di portare la divisa che legittima l'uso della forza in nome dello Stato, ma non l'impunità dell'arbitrio. Ciò detto, mi sembra ingiusto che il carabiniere sia fatto capro espiatorio delle colpe che lo Stato ha nel degrado in cui versano molti quartieri di Napoli: innegabili, ma non giustificano la condanna preventiva del carabiniere, tanto meno la sollevazione popolare contro le forze dell'ordine. A gennaio, al Rione Luzzatti, la polizia fermò tre ragazzi in sella a un motorino, che opposero resistenza, spararono, ferirono due poliziotti, uno in modo grave. Direi che il compito affidato a polizia, carabinieri e guardia di finanza è particolarmente oneroso e il clima che si respira in certe zone di Napoli può spiegare certi errori, che tuttavia, ripeto, solo la magistratura può sanzionare, dopo averli riconosciuti come tali. Innegabile, tuttavia, è che in quartieri come Rione Traiano che i delinquenti di cui le forze dell'ordine vanno a caccia trovino nascondiglio e protezione, è in quartieri come Rione Traiano che la gente scende in piazza per opporre resistenza al loro arresto, ed è in quartieri come Rione Traiano che la camorra trova il terreno più favorevole per prosperare, grazie a quel mix di paura, omertà e connivenza che rende difficile capire fino a che punto chi ci abita ne sia vittima o complice. Basta scorrere le pagine della cronaca per avere un quadro della situazione: bande che hanno il controllo pieno del territorio, intere famiglie coinvolte nell'economia criminale delle cosche, sovranità assoluta della cultura che giustifica l'arbitrio e la violenza. E' un contesto che genera acquiescenza alla prepotenza, producendo modelli educazionali che esaltano la devianza antisociale, con la fiera esibizione di comportamenti in franco spregio alle regole della convivenza civile. Non azzardo giudizi sulla vittima, mi limito a prendere atto di quello che scriveva sulla sua pagina Facebook: «potrei sembrare calmo, ma nella mia testa ti ho ucciso tre volte», «non faccio quello che è giusto, ma faccio quello che voglio», ecc. Non gli era stato insegnato che all'alt dei carabinieri ci si ferma, questo è tutto.

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    2. Sinceramente questa retorica dello Stato fallimentare, assente, incapace ecc. mi dà il voltastomaco. Non è forse lo stesso Stato che c'è in Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Marche, Umbria, insomma in tutta la penisola? In Friuli c'è forse uno Stato diverso da quello in Campania?
      Allora dicendola alla Marzullo: fatevi una domanda e datevi una risposta.

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    3. No, non è lo stesso Stato. O è lo stesso, che in quelle zone è assente, dove "assente" è solo un modo per esprimere la debolezza dello stesso nei confronti della camorra che ad esso cerca di sostituirsi - spesso riuscendoci.

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  7. questo articolo è vergognoso!!!

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  8. No vergognoso e' chi vuole dare un colpo alla botte e uno al cerchio a seconda del bisogno o della convenienza. Non riesco a provare nulla per questa vicenda se non la soliderieta' con le fore dell'ordine che loro malgrado ci sono in mezzo ogni giorno!

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  9. Sì,però smettiamola con "sono inciampato ed è partito il colpo". Sono decenni che polizia e carbinieri inciampano. Si potrebbero almeno organizzare corsi di equilibrio posturale, tecnica podistica e tattica della falcata?

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  10. Questo post hanno titolo per commentarlo solo le persone di Napoli. Per noi forestieri son cose che hanno semplicemente dell'incredibile. Qualsiasi commento sarebbe perciò fuori luogo.

    LB

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  11. In tre sul motorino ,senza casco, di cui uno ricercato dalle forze dell'ordine. Senza assicurazione, senza patentino e tutti con precedenti penali tranne la vittima che comunque seguiva quella scuola di vita con orgoglio e ben desideroso di far vedere le proprie qualità di vero guaglione anticonformista. Non si sono fermati all'alt e hanno tentato di fuggire , quindi avevano qualcosina da nascondere. Li , a Napoli , comunque vadano le cose , Carabinieri e Polizia hanno solo da perdere. Non vale neanche la pena di pattugliare quella città. Nessuno paga le multe , nessuno paga le tasse. La camorra comanda spietata. Ma Renzi , uomo fenza paura, è volato in Iraq nelle retrovie sicure a far bella mostra di se scorreggiando dalla fifa ma non ha avuto il coraggio di andare a Napoli a difendere l'operato delle forze dell'ordine e affrontare quella brava gente inferocita. Stava alla festa del tortellino , l'uomo dell provvidenza, Il Salvatore !

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  12. Io all'analisi del fatto, che a scanso di equivoci e in maniera più chiara possibile visti i precedenti dichiaro giudicare ESATTAMENTE come espresso nel post là sopra di Malvino, aggiungo (però) un altro elemento che non leggo da nessuna parte e mi chiedo perché:
    L'agente ha 22 anni.

    Ecco, io di polizia/carabinieri ne conosco diversi per percorso personale che in più di un'occasione ne ha incrociato le incredibili vite e ho sviluppato l'idea che siano uomini di fronte ai quali ci si deve nella maggior parte dei casi togliere il cappello e davvero inchinarsi (la vita che ad es fanno quelli della DIA non la immagina davvero nessuno e altro che tappeti rossi a quei veri e propri giganti del valore umano).
    Però in quell'esperienza ho anche incrociato più di una volta un'incompetenza che se applicata a professioni normali può al limite far venire storto un muro o bruciato il fritto, quando applicata a uomini in divisa può generare problemi decisamente più grossi.

    E non mi sto riferendo all'agente che ha sparato, in questo momento, ma a quel suo superiore che ha pensato che a fare pattuglia urbana in strade come quelle di un rione come il Traiano, fosse idea intelligente mandarci un agente di 22 anni.
    Ora io non dico che tutta Napoli dovrebbe essere controllata dall'unità in moto che controlla i Quartieri Spagnoli, agenti che a vederli fanno più paura di quelli che vanno a controllare e che non di rado si sono fatti uomini negli stessi vicoli e proprio per questo sanno come muoversi, cosa fare e soprattutto cosa non fare, ma anche senza arrivare all'estremo di mandare briganti e mezzo a controllare briganti, prima di scegliere un ragazzo di 22 anni per pattugliare strade come il Traiano, ce ne saranno di alternative in caserma, accidenti.
    A 22 anni non puoi avere l'esperienza necessaria per sapere come controllare le situazioni di tensione che si possono generare in aree urbane nelle quali una divisa è il nemico e non serve né essere di quei rioni né un carabiniere, per saperlo.

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    1. Opinione assolutamente condivisibile. Si potrebbe aggiungere che il percorso di formazione delle giovani reclute delle Forze dell'Ordine per quelle situazioni dovrebbe essere (se non lo è già) più specifico.
      Bisognerebbe altrettanto capire se un cinquantenne poliziotto o carabiniere
      con famiglia sia più adatto per la trincea di un giovane, e soprattutto se lo voglia fare. La situazione umanamente è più complessa di quanto sembri.

      Per quanto concerne i fatti della Diaz ecc. si può fare una considerazione di larga massima che descrive in particolare i poliziotti non ideologicamente
      trotskysti, peraltro è assurdo p.e. pretendere di spedire gli stessi da una città all'altra magari senza mangiare e poi pensare che non si ripeta con gli eventuali dimostranti una situazione da Circo Massimo di buona memoria.
      Non so se si possa affermare anche oggi come una volta "lotta tra poveri" ,con buona pace di Pier Paolo Pasolini.

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  13. A questo punto urge rimettere in palinsesto LA SQUADRA con Massimo Bonetti, Gaetano Amato, Tony Sperandeo e la tettonica Cecilia Dazzi, nonché ovviamente Renato Carpentieri e Beppe Lanzetta

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  14. Capisco che possa succedere.
    Vivere in uno scenario corrotto, pure in tre in motorino, mettiamoci anche il bianco e nero e un regista a vostra scelta dei primi del '900, non è una cosa che deve succedere.

    Prendere un colpo perché si era in tre in motorino.
    Ma già fermati, già a terra, non in un ricambolesco inseguimento.
    È stato un incidente molto probabilmente.
    Se il carabiniere ha 22 anni però il problema non è più di chi è morto.

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  15. Post notevole.
    Stia bene.
    Ghino La Ganga

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  16. Quanti bordelli è discorsi inutili... quando muore qualcuno ucciso dalle forze dell' ordine X TUTTI QUANTI ESSI SONO DEI BASTARDI...quando invece un carabiniere ad un posto di controllo viene investito da un figlio di puttana uccidendolo vedi caso di URONE nessuno ne parla!!!! Impariamo a essere più dignitosi e soprattutto rispettosi..e mettiamo la lingua nel culo un Po di più..va va!!

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