A
chi devo prestar fede? A Ernesto Galli della Loggia, tanto per dirne
uno, il primo che mi viene in mente fra quanti, un giorno sì e
l’altro
pure, lamenta la
generale
indifferenza
per le vittime della cristianofobia che...? No, aspettate, sarà
meglio che lo citi testualmente. Prendo uno dei suoi articoli
sull’argomento,
uno a caso, tanto sono tutti uguali. Dice che «i
due principali motivi di questa vasta indifferenza sono [il
fatto che] sempre
di più stentiamo a sentirci, e ancor di più a dirci, cristiani [e poi che abbiamo] paura
dell’islam
arabo, del suo potere di ricatto economico, […]
del
[suo]
terrorismo spietato».
Non è tutto, perché dice pure che ad impedirci di correre in
soccorso dei cristiani fatti oggetto in Medio Oriente di odiose persecuzioni e orribili massacri è la nostra «impossibilità
psicologica di avere un “nemico”, [...] che
unita al rifiuto/rimozione della morte – morte che il tramonto
della religione rende ormai impossibile accettare e dunque in qualche
modo esorcizzare – sta a sua volta producendo in occidente una
gigantesca svolta storica: la virtuale impossibilità per noi di
pensare e di fare la guerra».
Robe da far venire dei bei sensi di colpa, come minimo. Eventualmente, per non limitarsi al minimo, da fare un pensierino a una crociata.
Bene, dar credito a lui o a monsignor Antoine Audo, vescovo di Aleppo? Lui dice: «L’allarme ricorrente sui cristiani perseguitati può essere letto da almeno due punti di vista. In certi ambienti c’è una propaganda intensa che punta a aumentare la paura indistinta dell’occidente nei confronti dell’islam, per suscitare la spinta emotiva popolare e così giustificare un maggior controllo sugli ambienti musulmani, soprattutto in Europa. Dall’altro, ci sono Paesi della regione che con il loro islam wahhabita e l’ansia di rivalse storiche verso la cristianità non riescono a sopportare nemmeno l’idea di una presenza dei cristiani in Medio Oriente. Queste due logiche, per paradosso, si sostengono l’una con l’altra, e convergono fatalmente nello spingere i cristiani fuori da tutta la regione».
A chi credere? Capirete che, a dar retta a Sua Eccellenza, Ernesto Galli della Loggia mi diventa, ancorché «per paradosso», alleato dei wahhabiti... Oddio, quella barba potrebbe pure far venire un inquietante sospetto... Ma no, via, non voglio crederci.
Bene, dar credito a lui o a monsignor Antoine Audo, vescovo di Aleppo? Lui dice: «L’allarme ricorrente sui cristiani perseguitati può essere letto da almeno due punti di vista. In certi ambienti c’è una propaganda intensa che punta a aumentare la paura indistinta dell’occidente nei confronti dell’islam, per suscitare la spinta emotiva popolare e così giustificare un maggior controllo sugli ambienti musulmani, soprattutto in Europa. Dall’altro, ci sono Paesi della regione che con il loro islam wahhabita e l’ansia di rivalse storiche verso la cristianità non riescono a sopportare nemmeno l’idea di una presenza dei cristiani in Medio Oriente. Queste due logiche, per paradosso, si sostengono l’una con l’altra, e convergono fatalmente nello spingere i cristiani fuori da tutta la regione».
A chi credere? Capirete che, a dar retta a Sua Eccellenza, Ernesto Galli della Loggia mi diventa, ancorché «per paradosso», alleato dei wahhabiti... Oddio, quella barba potrebbe pure far venire un inquietante sospetto... Ma no, via, non voglio crederci.
Vabbè, tanto atei, omosessuali e donne se la passano un gran bene, quasi quanto i radicali; sticazzi dei cristiani, del resto, come ha detto in passato, i cristiani se lo meritano perché tutti uguali.
RispondiEliminaMa perché Buttafuoco si è convertito all'Islam?
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