Rinunciando
ai tecnicismi, sennò sai quanti sbuffi d’uggia,
potremmo pure abborracciare in questo modo: chi detiene il potere
deve necessariamente dedicare cura intensa e costante allo scopo di
non perderlo, in pratica deve vivere per quello, e questo dalle masse
non si può pretendere, d’altronde
neppure sembra ne abbiano appetito, i villici, se non a tratti, e quasi sempre
brevi, e per lo più senza
sprecare altra fatica che in mugugni,
urla, qualche violenza tutto sommato innocua, roba che di regola
rientra quando il potere passa di mano da un fetente patente a un
fetente latente. Abborracciando, insomma, potremmo dire che ’sta
cazzo di democrazia è fatta al massimo per essere formale, perché
per sua natura il κρατος
tende
al centripeto, pretendere sia dato al δεμος,
e al δεμος resti, comporta un insostenibile spreco di energie.
Cazzarola, mi è scappato un po’
di greco, chiedo scusa, torno subito al prosaico.
Dunque. Ci abbiamo
messo qualche secolo, ma infine l’abbiam capito: c’è chi è nato per comandare e chi per obbedire, ’sta
stronzata che la sovranità appartiene al popolo in fondo è sempre stato un insulto alla
legge di natura, l’importante è non esagerare pretendendo che i
sudditi offrano a gratis le loro figlie vergini al re e ai nobili,
anzi, sarebbe consigliabile l’evitare di chiamarli a questo modo, così, in cambio, loro rinunceranno a farci pesare l’essere di una razza speciale, e
finalmente potremo godere della tanto agognata concordia sociale, che
è andata a farsi fottere da quando qualche anima bella s’è messa
a predicare che siamo tutti uguali. Stronzate. Certo, dirlo non è
delicato, ma l’importante è darlo per scontato, poi sopra, a mo’ d’addobbo, ci si può mettere pure un po’ di magnanimità. E il resto vien da
sé.
Ed "è fatta al massimo per essere formale" perché alla fin fine forma è sostanza coincidono. Allontaniamo le tentazioni platoniche, l'idea che possa esistere una democrazia in sé e per sé, ideale, sostanziale, ma isolata dalla realtà, fra popolo e potere c'è un continuo scambio di feromoni, l'uno assume le sembianze dell'altro.
RispondiEliminaOvviamente volevo scrivere "forma e sostanza coincidono", oppure "forma è sostanza, coincidono".
RispondiElimina[...]anzi, sarebbe consigliare l’evitare di chiamarli a questo modo[...]
RispondiEliminaManca qualcosa, credo.
Sì, grazie, era "consigliabile".
EliminaNon è prerogativa del potere democratico, ma del potere in sè il proprio mantenimento. Quando si dovevano offrire le vergini la supercazzola era il Re scelto da Dio, quindi era cosa buona e giusta.
RispondiEliminaAnche il sovrano più illuminato e lungimirante deve badare al collo dove poggia la sua testa. Qualunque legge egli faccia, pur compiacendo x, ci saranno sempre t-x di scontenti. Ovviamente incazzati.
A mio avviso, sarebbe formalmente più elegante (non so se più poetico) mettere gli accenti, sulla parole greche.
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