Certo,
chi gestisce il traffico dei migranti nel Mediterraneo li stipa su
barconi più o meno come nei secoli passati i negrieri stipavano
sulle loro navi i disgraziati che deportavano dall’Africa
per venderli come schiavi ai proprietari delle piantagioni di cotone
in Alabama, ma usare il termine «schiavismo»
per definire il fenomeno delle migrazioni è manifestamente
improprio, perché lo schiavo era strappato a forza dalla terra
dov’era nato, mentre il migrante
fa di tutto per abbandonarla, e per necessità, senza dimenticare poi
che lo schiavo era merce di scambio tra un venditore e un acquirente,
mentre nel caso del migrante è lui che paga, e per un posto a bordo del
natante. Definire «schiavismo»
il trattamento cui sono sottoposti i migranti che dalle coste
dell’Africa
settentrionale arrivano in Italia,
insomma, è una stronzata.
Per meglio dire, lo era fino a ieri. Oggi un ministro dichiara di avere in testa l’ideuzza
di emanare una circolare che autorizzi i comuni cui sono destinati i migranti
che arrivano in Italia a farli lavorare, ma a gratis. Siamo dinanzi a un bell’esempio
di ribaltamento della logica piana: visto che il termine «schiavismo»
è improprio a definire la condizione dei migranti, non lo si evita,
ma si trasformano i migranti in schiavi. Un po’
come se a me scappasse di dire –
sia chiaro che è un’ipotetica del terzo tipo, non mi permetterei
mai nei confronti di un ministro – che
un’idea del genere è da vero stronzo, e non avessi neanche il tempo di dirmi mortificato e di chiedere umilmente scusa perché subitamente il
ministro mi diventa approssimativamente cilindrico e sostanzialmente
marrone. Robe incredibili.
Il prete acchiappa il negro disperato che sta in mezzo a la strada, je fa puli' tutta la chiesa, e alla fine, je dà 20 euro e je dice: "Sei contento figliuolo ? Ringrazia Dio". E risparmia tutti li sordi che avrebbe dovuto dare ad un impresa di pulizie.
RispondiEliminaPerchè vi dico ciò figli e uoli benedetti ? Perchè come vado dicendo da tempo a voi coglionazzi,che o nun capite o fate finta de nun capi' perchè servi e badanti negri a basso prezzo servono pure a voi,quella è la filosofia che ispira la politica sugli immigrati del governo delle banche e delle imprese...
Più che cilindrico e marrone, si tratta di diarrea. Saluti Luigi
RispondiEliminaTransustanziazione scatologica.
RispondiEliminaCon la più grande e immutata stima per lei e mantenendo la marrone opinione che ho di Alfano: anche definire "schiavismo" l'invito fatto ai comuni di ridurre l'avversione delle cittadinanze alla presenza dei migranti applicando una circolare che permette ai profughi che vogliono contribuire volontariamente con lavori socialmente utili alla comunità ospitante — come avviene già in molti comuni, per esempio in Friuli Venezia Giulia — è una stronzata.
RispondiEliminaCerto, si figuri se mi sfugge, ma qui si cedeva al gusto di sfottere uno che si sente tanto furbo da poter sfruttare una sparata come quella di "far lavorare gratis i migranti" - testuale, e con quel "far lavorare" che lascia deliberatamente ambiguità tra obbligo e volontà - per ingraziarsi il ventre razzista del paese. Uno stronzo comunque, anche se per altre ragioni, e la ringrazio per avermi dato modo di precisare. Facciamoli lavorare gratis, dunque, e tuttavia a norma di legge, immagino. Lavoro gratis, ma che impone un visto lavorativo, dunque garanzia dei diritti sanitari, possibilità di ricongiungimento familiare, rappresentanza sindacale ed oneri contributivi, proprio come si fa coi volontari di ogni tipo. No? E allora è un farli lavorare da schiavi. Ma noi abbiamo detto che definire schiavista il signor ministro è da stronzi, dunque non può essere così. In più si vorrà tener conto del fatto che, avendo bisogno di un giardiniere o di procedere alla vendemmia nel mio vigneto, io preferisca un migrante, perché è più conveniente: non faccio lavorare più chi pagava fino a ieri. Con la disoccupazione che c'è in giro, è un gran figata, no? E allora 'sto ministro è fesso? Macché, sa bene che far lavorare i migranti, e farli lavorare gratis, è solo uno slogan, sa bene che non se ne farà niente perché esigerebbe un costo che il suo governo non può sostenere. Parla perché vuole evocare il fantasma razzista, quello dell'intruso che dà fastidio, e allora sai che ti dico, intruso? Ti metto ai lavori forzati, così da problema diventi una comodità. Ovviamente non lo faccio, intruso, sta' tranquillo, non potrei nemmeno volendo, ma fammelo dire, così quando sarai diventato un problema, non ha importanza quanto reale e quanto percepito, potrò sempre uscirmene con un trionfale "vedete? io l'avevo, la soluzione, ma i buonisti non me l'hanno lasciato fare". Vede, caro J.? Non c'è bisogno di essere fessi per essere stronzi, né viceversa.
EliminaAl telegiornale ieri sera hanno detto che in un comune veneto (credo) fanno lavorare "volontariamente" i migranti gratis e che loro ne son ben contenti perché fanno "un regalo" all'Italia. Io i migranti non li volevo perché livellano al basso il mercato del lavoro. Ma qui siamo andati un po' più giù del basso...
RispondiEliminaA me sembra che questo insipiente ministro abbia per l'ennesima volta speso male i suoi scarsi talenti. Una cosa è veicolare il messaggio "li facciamo lavorare gratis", e basta, che ovviamente detta così sà di schiavismo ed è inaccettabile, altra è dire "poichè ognuno di questi signori - con l'eccezione dei profughi che godono di un regime particolare - ci costa 35 euro al giorno per onorarci della propria presenza non richiesta, facciamo in modo di farli rendere utili alle comunità che li ospitano con lavori socialmente utili, a titolo volontario, che servano a ripagare (quindi gratis una ceppa) quello che lo Stato spende per loro. Del loro atteggiamento collaborativo si terrà conto anche ai fini del permesso di soggiorno". Potrebbero prendersi cura del verde pubblico, pulire le strade, togliere i graffiti dai palazzi, e un mare di altre attività utili socialmente, senza fare concorrenza sleale a nessuno, perchè andrebbero ad integrare servizi pubblici carenti, e intanto uscire dai luoghi che li ospitano conoscendo ed integrandosi nella società italiana, facendosi conoscere e magari apprezzare al punto di ricevere offerte per un lavoro vero.. E' così irrealizzabile un discorso del genere?
RispondiEliminaGiuseppe