mercoledì 17 giugno 2015

[...]


Basta un alito di vento, in autunno, e il picciolo si stacca, e la foglia abbandona il ramo, ma prima gli volteggia ancora un poco attorno, come attardandosi in un fragile indugio, e per un istante sulla scorza da cui trasse linfa si ripoggia, e sta sbilenca, per poi danzare via, leggera, senzaltro apparente peso che unultima nostalgia...

Rinuncio, ci vorrebbe la penna di un Giambattista Marino per descrivere le evoluzioni che fa la lingua di Bruno Vespa quando si stacca dal culo di un potente che inciampa. 

Nessun commento:

Posta un commento