Il
trapezista, il lanciatore di coltelli, la contorsionista, ovviamente
l’elefante, e poi lo sputafuoco,
la scimmietta che sa far di conto, l’illusionista...
Numeri che da vent’anni
strappano l’applauso
a grandi e piccini, ma è quello dei pagliacci ad essere da sempre il
top del barnum fogliante.
Oggi, ad esempio, c’era
davvero da pisciarsi addosso allo sketch d’un
bagonghi seduto sulle spalle di un gigante del conservatorismo: «I
fautori delle nozze gay e delle unioni civili – strillava
schizzando lacrime da due tubicini collegati a una pompetta – sono
animati dagli stessi principi cardine che avevano spinto all’azione
più o meno sanguinaria i loro precursori – i giacobini – che al
posto della bandiera arcobaleno sfoggiavano la coccarda tricolore».
Numero spassosissimo, senza dubbio, ma si poteva anche far
meglio col richiamo alla comune radice di «culattone» e
«sanculotto».
«I fautori delle nozze gay e delle unioni civili sono animati dagli stessi principi cardine che avevano spinto all’azione più o meno sanguinaria i loro precursori – i giacobini – che al posto della bandiera arcobaleno sfoggiavano la coccarda tricolore»
RispondiEliminaSto ancora cercando l'analogia tra il detronizzare un Re tagliando un po' di teste e il permettere a Mario e Gino di essere cointestatari della bolletta del gas. Uno straw man delle dimensioni del Giulianone.
non si puo' dire il peccato e non il peccatore....
RispondiElimina(e non riesco a trovare nulla in internet)
Antonio Gurrado.
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