I tecnici nominati dalla
Procura di Vibo Valentia ritengono in via preliminare che gli incidenti verificatisi sul tratto della Salerno-Reggio Calabria ora sottoposto a sequestro
cautelativo siano dovuti a difetti nella realizzazione delle opere
di ammodernamento che di recente vi sono state apportate. Bah, vedremo come andrà a
finire, può darsi che tutte quelle morti siano dovute solo al caso e che
l’impresa incaricata dei lavori
non abbia alcuna responsabilità dell’accaduto.
Certo, se ne avesse, sarebbe legittimo chiedersi cosa possa aver
causato gli errori di progettazione e di messa in opera. Chissà, forse
la fretta. Sappiamo, infatti, che entro il 22 dicembre la A3 deve essere completata, perché
l’inquilino di Palazzo Chigi
possa inaugurarla, come ha promesso lo scorso febbraio, quando
all’annuncio in conferenza
stampa tutti gli hanno riso addosso, e allora – mirabile visu –
sulle sue gote si è colto un lieve accenno di rossore, del tipo che
si osserva in certe balaniti: quell’oltraggio alla sua credibilità può averlo spinto a mettere il pepe al culo ai responsabili dei
cantieri aperti sulla A3, e si sa che col pepe al culo l’errore
scappa sempre. Fare per fare, e fare in fretta, di rilancio in
rilancio, in perenne sfida: è la filosofia di Matteo Renzi, i morti nella galleria Tremisi-San Rocco ne sarebbero i paralipomeni.
A proposito di filosofia e di paralipomeni.
RispondiEliminaIl reale deve anzitutto essere possibile. Il possibile è determinato per necessità (l’impossibile per necessità assoluta), e stabilito secondo leggi. Un fatto, come semplice possibile, può accadere o non accadere (non deve accadere senz’altro); se accade, non accade per necessità ma solo casualmente. Ecco perché il vecchio Hegel diceva che casualità e necessità formano un’unità dialettica.
Nel caso specifico si potrebbe dire che la fretta di Renzi imposta ai lavori, se dimostrata, ha creato la possibilità dell’incidente, che non è accaduto per necessità (doveva accadere!) ma solo casualmente. In altri termini, se il fatto è stato determinato secondo legge e per necessità soltanto come possibile, allora esso nella realtà si è potuto verificare solo casualmente.
Se Renzi leggesse questa cosa potrebbe adattarla e farla propria, rivendersela alla maniera sua, tanto chi vuoi faccia caso su cosa regge il possibile e se l’infausta casualità è il risultato di una bischerata.
Fossi in Renzi, le darei subito una poltrona all'Anas.
Elimina"... tanto chi vuoi faccia caso su cosa regge il possibile e se l’infausta casualità è il risultato di una bischerata."
EliminaCerto, così come chi vuoi che conosca le massime o i versi di Borges o dove si trovi il buon vecchio Gottardo. L'ignoranza tutti ci divora e lui è il nostro campione.
Buongiorno dottor Castaldi, ma lei sull'illuminazione di Fausto Bertinotti sulla via del meeting di Rimini non ha proprio nulla da dirci? Io spero si tratti di un nuovo caso Guttuso, che morì poco dopo la conversione.
RispondiEliminaSui termini eccepirei qualcosa. "Convertirsi" a CL? Convertirsi a CL scartavetra le orecchie come, chessò:
Elimina- pregare il diavolo,
- coccolare vipere,
- radersi con una sega,
- pentirsi del bene,
- premiare l'infamia,
- dormire sui cardi,
- cazziare un santo,
e chi più ne ha più ne dica.
L'episodio, semmai, conferma il senso dell'antica abitudine, invero oggi un po' desueta, di chiamare "chiese" sia le chiese di ogni religione che le chiese di ogni ideologia comunista, tutte parimenti diffusesi, in effetti, colla precipua finalità di metterlo in culo alla gente.
E un Bertinotti qualsiasi è pur sempre da tener in conto come esperto di una certa levatura, un manager che - con il suo know how (sodomize) consolidato - può benissimo, quando i tempi siano maturi, passare ed essere utile alla concorrenza. E i tempi mi paiono maturi da un bel pezzo, del resto. Peccato che l'età gli impedisca ormai di affrontare direttamente la carriera prelatizia.
"Come si osserva in certe balaniti". Mirabile.
RispondiEliminaMaleficarum