All’American
Psychiatric Association spetterebbe il dovere di bollare come
irresponsabili e immorali tutti gli psicoanalisti che dal 1933 ad
oggi hanno osato sparare una diagnosi su Adolf Hitler senza mai
averlo avuto neanche un quarto d’ora
sul loro lettino, e di farlo senza alcun timor reverenziale, visto
che nella lista figurano nomi come Gustav Jung, Erich Fromm e Alice
Miller.
Non accadrà, ovviamente. Accade, invece, che l’American
Psychiatric Association si affretti a redarguire i trentacinque
psichiatri che hanno firmato una lettera inviata al New York Times
nella quale si sono azzardati a dire che Donald Trump è «incapable
of serving safely as president»
perché affetto
da «grave emotional instability»: condotta «unethical» e
«irresponsible»,
dice Maria Oquendo, che dell’associazione
è la presidentessa, e che avrà pure un cognome che profuma di
guacamole, burrito ed enchiladas, ma evidentemente dev’essere
una messicana molto ben regolarizzata e dunque non corre il rischio
di essere rispedita nell’avita
patria, oltre il muro.
«Unethical»
e «irresponsible»,
i trentacinque, perché la diagnosi non è stata fatta dopo otto anni
di analisi con tre sedute a settimana al costo di 120 dollari
cadauna? Macché, perché
i pazienti che sono in analisi «might
lose confidence in their doctor»
sentendo che implicitamente li si dichiara «“unfit”
or “unworthy” to assume the presidency»
degli Stati Uniti solo perché affetti da un «mental
disorder».
Come darle torto? Provate a immaginare la frustrazione in cui sarebbe
precipitato il povero caporale austriaco che avesse letto sul
giornale che il professor Freud sconsigliava il cancellierato agli schizofrenici paranoidei.
... proprio sicuro che non sia invece un falso certificato d'infermità mentale per alienare anzitempo ogni responsabilità governativa? Non un attore à la Ronald Reagan ma un imprenditore scaltro col certificato di falso invalido. La banda colpisce ancora. Qui ci vorrebbe l'emoticon che sghignazza: è il sogno di ogni politico. Un potere formalmente incapace d'intendere e di volere.
RispondiEliminaUn'iniziativa a doppio taglio, forse da scoraggiare: si tratta di un rappresentante pubblico eletto da milioni e milioni di «unethical» e «irresponsible» affetti da «grave emotional instability» e «mental disorder»
E' vero, lo sapevamo già, e sapevamo che il Paese più democratico al mondo ha avuto fino agli anni sessanta le leggi razziali.
Con Obama è accaduto esattamente il contrario: fu santificato subito con un Premio Oscar della Pace. Ma il risultato non cambia.
chi vien certificato santo e chi pazzo.. e rimetti a noi i loro debiti.
A me basta seguire il profilo Twitter per capire che siamo nelle mani di un megalomane con molti altri disturbi della personalità: poi vedremo se è solo uno stereotipo di americano a cui piace spararle grosse o se è davvero pericoloso.
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